[Redditolavoro] 31 gennaio taranto
Slai Cobas Taranto
cobasta at libero.it
Tue Jan 29 07:38:43 CET 2008
contro la repressione delle lotte operaie e popolari
contro la montatura giudiziaria nei confronti dello slai cobas per il
sindacato di classe
contro i licenziamenti politici nelle fabbriche fiat
giovedì 31 ore 18 assemblea lavoratori c/o sede slai cobas per il sindacato
di classe via rintone 22 taranto
50 anni di pena, questa la richiesta del PM per gli imputati del Sud
Ribelle. Siamo giunti alle battute finali del processo di Cosenza che vede
coinvolte 13 persone, accusate a vario titolo di "cospirazione politica e
associazione sovversiva, ai fini di impedire l'esercizio delle funzioni del
Governo italiano durante il Global Forum di Napoli e al G8 di Genova nel
luglio 2001 e creare una più vasta associazione composta da migliaia di
persone volta a sovvertire violentemente l'ordinamento economico costituito
nello Stato".
Un nuovo tassello della politica repressiva che in Italia si consuma
puntualmente dalle piazze sino alle aule dei tribunali. Le richieste del PM
Fiordalisi completano in una sorta di virtuale parallelismo quelle già
emesse in primo grado a Genova per 25 manifestanti accusati per i fatti del
G8 genovese. Le condanne inflitte sono state superiori ai cento anni.
Questo sembra essere divenuto il modo dello Stato di rispondere alle
rivendicazioni di tutti quelli che credevano allora e credono ancora in "un
altro mondo possibile".
La repressione reiterata con l'uso violento delle forze dell'ordine, cambia
scenario ma puntualmente si ripete. Dall'inferno Genovese alle cariche agli
abitanti di Pianura passando per la Val Susa, ecc. la risposta è sempre
stata la stessa, prima cariche della polizia poi nei tribunali. A questo si
aggiunge la repressione contro il sindacalismo di base e di classe, i
licenziamenti politici alla Fiat Sata e a Pomigliano, la criminalizzazione
delle lotte operaie. Un modello "democratico" che cala scelte sempre meno
condivise dall'alto e che alle rivendicazioni e alle emergenze ambientali
risponde esclusivamente in senso repressivo, derubricando tutto a questioni
di ordine pubblico. Pretendere i propri diritti è divenuto così un reato
sovversivo nell'Italia "democratica".
Mentre i processi ai manifestanti si susseguono a ritmo incessante, tutti i
provvedimenti a carico dei dirigenti di PS accusati per le violenze genovesi
marciano verso la prescrizione. Molti di questi imputati non solo non sono
stati sospesi dal servizio ma sono stati promossi ad altri incarichi.
Il processo di Cosenza diventa così nuovo momento del ripetersi dell'assurdo
e della volontà di voler zittire ad ogni costo un movimento. Con questo
intento potrebbe prender vita un altro processo da celebrare a Taranto che
vede imputati 19 persone e che è attualmente alla fase del GUP; un
procedimento fotocopia a quello cosentino, perché non solo i reati
contestati sono analoghi seppur attribuiti a persone diverse, ma anche gli
atti che compongono l'istruttoria sono gli stessi.
Unica sfumatura tecnica del processo tarantino è la presunta località del
fenomeno sovversivo. Peccato che sia sfuggito alle istruttoria che quei
sovversivi erano tra coloro che con un decennio di anticipo hanno denunciato
un degrado economico sociale ed ambientale che nella nostra città si stava
delineando e che si è compiuto.
Affinché la repressione del dissenso non divenga modus operandi, affinchè
non avanzino lo Stato di polizia e il moderno fascismo, dobbiamo ricordare
sempre che è legittimo difendere i propri diritti, è essenziale rivendicare
spazi di libertà, e far sentire la voce di ognuno di noi. Ogni cittadino
libero è invitato a portare il proprio sostegno a coloro che lo Stato
vorrebbe far diventare capro espiatorio.
Mercoledì 30 gennaio ore 16 presso il salone della Provincia ASSEMBLEA
PUBBLICA
Giovedì 31 gennaio ore 18 assemblea dei lavoratori v. Rintone, 22.
Sabato 2 febbraio ore 14.30 Cosenza, P.zza Zumbini
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Comitato di quartiere Città Vecchia - Cobas confederazione - Giovani
comunisti - Associazione Eskerra - Slai cobas per il sindacato di classe,
Comitato di quartiere Paolo VI - Sinistra critica - Collettivo intifada -
Fgci - Partito di Alternativa comunista.
Per informazioni sulla partecipazione al corteo, adesioni, contatti
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