[Redditolavoro] DA MARGHERA A RAVENNA: BASTA MORTI SUL LAVORO!

Cobas Ravenna Cobasravenna at libero.it
Sat Jan 19 14:31:24 CET 2008


DA MARGHERA A RAVENNA: BASTA MORTI SUL LAVORO!
E' ORA DELLA LOTTA PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO!


Il sistema di sfruttamento dei lavoratori nei Porti ha ucciso altri 2 operai a  Marghera e un terzo a rischiato di morire. Nel solo Veneto sono già 8 gli operai morti sul lavoro e 51 gli omicidi bianchi a livello nazionale.
Paolo Ferrara, 47 anni, dipendente della Icco Logistica e Denis Zanon di 39 anni, interinale "affittato" dalla Nuova compagnia lavoratori portuali, entrambi aziende che operano all'interno del Centro Intermodale Adriatico (Cia), morti asfissiati dal gas tossico del carico di granaglie. 2 operai che facevano lo stesso lavoro per 2 ditte diverse, con contratti-farsa e salari differenti, sfiancati da turni massacranti, frutto delle privatizzazioni nelle banchine dei Porti, lavoratori comandati ad entrare in una stiva non areata e senza ventilazione, mandati a morire perchè "una nave più sta ferma e più costa e quindi bisogna fare in fretta", senza fare nemmeno la prova ossigeno, come denunciano i lavoratori portuali, gli stessi che avevano richiesto i rilevatori della presenza di gas a cui è stato risposto che non ce n'era bisogno!
Che non si parli più di "fatalità": è il profitto che uccide, è la competività dei vari scali per l'imbarco/sbarco delle merci che mette a rischio la vita dei lavoratori. Come fa il presidente AP di Porto Marghera, Zacchello, a dire che "abbiamo ispettori che che girano costantemente" e rimanere ancora al suo posto?
"Il lavoro è diventato una roulette russa" a Porto Marghera come nei Porti di Genova, Ravenna, Napoli. 
I portuali di Ravenna che non hanno dimenticato la strage di 13 operai della Mecnavi nell'87 al Porto di Ravenna, la morte sul lavoro di Luca Vertullo al Porto nel 2006, e si stringono al dolore dei famigliari delle vittime  e uniscono la loro rabbia a quella dei portuali di Porto Marghera. 
Non bastano tavoli di concertazione, invocare il rispetto di norme sulla sicurezza, se i lavoratori non prendono in mano la battaglia sulla sicurezza. Il dl 272/99 nell' art. 12 prevede la messa in sicurezza prima di calarsi nelle stive chiuse contenenti prodotti tossico-nocivi:  dov'era chi doveva vigilare su questo? Perchè le bombole d'ossigeno per il soccorso erano vuote?
E' la logica del profitto a fare carta straccia delle norme sulla sicurezza e questa logica dev'essere ribaltata con le lotte dei lavoratori. Non c'è altra strada per fermare i crimini dei padroni.

Prima di conquistare i propri diritti con le lotte, per controllare le condizioni di sicurezza negli ambienti chiusi, i portuali usavano liberare un cardellino: l'aberrazione a cui siamo arrivati in nome del capitalismo selvaggio è che, oggi, sono gli uomini ad essere trattati dai padroni, nei luoghi di lavoro, peggio che animali! 

Lo Slai Cobas per il Sindacato di classe del Porto di Ravenna chiama i lavoratori alla lotta, a prolungare lo sciopero nei porti indetto dai confederali almeno di 1 ora in più, con assemblee nelle banchine e fermate spontanee. 
I lavoratori che fanno capo alla Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro di Marghera e Ravenna saranno presenti al porto e ai funerali dei 2 operai.


SLAI COBAS per il sindacato di classe-Porto di Ravenna
tel. 339/8911853
e mail: cobasravenna at libero.it
per la Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro 
e mail: bastamortesullavoro at domeus.it




 
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: http://riot.ecn.org/pipermail/redditolavoro/attachments/20080119/5b6efe9e/attachment.html


More information about the Redditolavoro mailing list