[Redditolavoro] Re:da diffondere e dare un'occhiata
cobasta at libero.it
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Mon Jun 2 06:25:20 CEST 2008
> E' attivo il blog per l'assemblea del 21 contro la repressione:
> http://21giugnocontrolarepressione.blogspot.com/.
> Colgo l'occasione per inoltrarvi un appello da diffondere e sottoscrivere:
>
> PREGO FAR CIRCOLARE E RACCOGLIERE ADESIONI.-
> -----------------------------------------------
>
> Siamo persone -- storici, giuristi, antropologi, sociologi, filosofi,
> operatori culturali-- che da tempo si occupano di razzismo. Il nostro
> vissuto, i nostri studi e la nostra esperienza professionale ci hanno
> condotto ad analizzare i processi di diffusione del pregiudizio razzista
> e i meccanismi di attivazione del razzismo di massa. Per questo destano
> in noi vive preoccupazioni gli avvenimenti di questi giorni -- le
> aggressioni agli insediamenti rom, le deportazioni, i roghi degenerati
> in veri e propri /pogrom/ -- e le gravi misure preannunciate dal governo
> col pretesto di rispondere alla domanda di sicurezza posta da una parte
> della cittadinanza. Avvertiamo il pericolo che possa accadere qualcosa
> di terribile: qualcosa di nuovo ma non di inedito.
> La violenza razzista non nasce oggi in Italia. Come nel resto
> dell'Europa, essa è stata, tra Otto e Novecento, un corollario della
> modernizzazione del Paese. Negli ultimi decenni è stata alimentata dagli
> effetti sociali della globalizzazione, a cominciare dall'incremento dei
> flussi migratori e dalle conseguenze degli enormi differenziali
> salariali. Con ogni probabilità, nel corso di questi venti anni è stata
> sottovalutata la gravità di taluni fenomeni. Nonostante ripetuti
> allarmi, è stato banalizzato il diffondersi di mitologie neo-etniche e
> si è voluto ignorare il ritorno di ideologie razziste di chiara matrice
> nazifascista. Ma oggi si rischia un salto di qualità nella misura in cui
> tendono a saltare i dispositivi di interdizione che hanno sin qui
> impedito il riaffermarsi di un senso comune razzista e di pratiche
> razziste di massa.
> Gli avvenimenti di questi giorni, spesso amplificati e distorti dalla
> stampa, rischiano di riabilitare il razzismo come reazione legittima a
> comportamenti devianti e a minacce reali o presunte. Ma qualora
> nell'immaginario collettivo il razzismo cessasse di apparire una pratica
> censurabile per assumere i connotati di un «nuovo diritto», allora
> davvero varcheremmo una soglia cruciale, al di là della quale potrebbero
> innescarsi processi non più governabili.
> Vorremmo che questo allarme venisse raccolto da tutti, a cominciare
> dalle più alte cariche dello Stato, dagli amministratori locali, dagli
> insegnanti e dagli operatori dell'informazione. Non ci interessa in
> questa sede la polemica politica. Il pericolo ci appare troppo grave,
> tale da porre a repentaglio le fondamenta stesse della convivenza
> civile, come già accadde nel secolo scorso -- e anche allora i rom
> furono tra le vittime designate della violenza razzista. Mai come in
> questi giorni ci è apparso chiaro come avesse ragione Primo Levi nel
> paventare la possibilità che quell'atroce passato tornasse.
>
> Marco Aime, Rita Bernardini, Alberto Burgio, Carlo Cartocci, Tullia
> Catalan, Enzo Collotti, Alessandro Dal Lago, Giuseppe Di Lello, Angelo
> D'Orsi, Giuseppe, Faso, Mercedes Frias, Gianluca Gabrielli, Clara
> Gallini, Pupa Garribba, Francesco Germinario, Patrizio Gonnella,
> Gianfranco Laccone, Maria Immacolata Macioti, Brunello Mantelli,
> Giovanni Miccoli, Giuseppe Mosconi, Grazia Naletto, Michele Nani,
> Salvatore Palidda, Marco Perduca, Pier Paolo Poggio, Carlo Postiglione,
> Enrico Pugliese, Annamaria Rivera, Rossella Ropa, Emilio Santoro, Katia
> Scannavini, Renate Siebert, Gianfranco Spadaccia, Elena Spinelli,
> Diacono Todeschini, Nicola Tranfaglia, Fulvio Vassallo Paleologo,
> Barbara Valmorin, Danilo Zolo.
>
> Le adesioni possono essere inviate a: _razzismodimassa at gmail.com
> _
>
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