[Redditolavoro] Ne' Dio Ne' Stato
vittoria
huambos at virgilio.it
Fri Jan 18 07:52:27 CET 2008
NE' DIO NE' STATO NE' SERVI NE' PADRONI
Doveva venire e non è venuto. Poco ci interessa. Le questioni che contano
rimangono e non si risolveranno con lettere di qualche barbuto professore o
la sfilata di nane e ballerini. La Chiesa cattolica, come tutte le
confessioni religiose, non è solo il solito baluardo dell'oscurantismo,
della superstizione, del dogma e dell'ignoranza, non è solo l'espressione
originaria e sincera della misoginia, dell'omofobia e dell'intolleranza, non
è solo, purtroppo, la pattumiera della Storia. È un'organizzazione viva,
radicata e potente che solo a Roma ha un controllo di quasi metà del
patrimonio immobiliare e delle rendite.
L'università e il mondo della ricerca con la giustificazione dell'autonomia
e delle scarse risorse finanziarie e di spazi, è oramai connivente con
questi poteri forti, non solo con le aziende e i padroni, come nei collegi e
i dipartimenti universitari del nord Italia, ma anche con la proprietà
privata clericale. Tor Vergata in un senso (rapporto diretto ed esplicito),
Roma 3 in un altro ("riqualificazione" dell'area Marconi-Mattatoio), hanno
da anni ormai spregiudicamente avviato questo intreccio fra speculazione
edilizia, investimenti finanziari e subalternità etica, accelerando il
processo di trasformazione del sistema universitario in mero opificio della
conoscenza, dove la Chiesa sembra essere l'unica autorità ancora investita
di un qualsivoglia valore morale e sociale. La Sapienza deve ora recuperare.
La penetrazione della Chiesa e la riconquista di spazi urbani, impensabili
fino a qualche anno fa, sono figlie di questa espansione economica, favorita
chiaramente da feudali privilegi, come l'esenzione fiscale o l'otto per
mille (moderna forma di decima in una società di massa).
La Chiesa trova legittimità nell'accademia al di là della volontà o meno dei
suoi protagonisti di rendere pubblica questa connivenza. La legittimità è
nel fatto economico e morale, economico per quanto citato sopra, morale
perché la democrazia totalitaria ha necessità di delegare la custodia delle
anime di consumatori e produttori.
Non saremo noi a insistere sulle difficoltà della ricerca scientifica a
svolgersi senza quei vischiosi quotidiani impedimenti di ambienti clericali
e affini o della violenza morale che ogni giorno subiscono donne e uomini di
ogni orientamento sessuale. Gruppi organizzati, singoli individui, liberi
pensatori e liberi amatori ne sanno e ne dicono più di noi e certo con
maggiore competenza.
Quel che è certo è che se oggi Ratzinger, mente più lucida a guida di questo
processo di offensiva totale e nociva, adeguata al terzo millennio ma
radicata nel tradizionalismo medievale, è rimasto fuori dall'università, è
però presente e legittimato in tutti gli altri giorni dell'anno dallo Stato
dei padroni.
Ratzinger ha fatto pace con il Capitale e il Tempio è entrato in casa dei
mercanti.
Ratzinger boia!
Veltroni boia!
Guarino boia!
Mussi boia!
Il nostro anticlericalismo è la lotta di classe!
Comitato cittadino per l'Autonomia di Classe - Roma gennaio 2008
More information about the Redditolavoro
mailing list