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Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
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Traduciamo, diffondiamo e invitiamo ad esprimere solidarietà ai lavoratori
portuali di Tuzla (Turchia)




STORICO  SCIOPERO  NEI  CANTIERI  NAVALI  DI  TUZLA  (TURCHIA) CONTRO  GLI
OMICIDI  SUL  LAVORO


27/02/2008

Migliaia di lavoratori dei cantieri navali hanno dichiarato sciopero oggi,
nonostante la pesante repressione della polizia. Lo sciopero, proclamato dal
sindacato DISK/Limter-Is, giunge dopo  la morte di 18 lavoratori in 8 mesi.
Gli incidenti, chiamati "incidenti sul lavoro" dai padroni e "omicidi sul
lavoro" dal sindacato, hanno creato un'ondata di rabbia tra i lavoratori.


Tuzla: simbolo di sfruttamento capitalista

I cantieri navali di Tuzla, il cuore della produzione navale della Turchia,
sono stati paralizzati oggi dallo sciopero dei lavoratori. Un successo
storico della classe operaia, in quanto questo è il primo sciopero avvenuto
in una regione a larga frammentazione e piena di sub-appalti. I cantieri
navali di Tuzla sono il simbolo della barbarie capitalista. Qui una
significativa porzione di lavoratori non è registrata, molti operai muoiono
a causa dei cosiddetti "incidenti sul lavoro" e lo sfruttamento non ha
alcun limite legale. La morte di molti operai non viene registrata, poiché i
padroni pagano con soldi "sporchi di sangue" le famiglie operaie povere e
disperate per imporre loro il silenzio. In questo modo molti crimini
rimangono impuniti.


Sindacalisti arrestati e torturati

La tensione nella regione dei cantieri navali è salita dall'agosto scorso,
quando morirono (o, per meglio dire, furono "uccisi", perché queste morti
sono il risultato inevitabile delle condizioni barbare di lavoro) 18
lavoratori. In 8 mesi, a partire dalla crisi finanziaria globale iniziata
nel mese di gennaio, le morti degli operai sono aumentate drammaticamente.
Ogni giorno vi erano operai che rimanevano feriti, o morivano.

Il sindacato Limter-Is ha proclamato uno "sciopero di fatto" nella regione
per i giorni 27 e 28 febbraio, per fermare questi omicidi sul lavoro e
dimostrare la forza degli operai ai padroni. Lo sciopero doveva iniziare
alle 6 di mattina e durare per 48 ore.

Lo Stato ha dimostrato la sua contrarietà ai lavoratori e il suo favore
verso gli spietati capitalisti attaccando gli operai durante una pioggia
torrenziale. L'attacco brutale della polizia è arrivato mentre i
sindacalisti del Limter-Is bloccavano la strada principale verso i cantieri
invitando gli operai a non andare al lavoro.

In totale 75 operai e sindacalisti sono stati arrestati, pesantemente
picchiati e torturati dalla polizia. Tra i fermati vi erano il Presidente
del sindacato Limter-Is Cem Dinc, il Segretario generale Kamber Saygili e il
vice Presidente Hakki Demiral. Molti altri sindacalisti appartenenti a sigle
sindacali differenti e arrivati a dare solidarietà sono stati anch'essi
arrestati.

La resistenza operaia vince

Ma l'incendio non si è spento e 500 lavoratori si sono radunati nella
stazione ferroviaria di Aydintepe, cominciando a marciare verso il luogo
dello sciopero. Il loro numero è aumentato rapidamente e alla fine, verso
mezzogiorno, erano presenti 5000 operai, che avevano lasciato il posto di
lavoro per aderire allo sciopero.

Il lavoro nei cantieri è stato interrotto, con una partecipazione allo
sciopero pari al 60% .I cantieri non hanno potuto adempiere ai loro
contratti per la consegna delle navi. I lavoratori hanno richiesto
l'immediato rilascio dei loro sindacalisti e dei loro compagni: nel
pomeriggio, intorno alle 16.00, i 75 trattenuti sono stati rilasciati dai
comandi di polizia.

Il Ministro del Lavoro del Governo neoliberale AKP, Faruk Celik ha attaccato
i lavoratori pubblicamente, affermando che "simili azioni non hanno alcun
significato, perchè il Ministero ha già iniziato ispezioni e controlli nella
regione". Sindacati e istituzioni progressiste hanno però attaccato il
Ministro, dichiarando che "controlli e ispezioni non risolveranno il
problema, che essi sono solo strumenti utili ad illudere. Il solo modo per
fermare gli omicidi sul lavoro è l'organizzazione sindacale nei cantieri
navali"

Richiesta di solidarietà internazionale

Il Ministero ha sempre collaborato con i padroni dei cantieri, affermando
che questo è un settore molto importante per le esportazioni della Turchia.
Ha chiuso gli occhi davanti alle morti dei lavoratori, poiché i cantieri
navali producono un significativo ingresso di valuta in dollari per
l'economia. Soltanto dopo le lotte del sindacato Limter-Is e dopo la lunga
serie di morti sul lavoro, il Ministero è stato costretto "a fermare
parzialmente la produzione" in tre cantieri navali.

Il sindacato Limter-Is sollecita "la solidarietà internazionale e la
condanna del Governo pro-imperialista  e dei padroni dei cantieri navali".
Potete inviare il vostro messaggio  all'indirizzo e-mail del Ministero del
Lavoro ( basin at csgb.gov.tr ), indirizzato a Mr. Faruk Celik. Inoltre potete
inviare un altro messaggio all'organizzazione dei padroni dei cantieri
navali GISBIR (gisbir at superonline.com), indirizzato a Mr. Murat Bayrak.
Inviate per favore anche una copia delle e-mail a: varyos at ttmail.com


Per vedere le foto della giornata:
http://www.atilim.org/haberler/2008/02/27/Tersanelerde_gozaltilara_ragmen_kitlesel_fiili_grev_fotolari.html









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