[Redditolavoro] SCIOPERO GENERALE + Sciopero nazionale in tutte le
sedi Comdata
clochard
spartacok at alice.it
Thu Jul 17 23:47:31 CEST 2008
Cub -Confederazione Cobas - SdL intercategoriale
SCIOPERO GENERALE 17 ottobre 2008
CUB, Confederazione Cobas, SdL Intercategoriale hanno proclamato lo SCIOPERO GENERALE di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 17 ottobre 2008.
Lo sciopero è a sostegno della piattaforma che le tre organizzazioni sindacali di base hanno unitariamente consegnato al governo il 20 giugno scorso e che prevede:
- forti aumenti per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica
- rilancio del contratto nazionale
- difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all'istruzione;
- abolizione delle leggi Treu e 30
- continuità del reddito e lotta alla precarietà lavorativa e sociale;
- sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali;
- lotta al razzismo che nega diritti uguali e scarica sui migranti il maggior peso sociale;
- restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare
- pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori -difesa del diritto di sciopero.
La trattativa in corso tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per svuotare il contratto nazionale di lavoro, l’affondo del governo sulle privatizzazioni, la profonda crisi salariale che vivono i lavoratori e le loro famiglie, il dilagare della precarietà, il tentativo di smantellare definitivamente la pubblica amministrazione anche attraverso l’attacco ai lavoratori pubblici ed i tagli al personale della scuola e della sanità, il razzismo diffuso a piene mani, i rinnovati venti di guerra, ci fanno prevedere un autunno in cui il confronto tra mondo del lavoro, padronato e governo dovrà essere all’altezza della sfida mobilitando lavoratrici e lavoratori per difendere quanto sin qui acquisito con le lotte e per conquistare salario e nuovi diritti.
Roma, 15 luglio 2008
Per comunicazioni:
SdL intercategoriale
Via Laurentina 185 – 00142 - Roma – tel 06.59640004 - fax 06.54070448
segreterianazionale at sdlintercategoriale.it
Confederazione Cobas
Viale Manzoni, 55 – 00185 - Roma tel. 0677591926 - 0670452452 fax 0677206060
cobas at cobas.it
Confederazione Unitaria di Base
Viale Lombardia 20 – Milano - tel. 02-7063.1804 - fax 02-7060.2409
cub.nazionale at tiscali.it
Comdata: we dare!
Sciopero nazionale in tutte le sedi, grande successo a Torino e Ivrea
L'amministratore delegato perde le staffe e ordina la serrata
L'avevano promesso e l'hanno mantenuto: i lavoratori e le lavoratrici di Comdata, la più grande azienda italiana di call center in outsourcing, hanno incrociato le braccia per tutta la giornata contro l'accordo firmato da direzione aziendale, Cgil e Cisl, che lega il premio di risultato agli incrementi dei ricavi annuali, istituisce maggiore flessibilità oraria, aumenta il controllo a distanza degli operatori ed infine cerca di mettere le mani nelle tasche già semi-vuote dei lavoratori attraverso l'istituzione di una polizza sanitaria integrativa.
Nonostante il boicottaggio di Cgil e Cisl, nonostante le aperte intimidazioni di capi e capetti, la maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici hanno risposto all'appello di FLMU-CUB, COBAS e UIL per la disdetta dell'accordo e la riapertura di un tavolo di trattativa che punti all'ottenimento dei buoni pasto, allo scatto automatico di livello dopo 36 mesi e ad un vero premio di risultato non vincolato al tasso di incremento, ma al totale dei (tanti) profitti fatti dall'azienda.
In particolare, a Torino ed Ivrea, i due presidi organizzati dai Collettivi Lavoratori Comdata (CUB e COBAS) e dalle RSU della UIL hanno visto una massiccia partecipazione. Nella commessa ENI è andato in tilt il numero verde, in quella Vodafone di Ivrea su 400 lavoratori sono entrati in 20, in quella Wind-Infostrada i tempi di attesa sono biblici. In attesa di avere dati più precisi anche dalle altre sedi, la certezza di aver centrato il risultato è stata resa evidente dall'atteggiamento dell'amministratore delegato di Comdata, Lorenzo Codognotto. Presente a Torino, il numero uno dell'azienda ha dato in escandescenza apostrofando i lavoratori con un bel "fuori dai c.....!". Ma gli scioperanti, per niente intimiditi si sono a quel punto posizionati fuori dalla porta aziendale, occupando tutto il marciapiede antistante, ricordando al sig. Codognotto che quello è suolo pubblico e non proprietà di Comdata. A quel punto è stato dato l'ordine di chiudere le porte, impedendo quindi a tutti (anche ai crumiri!) di entrare per lavorare. Il presidio è continuato partecipato e rumoroso, dando un segnale inequivocabile all'azienda e ai sindacati compiacenti: quell'accordo va ritirato subito!
Comdata: we dare!
Sciopero nazionale in tutte le sedi, grande successo a Torino e Ivrea
L'amministratore delegato perde le staffe e ordina la serrata
L'avevano promesso e l'hanno mantenuto: i lavoratori e le lavoratrici di Comdata, la più grande azienda italiana di call center in outsourcing, hanno incrociato le braccia per tutta la giornata contro l'accordo firmato da direzione aziendale, Cgil e Cisl, che lega il premio di risultato agli incrementi dei ricavi annuali, istituisce maggiore flessibilità oraria, aumenta il controllo a distanza degli operatori ed infine cerca di mettere le mani nelle tasche già semi-vuote dei lavoratori attraverso l'istituzione di una polizza sanitaria integrativa.
Nonostante il boicottaggio di Cgil e Cisl, nonostante le aperte intimidazioni di capi e capetti, la maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici hanno risposto all'appello di FLMU-CUB, COBAS e UIL per la disdetta dell'accordo e la riapertura di un tavolo di trattativa che punti all'ottenimento dei buoni pasto, allo scatto automatico di livello dopo 36 mesi e ad un vero premio di risultato non vincolato al tasso di incremento, ma al totale dei (tanti) profitti fatti dall'azienda.
In particolare, a Torino ed Ivrea, i due presidi organizzati dai Collettivi Lavoratori Comdata (CUB e COBAS) e dalle RSU della UIL hanno visto una massiccia partecipazione. Nella commessa ENI è andato in tilt il numero verde, in quella Vodafone di Ivrea su 400 lavoratori sono entrati in 20, in quella Wind-Infostrada i tempi di attesa sono biblici. In attesa di avere dati più precisi anche dalle altre sedi, la certezza di aver centrato il risultato è stata resa evidente dall'atteggiamento dell'amministratore delegato di Comdata, Lorenzo Codognotto. Presente a Torino, il numero uno dell'azienda ha dato in escandescenza apostrofando i lavoratori con un bel "fuori dai c.....!". Ma gli scioperanti, per niente intimiditi si sono a quel punto posizionati fuori dalla porta aziendale, occupando tutto il marciapiede antistante, ricordando al sig. Codognotto che quello è suolo pubblico e non proprietà di Comdata. A quel punto è stato dato l'ordine di chiudere le porte, impedendo quindi a tutti (anche ai crumiri!) di entrare per lavorare. Il presidio è continuato partecipato e rumoroso, dando un segnale inequivocabile all'azienda e ai sindacati compiacenti: quell'accordo va ritirato subito!
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