[Redditolavoro] Fiato alle trombe
Rapt
rapt at inventati.org
Sun Dec 14 15:32:13 CET 2008
Se i numeri fossero davvero questi, per il sindacalismo di base si porrebbe una domanda inquietante, e cioè, come mai, data cotanta forza sbandierata,
nella realtà non riesca ad incidere più di tanto.
Può darsi che Genova sia una situazione particolarmente sfigata, ma in piazza con i sindacati di base, escluso il migliaio fra studenti e centri
sociali, eravamo poche centinaia. Ma conservo buona memoria della manifestazione a Milano per lo sciopero, questo sì indetto dal solo sindacalismo di
base. Se dal nord italia eravamo un paio di migliaia, mi chiedo chi sia il mago capace di tanto miracolo itagliano che ha portato nella sola Milano
a meno di un mese dalla precedente 50.000 lavoratori in piazza.
O nella precedente occasione se li è tenuti nascosti gelosamente, oppure qui qualcuno racconta delle palle.
Era certamente obbligatorio partecipare a questo sciopero generale, oltretutto tenendo conto del fatto, abbastanza scandaloso di per sé, che era solo
il secondo dall'avvento del "governo nemico". Frase volutamente polemica, che ci porta a raccontare le cose come stanno. Vero che centinaia di migliaia
di lavoratori abbiano non solo aderito, ma anche partecipato allo sciopero generale, il problema è che questo sciopero era stato indetto, prima dalla
FIOM, poi dalla CGIL FP, poi dalla CGIL in rodimento di culo per l'esclusione dai tavoli di trattativa; e poi, giustamente, con parole d'ordine ben
diverse, dai sindacati di base, non tutti, ma buona parte.
Evidente la strumentalità della CGIL nell'appropriarsi dello sciopero proclamato dalla FIOM, ma la realtà dei fatti dice, stando alle partecipazioni
ai cortei, che tuttora la maggior parte dei lavoratori si lascia imbonire da queste forze concertative e filo-padronali, mentre i sindacati di base,
per limiti sia della fase economico politica, sia, secondo me, loro propri, hanno visto la partecipazione di una minoranza di lavoratori, soprattutto
del settore pubblico ed in minoranza dell'industria.
Anzichè lanciare proclami di vittoria e squilli di tromba come quello sotto riportato, penso che sarebbe molto più utile chiedersi come mai i
lavoratori si facciano più facilmente abbindolare dall'Epifani che lamenta il fatto che "Confindustria avrebbe bisogno di un governo che aiuti
l'industria ad attraversare la crisi", o stiano a sentire come a Genova il sindacato di polizia lamentarsi per l'emergenza sicurezza crescente (??)
e gli scarsi mezzi a disposizione della repressione, piuttosto che rompere finalmente con partiti e sindacati dei sacrifici (inclusi i Rizzo e
Cremaschi che cercano nuovi adepti alle manifestazioni in giro per l'Italia, chissà se a Torino ci fosse stato anche un solo operaio della Zastava,
cosa avrebbe potuto dire a Rizzo in proposito della sicurezza sul posto di lavoro), ed intraprendere una politica di classe che vada a rompere schemi
e giochi politici della borghesia, per riappropriarsi del proprio ruolo nella lotta fra le classi, lotta per niente ideale o ideologica, ma l'unica
che rappresenti i veri interessi dei lavoratori contro il sistema economico e politico della borghesia che causa crisi, miseria e distruzione.
Il metodo che sta alla base del comunismo, si chiama materialismo dialettico, distorcere la realtà per sembrare più "forti" somiglia di più al metodo
Mediaset.
4. Sciopero del 12 dicembre. Sindacalismo di base
Inviato da: "Assemblea lavoratori autoconvocati" assemblealavoratori at libero.it <mailto:assemblealavoratori at libero.it> fiorettian
Data: Sab 13 Dic 2008 11:20 am
Milioni di lavoratori hanno aderito al secondo sciopero generale indetto dal Sindacalismo di Base il 12 dicembre; manifestano a centinaia di migliaia
in tutta Italia.
A Milano, nel corteo organizzato insieme al movimento studentesco Onda, ha totalizzato la presenza di circa 50 mila persone.
Lavoratori, pensionati e studenti hanno ribadito con forza la loro opposizione alla Finanziaria e all'intera politica economica e sociale del governo
Berlusconi.
Dopo il successo dello sciopero generale del 17 ottobre scorso, secondo appuntamento del sindacalismo di Base di CUB, Cobas e SdL intercategoriale.
I sindacati di base chiedono una politica economica "realmente alternativa" a quella attuale e degli anni scorsi, con al centro la redistribuzione del
reddito a salari, pensioni e precari, la scuola e la sanità pubblica, la continuita' del reddito per tutti i lavoratori dipendenti che vanno in cassa
integrazione e per gli atipici non inferiore all'80% dell'ultima retribuzione e sanzioni penali per chi provoca infortuni sul lavoro "per un po' di
profitto".
"I governi stanno stanziando cifre esorbitanti per sostenere proprio coloro i quali sono responsabili dell'attuale dissesto economico e finanziario -
ha sottolineato Tiboni - a dispetto dei ceti popolari a cui e' riservata solo l'elemosina prevista dal Governo Berlusconi".
La Cub chiede anche l'assunzione immediata dei precari e nel suo insieme la difesa dello Stato Sociale.
Uno sciopero generale che ha visto manifestazioni in tutta Italia, e che a Milano, nel corteo organizzato insieme al movimento studentesco Onda, ha
totalizzato la presenza di circa 50 mila persone.
Al termine della manifestazione milanese, partita da largo Cairoli e giunto in piazza Duomo, una delegazione si è recata in piazza Fontana, con due
corone di fiori in ricordo della Strage di Stato avvenuta nella giornata di oggi di 39 anni fa, il 12 dicembre 1969, e in memoria di Giuseppe Pinelli,
operaio ferroviere anarchico precipitato da una finestra della questura di Milano.
Il corteo di Roma, partito da piazza della Repubblica, si è concluso in piazza Venezia e ha visto la partecipazione di circa 40 mila persone, mentre
il numero di partecipanti di quello di Torino, scesi in piazza con il Sindacalismo di Base, è stato di 30 mila, circa.
Da Milano a Roma, ai capoluoghi di regione a di molte altre città capoluogo di provincia, si è contata una partecipazione complessiva ai cortei di
alcune centinaia di migliaia di lavoratori, studenti e pensionati.
L'adesione allo sciopero organizzato dal Sindacalismo di Base di CUB, Cobas e SdL intercategoriale ha interessato i lavoratori dell'industria, del
commercio, dei trasporti, della scuola, della sanità e del pubblico impiego.
CUB, Confederazione Cobas e SdL intercategoriale
--
-(Rapt)-
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