[Redditolavoro] La posizione dei COBAS sulle prossime elezioni

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Sat Feb 23 01:07:25 CET 2008


"Datemi la possibilità di emettere la moneta di un paese, e non m'importerà di chi farà 

le leggi"
Nathan Rothschild
Bertold Brecht - "che cos'è una rapina in banca a confronto della fondazione di una 

banca?"
Hai ragione sono andato a rileggermi un pò il capitale e ci ho trovato questo:

Karl Marx osservò, nel Manifesto Comunista: "Il denaro gioca la principale
parte nel determinare il corso della storia. (Money plays the largest
part in determining the course ofhistory)".

"Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state 

che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi 

ottenuti, erano in grado di anticipar loro denaro.

Quindi l’accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo 

salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della 

Banca d’Inghilterra (1694). La Banca d’Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro 

al governo all’otto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a 

batter moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico in 

forma di banconote. Con queste banconote essa poteva scontare cambiali, concedere 

anticipi su merci e acquistare metalli nobili. Non ci volle molto tempo perchè questa 

moneta di credito fabbricata dalla Banca d’Inghilterra stessa diventasse la moneta nella 

quale la Banca faceva prestiti allo Stato e pagava per conto dello Stato gli interessi 

del debito pubblico.

Non bastava però che la Banca desse con una mano per aver restituito di più con l’altra, 

ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all’ultimo 

centesimo che aveva dato. A poco a poco essa divenne inevitabilmente il serbatoio dei 

tesori metallici del paese e il centro di gravitazione di tutto il credito commerciale. 

In Inghilterra, proprio mentre si smetteva di bruciare le streghe, si cominciò a 

impiccare i falsificatori di banconote.

Gli scritti di quell’epoca, per esempio quelli del Bolingbroke, dimostrano che effetto 

facesse sui contemporanei l’improvviso emergere di quella genìa di bancocrati, 

finanzieri, rentiers, mediatori, agenti di cambio e lupi di Borsa."
Karl Marx, Capitale, Libro I, Editori Riuniti, Roma 1974, {pp. 817-818}

“Il fatto che un risparmio nazionale si presenti come profitto privato, non scandalizza 

per niente l’economia borghese, poiché il profitto in genere è comunque appropriazione 

di lavoro nazionale. C’è forse qualche cosa di più pazzesco dell’esempio offertoci dalla 

Banca d’Inghilterra per il periodo 1797-1817? Mentre le sue banconote hanno credito 

unicamente per il fatto di essere garantite dallo Stato, essa si fa pagare dallo Stato e 

quindi dal pubblico, nella forma di interessi sui prestiti, per il potere che lo Stato 

le conferisce di convertire questi stessi biglietti di carta in denaro e darli poi in 

prestito allo Stato?” Karl Marx, Il Capitale, Ed. Riuniti, 1974 - VIII ed. Cap. 33 pag. 

635
E Lenin
Imperialism, the Highest Stage of Capitalism
"Quite often industrial and commercial circles complain of the "terrorism" of the 

banks...the term "rentier state" (Rentner-staat), or usurer state, is coming into common 

use in the economic literature that deals with imperialism. The world has become divided 

into a handful of usurer states and a vast majority of debtor states"



marcello pamio su www.disinformazione.it scrive:
"Oggi, le parti sociali non hanno ancora compreso che la riduzione del potere d'acquisto 

dei salari non è imputabile ai datori di lavoro o ai governi, ma alle banche centrali, 

perché solo esse hanno il potere di determinare arbitrariamente spinte inflazionistiche 

o deflazionistiche, costringendo gli imprenditori o a cessare le attività produttive o 

ad accettare la flessibilità, adeguando costi e prezzi alle oscillazioni dei valori 

monetari che guidano la stessa globalizzazione dei mercati. In tal modo il principio 

cardine del regime contrattuale: "Il contratto ha la forza di legge tra le parti" è 

rovesciato nel nuovo principio: "La legge ha forza di contratto tra le parti". E la 

legge della moneta non la fa né il datore di lavoro, né il governo, ma il padrone dei 

(nostri) soldi: il governatore della banca centrale. (Quindi le contestazioni relative 

alla flessibilità, non avrebbero dovuto essere sollevate nei confronti dei datori di 

lavoro, ma nei confronti delle banche centrali, da governo, datori di lavoro e 

lavoratori, uniti sullo stesso fronte. Le rivendicazioni sindacali basate sul plusvalore 

sono ormai impossibili perché, con la globalizzazione dei mercati, viene meno la 

possibilità di un ragionevole affidamento sulla esistenza stessa del profitto. Ciò è 

confermato dalle imponenti crisi economiche, come nel settore automobilistico)."
Hai mai sentito la parolina inflazione?
SI
Ti formulo meglio il problema
secondo te è inammissibile che venga creato del denaro libero da debito; se venisse 

violato questo principio l'inflazione non sarebbe controllabile, ecc. (tu rappresenti la 

scuola austriaca, il mondo finanziario, quello accademico e quello politico).
Innanzi tutto è dimostrato che negli USA di Lincoln l'inflazione non c'era (22) e 

nell'isola di Guernsey non c'è.
Ti posto poi un articolo sul signoraggio così te lo leggi tutto:
  Il Signoraggio
Lino Rossi – 24 agosto ’07

Esistono due tipi di persone:
1) quelli che riscontrando una determinata “stortura” cercano di risolverla con i mezzi che hanno;
2) quelli che per svariati motivi negano l’esistenza stessa della medesima oppure la difendono a spada tratta.
La spaventosa ed evidentissima truffa che in altri paesi ha assunto il nome di “rete del debito” (http://www.webofdebt.com/) o “spirale del debito”, in Italia viene sinteticamente individuata con "signoraggio".
Le persone tipo 2), una parte delle quali avrebbe il bagaglio culturale e l'obbligo (perchè stipendiati dallo Stato – alludo ovviamente ai professori universitari di macroeconomia) di individuare tutti i giusti cavilli tecnici e la terminologia più appropriata per evidenziare al meglio la stortura, si affannano, non tanto a cercare di comprendere le ragioni delle persone tipo 1), ma ad additarle come ignoranti, visionarie, ecc..

Ora emerge sempre più chiaramente che la truffa non consiste tecnicamente nel vero e proprio signoraggio come è stato inteso finora (l'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta) ma in una accezione più generale, comprendente anche tutti gli interessi (signoraggio) relativi alle monete "creditizie", per loro natura esclusivamente pubbliche, in quanto "emesse" su concessione "pubblica". Ad esempio, se pago il 6% per un mutuo fatto esclusivamente da moneta creata dal sistema bancario, il 4% (costo del denaro interbancario) dovrà andare allo Stato ed il 2% alla banca (21).

Vediamo come se la cava wikipedia.

a) Il signoraggio è la differenza fra il valore nominale di una banconota (o moneta) ed il costo della sua produzione. L'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta prende il nome di reddito da signoraggio.(1)

b) Bagliano e Marotta, in Economia monetaria, il Mulino, definiscono il signoraggio (pag. 18) come segue:
«In linea di principio, la creazione di base monetaria in condizioni di monopolio dà la possibilità alla banca centrale di ottenere redditi (il cosiddetto signoraggio) pari alla differenza tra i ricavi ottenibili dagl'investimenti in attività finanziarie e reali e i (trascurabili) costi di produzione. Poiché questi redditi derivano dalla condizione di privilegio concessa dallo Stato, i profitti sono in genere incamerati in misura prevalente da quest'ultimo, sotto forma di imposte. Un limite alla produzione, potenzialmente illimitata di base monetaria è posto dall'obiettivo del mantenimento di un livello dei prezzi relativamente stabile, data la relazione diretta che storicamente si è osservata tra inflazione e offerta di moneta.» (1)

c) Nei paesi dell'area euro, il reddito da signoraggio viene incassato dai paesi membri per il conio delle monete, e dalla Banca Centrale Europea (BCE) che emette le banconote in condizioni di monopolio. Tali redditi sono poi ridistribuiti dalla BCE alle BCN (banche centrali nazionali) in ragione della rispettiva quota partecipazione, es. bankitalia 14,57%. In molti casi, fra cui l'Italia, gli utili della Banca Centrale vanno comunque in massima parte allo stato. (1)

d) Si può quindi distinguere il reddito derivante dal diritto di emettere in esclusiva moneta in due grandi categorie: il reddito derivante dall'emissione di monete metalliche dal reddito derivante dall'emissione di altre forme di moneta. Questo viene incassato solitamente dalla banca centrale, il primo dallo Stato. (1)

e) Apprendiamo ancora, questa volta dal prof. Rovelli (2):
“.. tre concetti di signoraggio sono stati usati nella letteratura:
-     costo opportunità, ossia l’interesse (netto) ricavato dalle riserve della banca centrale;
-     signoraggio monetario, ossia il cambiamento della base monetaria;
-     tassa da inflazione.”

La definizione di base monetaria è la seguente: (3)
È l'elemento di base dell'offerta di moneta di un sistema economico, ed è composta dalla valuta nazionale in circolazione (circolante) e dalle riserve detenute presso la Banca centrale.

Nel bilancio bankitalia è ben visibile il “costo opportunità”. Lo troviamo nel conto economico a pag. 280, 285 e 286 dell’ultima relazione annuale (4).
Bankitalia introita 3,13 miliardi di €, paga imposte per 0,67 miliardi di € e ripartisce gli utili dando allo Stato altri 0,08 miliardi di €. Il reddito monetario è trascurabile.
Il signoraggio monetario delle banconote create tipograficamente nell’anno non va considerato perché la banca centrale detiene una adeguata riserva fruttifera i cui proventi vanno allo Stato, già considerati nel costo opportunità. In sostanza questo signoraggio acquista significato concreto quando l'emissione monetaria avviene senza un corrispondente indebitamento; nell’attuale procedura, è come congelato nella riserva.

Il signoraggio “tassa da inflazione” è compreso nei primi due.
Quindi tutto regolare! Possiamo stare tranquilli e continuare a tirare il carretto. Tutti coloro che hanno messo in dubbio la bontà dell’attuale procedura dell’approvvigionamento monetario, come Allais (5), Auriti (6), Cook (7), ecc., sono degli “ignoranti”. (8)
Ma visto che “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” e che i conti della serva non tornano, è meglio cercare di capire bene la questione a costo di passare per ignoranti e malfidati.
Innanzitutto si tratta di inquadrare in che razza di sistema siamo capitati.

Ci sono due modelli, secondo l’attuale paradigma: (9)

1.   Economia monetaria pura - non esiste credito

2.   Economia creditizia pura - le transazioni sono svolte attraverso il credito

Con l’economia monetaria pura vale perfettamente l’equazione di Fisher (24) e la velocità di circolazione della moneta è costante nel medio periodo.
Con l’economia creditizia pura, in astratto, una piccola quantità di moneta può servire a sorreggere tutti gli scambi.
-     Tutti i pagamenti sono fatti attraverso il credito
-     La velocità di circolazione tende all’infinito

Le banche creano moneta (depositi)
-     Le banche non hanno limiti (teorici) alla creazione di credito
-     L’offerta di moneta viene creata dalla domanda stessa

Viviamo in un sistema che è una via di mezzo fra questi due ma con netta prevalenza della parte creditizia, pur non avendone mai avuto coscienza e men che meno avendolo scelto democraticamente.
Lo Stato ha divorziato dalla banca centrale (10); tale divorzio ha avuto le conferme del trattato di Maastricht e della costituzione “bancaria” europea, ma non, grazie a Dio, dei Popoli francese ed olandese.
Inoltre siamo chiamati ad infiniti atti di fede per ritenere che i bilanci delle banche centrali siano sempre veritieri, per poi scoprire che necessitano di “condoni”. (11) “E troppa premura è stata mostrata dalla Banca d’Italia nel sollecitare il condono fiscale, per sé e per tutte le altre banche. L’impressione che ne è scaturita è che l’intero sistema creditizio avesse più di un peccato da farsi perdonare dal fisco.”

Non solo; viviamo in un sistema nel quale la società per essere monetizzata deve SEMPRE fare ricorso al debito. (12)
Lo Stato paga per interessi circa 70 miliardi di euro all’anno ed incassa per “signoraggio”, comprese le imposte, meno di 1 miliardo di euro all’anno.
Il circolante è circa 113 miliardi di euro, dei quali 105 cartacei e 8 metallici (13).
L’aggregato monetario (17)
-     M1 (circolante + depositi a vista) il 31 dicembre ’06 era 667 miliardi di euro,
-     M2 (M1 + depositi con scadenza fissa fino a 2 anni + depositi rimborsabili con preavviso fino a 3 mesi) era 941 miliardi di euro
-     M3 (M2 + pronti contro termine + quote di fondi di investimento monetario e titoli di mercato monetario + obbligazioni con scadenza fino a 2 anni) era 1.124 miliardi di euro.

La procedura fa sì che lo Stato, proprietario della moneta, si indebiti sempre di più (a nostro discapito) per rincorrere gli interessi sul debito e percepisca gli interessi (quello che secondo loro è il signoraggio) solo di una minima parte delle monete in gioco (le riserve della banca centrale).
Ma gli interessi (signoraggio) da far pervenire allo Stato (collettività) non sono solo quelli; vanno aggiunti TUTTI quelli relativi alle monete creditizie.
È come se un autore (Stato) di un brano musicale di successo venisse pagato per la sola interpretazione dal vivo ed il suo impresario (sistema bancario e finanziario) percepisse legalmente i diritti per tutte le riproduzioni. L’autore vive di stenti e l’impresario ingrassa.

Fintantoché l’establishment dirà che và tutto bene dovremo rassegnarci a vedere l’impresario prosperare e l’autore deperire.
Una volta emersa la debolezza del sistema sarà facile individuare una soluzione per uscirne fuori.
La proposta di Ron Paul (14) di eliminare le banche centrali sembra la più assennata, visti i risultati del loro operato (15), checchè paolo savona ne dica ("Libero" – sabato 18 agosto ’07 – "maggiori poteri alla BCE").

Chi dovrebbe denunciare tutto ciò? A mio modesto avviso dovrebbero essere gli uomini della cultura e della politica con la precedenza dei primi, per ovvi motivi, volendo concedere ai politici l'alibi dell'ignoranza.

Fatte queste osservazioni risulta abbastanza chiaro che le definizioni fatte da wikipedia possono essere veritiere o errate in funzione del contesto nel quale ci collochiamo.
I due passaggi del punto a) sono assai diversi fra loro; il primo nell’attuale sistema è privo di significato pratico, mentre l’avrebbe se NON ci fosse riserva; il secondo invece è una definizione generale sempre valida.
La definizione di Bagliano e Marotta punto b) è corretta, ma sembra più preoccupata a non scoprire gli altarini piuttosto che a fare chiarezza. Lascia intendere: è bene che non siano gli Stati a fare direttamente moneta perchè quando l’hanno fatto si è riscontrata l’inflazione.
I punti c) e d) sono sapienti dosaggi di parole atti ad ottenere un potentissimo rimedio soporifero.
Il punto e) è l’esempio di cosa NON deve fare un professore universitario degno di questo nome.

Si spiega la nozione senza fare nulla per far comprendere il problema fino in fondo. (25)
Ma da un ateneo che ha deciso di infangare la propria gloriosa storia dando la laurea honoris causa a Soros (ottobre ‘95) cos’altro ci si può attendere? (16)
Veniamo ora al protagonista principale del conferimento della suddetta laurea: il prof. Romano Prodi.
L’11 luglio 2005 era su un Eurostar Bologna-Roma; una persona informata sulla questione monetaria lo riconosce e gli chiede; "Professore! Vorrei mostrarle una cosa: questo è un Simec (20). E' una moneta di proprietà del portatore, a differenza di quelle stampate dai banchieri privati".
"E qual 'è la differenza ?" RP.

"Come qualè la differenza? ... all'atto della emissione di questa moneta nessuno si indebita, al contrario di ciò che succede con l'euro".
"Non capisco la differenza tra i due sistemi" RP.

"Se il valore della moneta non sta nell'oro - come lei sa benissimo la convertibilità è stata abolita da 30 anni - allora sta nella sua accettazione da parte dei cittadini. Questo vuol dire che la moneta va accreditata e non addebitata all'atto dell'emissione, il valore siamo noi..."
"Non capisco proprio che vantaggi ci sarebbero" RP.

"Ci si può liberare dalla schiavitù del debito [risatine del Prodi e dei portaborse]. Non sarebbe meglio che lo stato stampasse banconote invece di indebitarsi facendole stampare ad aziende private come Banca d'Italia, che è posseduta dai privati che dovrebbe controllare ? Poi potrebbe distribuire questo denaro ai cittadini".
"Ma no... la quantità di moneta è controllata... dalla Banca Centrale..." RP. (18)

Vediamo ora di capire il motivo dell’incomprensione fra i due interlocutori.
La 4 risposte dell’attuale presidente del consiglio dei ministri sottolineano che, secondo gli attuali paradigmi, non cambia nulla perché:
a)   i Simec si creano senza indebitarsi e con le sole spese tipografiche;
b)   con gli euro cartacei ci si indebita, ma gli interessi che si pagano vengono restituiti allo Stato attraverso il “costo opportunità”;
a meno di qualche difformità, se tutto funzionasse correttamente, effettivamente non ci sarebbero differenze.

Fatto quindi l’atto di fede che tutti bilanci bancari (centrali e non centrali) siano corretti (11) e che paghino tutti regolarmente le tasse e le imposte (19), la domanda da fare al professore sarebbe: “perché il signoraggio (interessi) relativo alle monete creditizie non viene fatto pervenire allo Stato?”, oppure, in alternativa: “perché non ci collochiamo in una economia monetaria pura (senza credito), in modo che tutti gli interessi su TUTTE le monete “pubbliche” giungano allo Stato?”.
Così facendo rimarremmo entro i confini dell’attuale paradigma (moneta in cambio di debito - per paura dell'inflazione), ma NON alimenteremmo l’attuale spirale perversa del debito.
Ovviamente il sistema finanziario dovrebbe trovare un nuovo equilibrio perchè avrebbe molte meno entrate di oggi, ma non mi sembra questa una argomentazione valida per NON farlo, lasciando inalterate nel contempo le attuali condizioni al contorno.
Non è facilissimo fare i calcoli per stimare quanto ritornerebbe agli italiani ogni anno se si prendesse questa via; la stima è assai elevata (fra costo opportunità ed imposte, almeno 300 miliardi di euro all’anno; 10 volte l’ultima finanziaria); più che sufficiente per ridurre drasticamente l’imposizione fiscale oggi a nostro totale carico.

A questo punto vien da chiedersi cosa intendono i politici quando dicono: “pagare tutti (le imposte) per pagare di meno”. Quel “tutti” non è proprio CHIARO!

Concludendo, sia che si prenda la strada dell’emissione monetaria diretta da parte dello Stato senza indebitamento, sia che si rimanga entro i confini dell’attuale paradigma (moneta in cambio di debito) è possibile pervenire ad una Società degna di questo nome, nella quale gli Stati sarebbero TUTTI quasi esclusivamente liberi dal debito. È solo una questione politica, non tecnica.
E' quindi corretto che la BC ponga al passivo le banconote in circolazione, perchè pone corrispondentemente all'attivo dello Stato Patrimoniale una congrua riserva, ma non è corretto che al popolo sovrano vengano sottratti gli interessi sulle monete creditizie. Così come l'acqua che scorre nei canali irrigui privati è "pubblica", la moneta creditizia creata dai sistemi finanziari privati è "pubblica". Così come la BC corrisponde il "costo opportunità" della moneta circolante allo Stato (o della corrispondente riserva, che è la stessa cosa), il costo opportunità della moneta creditizia creata dai sistemi finanziari deve essere corrisposto allo Stato.

(1)     http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio

(2)     http://www.signoraggio.com/pdf/signoraggio_rovelli2002.pdf 

(3)     http://www.unicreditbanca.it/ait/glossario/?idc=725 

(4)     http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relann 

(5)     http://www.disinformazione.it/schiavidellebanche.htm

(6)     http://www.maza.it/simec/ordinamento/ordin.monetario.htm

(7)     http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=3614

(8)     http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Signoraggio

(9)     http://www.economiamc.org/repo/81/Wicksell.ppt

(10)   http://www.disinformazione.it/divorzio_stato_bankitalia.htm

(11)   http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=12026

(12)   http://www.disinformazione.it/cesare.htm

(13)   http://www.ecb.int/bc/faqbc/figures/html/index.it.html

(14)   http://www.signoraggio.com/signoraggio_abolirelafed.html
   http://www.signoraggio.com/index_video.html 
   http://www.youtube.com/watch?v=u_nLoN0b_ZY 

(15)   http://www.disinformazione.it/camelot_crollata.htm

(16)   http://www.movisol.org/soros1.htm

(17)   http://www.univ.trieste.it/~podrecca/Appuntimacro/La_moneta.pdf

(18)   in teleconferenza da Bruxelles ad un Convegno Nazionale della ACLI, disse: "Quando sento parlare di Europa dei banchieri mi viene da ridere. Se c'è una decisione politica è proprio quella di creare una moneta comune"

(19)   http://www.effedieffe.com/rx.php?id=2197

"Possiamo classificare i soggetti che non pagano o pagano meno tasse degli altri in virtù di apposite Leggi come segue (il termine sarebbe evasione fiscale, ma siccome in questo caso le imposte non si pagano per Legge, non si può dire):
- il sistema politico;
- il sistema bancario;
- i grossi gruppi industriali"

(20)   http://www.maza.it/simec

(21)   Oggi quel 4% dove va?

(22)   "I creatori di moneta" – Gertrude M. Coogan – Edizioni di Ar – - pagg. 13, 15, 19, 41, 46, 130-135, 144-145, 151-153, 287.

(23)   http://it.wikipedia.org/wiki/Guernsey - http://en.wikipedia.org/wiki/Guernsey

(24)  teoria quantitativa della moneta di Irving Fisher, che espone la sua soluzione contro la finanza "creativa" nel suo "100% Money" - pag. 13 de "I creatori di moneta".

(25)  http://www.altalex.com/index.php?idnot=36463
http://www.altalex.com/index.php?idnot=37581



ancora su inflazione:
Siccome si parla di perdita del potere di acquisto della moneta, si dovrebbe usare il 

termine svalutazione, non il termine inflazione, il quale indica un'altra situazione 

economica, ossia l'eccesso di domanda di beni e servizi rispetto alla produzione e 

offerta dei medesimi- eccesso che spinge in alto i prezzi per la legge della domanda e 

dell'offerta. Ciò premesso, nell'ultimo secolo, in parallelo con l'esplodere dei debiti 

pubblici delle grandi nazioni, la perdita di potere di acquisto della moneta è stata 

costante e fortissima in tutto il mondo, anche in paesi in cui non vi era inflazione, 

anche in periodi di stagflation o recessione. col passaggio all'Euro, ultimamente, 

abbiamo avuto e stiamo subendo una fortissima perdita di potere d'acquisto, ossia 

svalutazione, della moneta, senza però avere inflazione, ma avendo al contrario un forte 

calo della domanda interna, Il che indica che questa svalutazione ha origine fiscale e 

monetaria, che l'inflazione non c'entra. del resto è sotto gli occhi di tutti che buona 

parte dell'aumento del costo delle merci e dei servizi è dovuto all'aumento della 

pressione fiscale e del costo del denaro, che non è dato solo dal tasso ma anche dalle 

garanzie richieste. In questa congiuntura di recessione da loro stessi creata, i 

banchieri, attraverso la bce, alzano i tassi e i requisiti per la concessione e il 

mantenimento del credito alle imprese industriali, così da poterle più facilmente 

rilevare.
Oramai i consigli di amministrazione delle società industriali tendono a collimare con 

quelli delle banche loro creditrici.
E se al massimo la borsa produce capitale fittizio poi deve inesorabilmente esplodere 

perche i valori fittizi si devono livellare verso quelli reali?

Non è vero che la moneta in circolazione debba essere correlata alla ricchezza prodotta: 

non vi è un vincolo oggettivo tra la seconda e la prima grandezza.
Si può emettere (bene) moneta aggiuntiva al fine di realizzare investimenti che 

consentano un aumento di produzione di ricchezza, oppure (male) per coprire il disavanzo 

di bilancio, oppure (malissimo) al fine di produrre un rincaro una svalutazione della 

moneta e ridurre così il debito (pubblico o privato).
Inoltre, le banche centrali stampano moneta talvolta senza che sia possibile controllare 

quanta ne stampano effettivamente, come avviene con l'euro, le cui banconote non hanno 

una numerazione progressiva -i numeri stampati su di esse sono codici con altre 

funzioni. È materialmente possibile che la BCE e le sue consociate, o meglio i loro 

dirigenti, stampino molti più biglietti di quanto dichiarano, e li usino per fini popri 

o per scatenare, quando farà loro comodo, un'ipersvalutazione.
Dove finiscono i profitti del signoraggio?
Esistono due multinazionali, l’Eurostream e la Clearstream, che si occupano del 

“clearing”, cioè un sistema di compensazione finanziaria internazionale tra società, 

quindi anche tra banche, che permette di trasportare elettronicamente titoli e valori 

per i suoi clienti, di fargli passare le frontiere degli Stati, e di assicurarne la 

conservazione (nel senso che fisicamente detiene i titoli, mentre i passaggi sono solo 

elettronici). In pratica sono delle camere di compensazione in cui vengono conservati e 

scambiati titoli e valori, ma solo a livello elettronico.
Mentre su Eurostream tutto sembra chiaro, sul conto di Clearstream i dubbi sono molti, 

tanto che si è scritto un libro (Revelation$ di Denis Robert) e alcune indagini 

giudiziarie l’hanno coinvolta.
Bisogna ricordare che nel Mondo il 95% delle transazioni sono finanziarie, mentre solo 

il 5% riguarda beni e servizi, quindi si capisce facilmente il volume di denaro che 

circola dentro queste camere di compensazione; infatti Clearstream si occupa di circa 

50.000 miliardi di Euro all’anno, con un profitto che nell’anno 2000 è stato di 215 

milioni di Euro!!!!
E’ per tutti chiaro che, vista la delicatezza delle operazioni svolte, la trasparenza 

dovrebbe essere il requisito principale, purtroppo non è così; infatti le società che si 

occupano dei controlli sono strutture interne alla stessa società, tanto che è stato 

riconosciuto un margine di errore di 1,7 miliardi di Euro nei titoli nei suoi conti, 

cifra che è equivalente al debito estero pubblico del Terzo Mondo!!
Non solo, Clearstream funziona tenendo liste di multinazionali e banche di tutto il 

mondo, le mette in contatto ed organizza scambi elettronici di titoli tra loro, ma il 

problema è che non c’è modo di sapere i nomi delle strutture che sono dietro a queste 

operazioni.
Ma per essere preoccupati, basta guardare i nomi compresi nelle liste, questi invece 

sono pubblici: società off-shore; istituzioni finanziarie con sedi in paradisi fiscali 

come Caiman, Jersey o Turk and Caicos; fino a banche serie e non. Un esempio? Nel 1991 

la banca pakistana BCCI fallì, nonostante questo, un mese dopo la sua chiusura ed il 

congelamento totale dei suoi averi Clearstream continuava a svolgere transizioni a suo 

nome e a rimborsare creditori privilegiati.
Inoltre si è scoperto che accanto a Clearstream opera una multinazionale con sede a 

Clearwater, in Florida, la quale grazie a consulenti informatici, ha l’incarico di 

cancellare le tracce informatiche delle transazioni occulte, trasferendo così 

segretamente cifre consistenti.
In seguito a queste rivelazioni, frutto del lavoro investigativo del giornalista Robert 

e dell’ ex-banchiere Ernest backes che lavorava per Clearstream, è stata aperta 

un’indagine in Lussemburgo, denominata “Clearstream affair”, con l’accusa di possedere 

una piattaforma internazionale per il riciclaggio di denaro sporco e di evasione 

fiscale.
A seguito di questo scandalo, la Deutshe Borsche Clearing di Francoforte ha acquisito le 

azioni delle altre banche socie, diventandone l’ufficiale proprietaria, ma lo stesso 

Robert afferma che è impossibile stabilire chi ne siano i veri registi.
A questo punto tutti i passaggi sono chiari. Le banche stabiliscono norme per redigere 

bilanci non corrispondenti alla realtà ( i GAAP) e sottrarre così  miliardi di Euro agli 

Stati nazionali, poi spostano questi capitali grazie a Clearstream, quindi senza nessun 

controllo, verso paradisi fiscali o istituzioni che faranno una brutta fine, permettendo 

un bel riciclo di denaro.
Ovviamente tutto questo a carico del cittadino e nel silenzio complice dei mass-media!

I partiti e i governi di sinistra, i sindacati di sinistra, gli intellettuali di 

sinistra, in Italia (ma anche in molti altri paesi) collaborano col potere bancario, che 

li sovvenziona, per proteggere questo sistema e tenere le classi più deboli, i 

lavoratori dipendenti, i disoccupati, sottocupati, precari, nella convinzione che il 

loro sfruttatore, il loro antagonista e controinteressato politico-economico, il loro 

avversario di classe, sia l'imprenditore, quello che un tempo era detto "padrone del 

vapore", impersonato modernamente da Berlusconi.
Ben diversamente, il "NEMICO DI CLASSE" dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati, 

degli studenti, dei precari, è il PADRONE DELLA ZECCA, ossia il sistema bancario 

sopranazionale, che sempre più toglie senza dare alcunchè- un sistema in cui sono 

fiduciari ed esponenti, perlopiù gli stessi leader di sinistra o progressisti. un 

sistema bancario pigliatutto che ha usato i soldi dei suoi profitti per costruirsi, nei 

decenni, una perfetta facciata partitica di solidarismo, di socialismo, di comunismo per 

camuffare il PROPRIO BUSINESS.
Se mi ritieni un riformista allora io penso che tu sia un conservatore,come minimo, 

perchè ho già detto che questa economia non è riformabile ma bisogna cambiarla alla 

radice, ma siccome il mondo è pieno di persone come te, è difficile arrivare ad una 

presa di coscenza collettiva e allora quello che resta da fare sono iniziative di presa 

di coscenza locale e di fuoriuscita dal sistema totale fatto di 

banche-aziende-sindacati-professori e partiti ben stipendiati e creare qualcosa di 

radicalmente divero che con il sistema che tu rappresenti non abbia nulla a che fare.
Magari quell'imbecille di Grillo avesse portato avanti questi temi; che io sappia ne ha 

parlato solo una volta poi probabilmente gli hanno detto che non era carino andare 

avanti su questa strada.


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>From      : "francesco_macheda at libero.it" francesco_macheda at libero.it
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Date      : Thu, 21 Feb 2008 20:22:05 +0100
Subject : Re:[Redditolavoro] La posizione dei COBAS sulle prossime  elezioni







> Le banche stampano moneta a piacimento? Si, biancaneve prendeva 7 cazzi ed io mi chiamo Stirner.
> Hai mai sentito la parolina inflazione? Non ti è mai venuto il dubbio che le banche non creano dal nulla proprio una bella ciuffola ma quel che fanno è la ridistribuizione dei valori prodotti dalla classe lavoratrice verso altri strati della società?? E se al massimo la borsa produce capitale fittizio poi deve inesorabilmente esplodere perche i valori fittizi si devono livellare verso quelli reali?
> Se per te criticare marx e lenin significa mettere in dubbio la teoria valore-lavoro, proprio come tanti bei riformisti infiltrati nel movimento hai sbagliato tutto amico. 
> Parli a vanvera di presa del potere ma evidentemente hai letto "stato e rivoluzione" sull'edizione del corriere dei piccoli o dal bigino prodotto dalla mondadori.
> Percio fammi un favore: prima rilassati, fumati una cannetta, chiedi se hai dei dubbi e confrontati..ma non sputare sentenze ne tantomeno cacare la minchia con i tuoi sermoni da grillino di sinistra che sinceramente le palle sono piene. PEr il resto, il tuo amico Latouche è degno sicuramente delle tue letture.
> 
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> Date      : Thu, 21 Feb 2008 17:34:18 +0100
> Subject : Re:[Redditolavoro] La posizione dei COBAS sulle prossime  elezioni
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> 
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> 
> 
> 
> > Caro el
> > 
> > il tuo post mi sembra più civile degli altri ma ti spiego:
> > se uno mi insulta perchè io esprimo le mie opinioni, e non controbatte con 
> > 
> > argomenti solidi, vuol dire che questo come minimo è imbecille ma peggio 
> > 
>



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