Reply: RE: Reply: RE: [Redditolavoro] (prima parte personal-politica, seconda parte risposta a Emiliano)

[michelangelo.depinto at fastwebnet.it]

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Sent:	Wednesday, July 09, 2008 8:25 PM
To:      <redditolavoro-bounces at ecn.org>
Subject: Reply: RE: [Redditolavoro] (prima parte personal-politica, seconda parte risposta a Emiliano)

redditolavoro-bounces at ecn.org



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From:	vittoria <redditolavoro-bounces at ecn.org>
Sent:	Wednesday, July 09, 2008 6:37 PM
To:     redditolavoro <redditolavoro at ecn.org>
Subject: [Redditolavoro] vedo che

che c'è un pò di discussione in lista su il mio ho tanta vergogna.
Emanuele ha interpretato bene quello che intendevo dire: e inutile cercare 
alibi se le cose sono giunte ad un certo livello la responsabilità è 
collettiva, non mi riferisco al dato elettorale, se mi conoscete sapete a 
cosa mi riferisco.
Non ricevendo la posta sulla casella di posta, ma è già tanto che sto in 
linea! non riesco a seguire bene il dibattito, però so le posizioni di 
Emanuela su la violenza e sa che non le condivido; non è il fatto che si 
reagisce che scatena la repressione semmai è il contrario!
in quanto a Michele io ho sbagliato a dire quello che ho detto in lista, 
dovevo dirglielo in privato perché è una vecchia polemica che risale al mio 
processo.
Però trovo veramente fastidioso il tono roboante, verboso di Michele, Michè 
te lo debbo dire mi fai innervosire!
Quando ti gira bene un minimo di analisi la fai, ma il più delle volte e io 
spacco qua spacco là, a me hai spaccato assai!!!!

vi giro invece un dibattito a distanza su un argomento non da poco.
vittoria



http://www.informa-azione.info/in_risposta_a_ferro_fuoco_e_catene 

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Vittoria, è vero che io son fatto alla maniera mia e che questo, a volte, può disturbare. D'altro canto ognuno è fatto alla maniera sua e in effetti la tua risposta in lista rifacendoti a un fatto riguardante il processo di Cosenza che si è risolto come sappiamo e quindi senza la minima conseguenza(e all'interno di questo la polemica diretta a me su una pseudo-accusa dei P.M. matti di Cosenza che sicuramente è stata la parte più comica delle accuse che ti son state mosse in quel processo), bè, m'ha dato parecchio fastidio. La "spocchia" che vedi nella mia ulteriore risposta a te è dovuta a questo, in genere sono tutt'altro che un tipo "spocchioso" e mi sa che di "spocchiosi" ne puoi trovare a mazzi, d'altro canto i toni "definitivi" è assai più fac

ile che li prendi tu piuttosto che io(è successo una carrettata di volte che hai preso posizioni apparentemente "definitive"sia in merito a "fatti" e sia in merito a singole persone, ma poi quelle posizioni le hai anche completamente cambiate, il che del resto è un merito e non un demerito).

Va bè Vittoria, concludevo la mail "spocchiosa" affermando: "e speriamo che stavolta non andiamo avanti per 1 anno a menarcela con quest'ultima polemica" e riconfermo in pieno. Ci conosciamo ormai da un pacco notevole di anni e io ti voglio BENE, OK? Ogni tanto abbiamo uno scazzo, ma ci siamo ormai abituati, no? E che deve essere? ben poco di importante(almeno per me e spero anche per te e che quindi i nostri reciproci rapporti si mantengano saldi).


A rigurdo della posizione di Emiliano son tanti i passaggi in cui non mi riconosco affatto e uno di questi passaggi, fondamentale, lo hai messo in rilievo tu, Vittoria: NON E' AFFATTO VERO CHE LA RISPOSTA VIOLENTA DELLO STATO SIA DOVUTA ESSENZIALMENTE DAL NOSTRO "PORGERE IL FIANCO". NO, L'AZIONE VIOLENTA DELLO STATO E' LA RISPOSTA AL RISCHIO REALE, CHE LO STATO CORRE, DI UNA COMPATTAZIONE DEGLI OPPRESSI E QUINDI GIA' SI SITUA COME RISPOSTA PREVENTIVA(Emiliano, m'hai sentito parlare di "risposte preventive dello Stato?) E INOLTRE E' L'OVVISSIMA RISPOSTA AL CONFLITTO REALE CHE GIA' ORA, Lì DOVE C'E' IL CONFLITTO, LO STATO OBBLIGATORIAMENTE DEVE DARE AL CONFLITTO PERCHE' LA REPRESSIONE E' FATTA APPOSTA PER FRENARE I CONFLITTI. A ME SEMBRA UNA BANALITA, QUESTA.

 MI STUPISCE CHE EMILIANO SIA COSI' CONVINTO CHE LA VIOLENZA DELLO STATO SIA DATA PRINCIPALMENTE DALLA NOSTRA "VIOLENZA", MI SEMBRA UNA VERA ASSURDITA', A DIRE IL VERO. Lo dimostra il fatto che un sacco di processi, un sacco di compagni in carcere, non ci sono per via di una nostra "violenza preventiva"(vedi Michele Fabiani, vedi il proceso di Cosenza, vedi il processo Cervantes contro i compagni di Viterbo e vedi un milione di altri fatti).

La non-violenza, comunque la considero davvero una pirlata infantile. la presunzione che il mondo lo si possa cambiare senza creare le consizioni per un'insurrezione mi sembra una menata anti-storica(ogni grosso cambiamento è SEMPRE accompagnato da una dose più o meno alta di violenza e non c'è un solo grosso cambiamento a questo mondo che non veda in sè una dose di violenza), oltrechè un vero e proprio "arrendersi" alla realtà eterna del Capitalismo.
Quando dico che non ci regaleranno niente, bè, è proprio vero. Il Capitale nel momento in cui il conflitto contro di esso sale ha l'obbligo di spegnerti con la sua violenza, LORO NON SONO UNA MASSA DI CAZZONI! E NON SI FANNO SCRUPOLI DI NIENTE!
Stò discorso del "mimare" i comportamenti del Potere a riguardo della violenza mi appare, sinceramente, una gran coglionata. la violenza sta in noi, singole persone. la vioenza sta nella società, nel Sistema in tutte le sue articolazioni.
 LA VIOLENZA STA! ESISTE! VIENE PRATICATA DA SEMPRE! Tu pare che voglia negare la sua inelluttabilità, sì: INELLUTTABILTA' E CHISSA' PER QUANTI SECOLI ANCORA.  
la violenza non è e non deve essere appannaggio del Potere, neppure su un piano psicologico, personale cioè. la violenza è pure in me e non solo nel Potere, la violenza è in me non perchè io sia stronzo ma perchè c'è in tutti gli esseri umani e cercare di "scotomizzarla" è un esercizio infantile. 
La violenza va quindi adoperata da noi nel momento in cui ognuno di noi valuta che è il momento di adoperarla e questo discorso vale sia un piano personale che su un piano general-politico.
Oppure TI ARRENDI.

Ciao

Michele

p.s.. Emiliano, ma sei di Giovinazzo?