[Redditolavoro] contratto:niente di buono per gli operai

cobas dalmine cobasdalmine at infinito.it
Sun Jan 20 21:42:31 CET 2008


La trattativa per il contratto dei metalmeccanici si sta rivelando una sceneggiata che non porterà niente di buono agli operai


 

La trattativa per il contratto dei metalmeccanici si sta rivelando una sceneggiata che non porterà niente di buono agli operai che continuano giustamente a scioperare contro l'arroganza dei padroni. 

 

 Le ultime proposte che la delegazione sindacale ha fatto a federmeccanica sono un cedimento sul tema centrale dell'orario di lavoro e in particolare la fiom, si è accodata a fim e uilm proponendo come base di discussione con i padroni l'accordo aziendale concesso all'Elettrolux (che prevede una modifica in peggio dell'orario plurisettimanale eliminando il presupposto della stagionalità; rimanda alle RSU la discussione per portare a 64 le ore di straordinario comandato, con la previsione di un intervento delle segreterie nel caso in cui non si arrivi a un accordo, in barba alla tanto sbandierata tutela del ruolo delle RSU)

Come sempre gli accordi aziendali peggiorativi diventano la base per poi essere introdotti nel ccnl (vedi banca ore, polifunzionalità, recuperi produttivi ...vedi anche articolo del sole 24 ore del 4-11-07 dal titolo:"bergamo laboratorio per il contratto")

 

E' evidente a tutti gli operai che subordinare la ripresa delle trattative alla mediazione del governo, un governo apertamente schierato nei fatti con gli interessi dei padroni (cuneo fiscale, pensioni, legge biagi..) significa rischiare di chiudere il contratto accettando lo scambio con più flessibilità d'orario e nessun limite alla precarietà; Il ministro del lavoro Damiano è chiaro:" Il Governo vuole capire, separatamente, quali sono i punti di reciproca convinzione a cui Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica sono arrivate".

 

Il problema riguarda però più in generale la linea concertativa perdente di cgil-cisl-uil che in maniera banditesca e senza nessun mandato dei lavoratori hanno aperto tavoli di trattativa con padroni e governo sulla modifica dei contratti (allungamento dei rinnovi, subito riproposto da federmeccanica) e sul tema del salario (legare gli aumenti salariali alla produttività ed efficienza delle aziende, come dice la cisl:"lavorare di più, per guadagnare di più" sole 24 ore 6-11-07), indebolendo di fatto la trattativa dei metalmeccanici a favore delle tesi padronali.

 

Inoltre è bene ricordare che l'accordo sul welfare di luglio aveva già minato alla base le rivendicazioni (seppur insufficienti) contenute nella piattaforma su precarietà e mercato del lavoro. Non è un caso che dopo manifestazioni provinciali e regionali non si sia passati ad una sciopero generale con manifestazione nazionale a Roma per non disturbare il governo "amico".

 

Come operai e delegati vogliamo ribadire fin da ora che qualsiasi chiusura di questa trattativa non risolverà nessuno dei nostri problemi su salario, precarietà, orario e sicurezza sul lavoro, e per questo è necessario ripartire da dove è stata bocciata la piattaforma, respinto l'accordo sul welfare e dove la determinazione della lotta, in particolare dei giovani operai, si è espressa in maniera forte con blocchi, picchetti, manifestazioni redicali, per costruire il necessario collegamento e organizzazione e dare fin da subito battaglia senza aspettare ne limitare tale battaglia al no al referendum farsa che verrà fatto.

 

A partire da ogni fabbrica in lotta dobbiamo collegarci e organizzarci per contrapporre alla concertazione perdente piattaforme di rivendicazioni unitarie dal basso che riaprano con forza nelle fabbriche e nei reparti la necessità della lotta autonoma degli operai unica strada per ottenere risultati, anche tenendo conto della campagna terroristica dei padroni verso chi lotta, fatta di repressione, licenziamenti politici di massa (avviati ad esempio in Fiat) e manganellate sulla testa degli operai in lotta.

  

Operai e delegati: propongo che mettiamo nome cognome RSU (se delegati) e città

mandate al più presto le adesioni.

 





Accordo Aziendale Elettrolux:



Gestione della flessibilità



Le parti, anche alla luce di quanto esposto nel Preambolo del presente Accordo, confermano il proprio impegno a ricercare soluzioni utili ed efficienti affinchè i singoli siti produttivi siano in grado di rispondere in maniera rapida e adeguata alle richieste commerciali. Pertanto, le parti, anche in un'ottica di conciliazione delle esigenze poste dalle dinamiche sociali e industriali, concordano a titolo sperimentale quanto segue:

1) qualora nel corso dell'esercizio si ravvisi la necessità di generare potenzialità produttive ulteriori rispetto a quelle in atto o di articolare in modo flessibile quelle previste, potranno essere concordate tra le parti a livello locale prestazioni collettive, anche per singola linea/reparto, a titolo di flessibilità ex art. 6 c.c.a.l. 10 novembre 2000 e/o a titolo di lavoro straordinario ex art. 8 D.S. Parte I, e art. 7, D.S. Parte III, c.c.n.l., complessivamente quantificabili in 64 ore pro-capite annue;

2) la tipologia contrattuale della prestazione nonchè le modalità attuative, individuate sulla base di quanto previsto dal c.c.n.l. e dagli accordi aziendali, saranno definite tramite accordo, con le r.s.u. di stabilimento e le OO.SS.LL provinciali, da rendere efficace entro il termine massimo di cui all' art. 3, 1° comma, del T.U. 21 luglio 1997 ridotto ai 2/3 (i.e.: 10 gg di calendario), a far data dalla richiesta di esame formalmente avanzata dalla Direzione di sito alla r.s.u., contenente le quantità orarie in oggetto, i reparti interessati e il periodo di realizzazione;

3) qualora, nel corso del confronto negoziale di cui sopra, insorga controversia ovvero tale controversia non sia stata risolta entro i citati termini, ciascuna delle parti potrà richiedere l'attribuzione della medesima a livello di Gruppo, così come previsto dal T.U. cit.. La seconda istanza dovrà risolversi entro il termine massimo di cui all'art. 3, 2° comma, del T.U. cit. ridotto ai 2/3 (i.e.: 14 gg di calendario) dal termine/scadenza del confronto a livello locale;

4) ai lavoratori coinvolti nella realizzazione dei programmi di articolazione flessibile dell'attività produttiva, così come definiti negli specifici accordi raggiunti ai sensi e per gli effetti del presente articolo, sarà riconosciuto un "premio di flessibilità", comprensivo degli effetti su tutti gli istituti di natura legale e contrattuale, di Euro 2,00 lordi per ciascuna ora di prestazione aggiuntiva effettuata.

NOTA A VERBALE: Le parti confermano l'integrale riconducibilità del sistema di remunerazione speciale di cui al punto 4) alla operatività delle intese intervenute nell'ambito della procedura di cui al precedente punto 3).

NOTA A VERBALE: Le parti si confermano che l'istituto della flessibilità di cui all' art. 6 c.c.a.l. 10 novembre 2000 prevede la determinazione sia del periodo di superamento sia di quello di riduzione dell'orario contrattuale mentre il lavoro straordinario, rispondendo tipicamente a elevazioni congiunturali delle masse d'orario standard, prevede la sola determinazione del periodo di superamento dell'orario contrattuale.




 

 

 



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