[Redditolavoro] Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
01-07/04/08
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Mon Apr 7 18:14:26 CEST 2008
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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
01-07/04/08 *
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SOMMARIO: Lidl, Porto di Genova, Buitoni, Coop
sociali, Poligrafici, Electrolux, Granarolo, Google,
Sardegna, Egitto, Pubblico Impiego
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01 aprile 2008
LIDL LICENZIA CAPOFILIALE: SCIOPERO
http://www.ilmanifesto.it/
Non accade spesso che i lavoratori della Lidl scendano
in sciopero, ieri è accaduto nella filiale di Chieri,
in provincia di Torino. La multinazionale della
distribuzione low cost ha licenziato un capofiliale
dopo 6 anni di servizio, e in sua difesa si sono
mobilitate tutte le cassiere. Vittima del nuovo abuso
Lidl, è Andrea Chiara, 30 anni, accusato di aver
imposto a una delle commesse di comprare 100 euro di
carne. Il prodotto avrebbe dovuto essere riprezzato,
in quanto vicino alla scadenza (di solito l'azienda
indica un 30% in meno), ma questa operazione non è
risultata eseguita, la carne è stata acquistata dalla
commessa, e, dopo 8 giorni dal fatto, Andrea si è
visto chiamare dai capisettore per essere "sospeso
cautelativamente". Il 22 marzo gli è arrivata a casa
la lettera di licenziamento. Tutti i lavoratori della
sede di Chieri - altri nove oltre il licenziato -
hanno ritenuto ingiusta l'accusa e ieri hanno
sostenuto nello sciopero il capofiliale, che ha anche
fatto causa all'azienda. "E' evidente che Lidl dopo un
certo numero di anni cerca qualsiasi pretesto per
mandarti fuori, se non ti licenzi prima da solo -
spiega Andrea - Perché diventi troppo costoso, e
cominci a contestare le cose che non vanno. Da questo
punto di vista è meglio avere dei neoassunti, non
protestano e li paghi meno".
I rapporti sono difficili in Italia: proprio ieri i
vertici aziendali hanno incontrato i sindacati, ma il
dialogo ancora non decolla, anche se Lidl ha chiesto
di discutere un accordo sulla videosorveglianza, così
come disposto dallo Statuto dei lavoratori. Il
sindacato mira innanzitutto a parlare "di diritti
umani", contro i carichi di lavoro imposti, e le
umiliazioni subite dai dipendenti (la gran parte donne
part time, con contratti di 20 ore per 600 euro al
mese).
02 aprile 2008
PORTO DI GENOVA: SCIOPERO DEI CAMALLI
http://www.ilmanifesto.it
Questa mattina i genovesi si sono svegliati col porto
di Genova bloccato da 300 mezzi pesanti prima
ricoverati in depositi della Culmv in viale Africa,
l'arteria principale all'interno del porto di
Sampierdarena, al centro del conflitto aperto tra
Autorità portuale e camalli. L'Autorità infatti ha
inserito i depositi di viale Africa nell'ordine del
giorno del comitato portuale di ieri pomeriggio
ventilando uno sgombero se non verranno pagati gli
arretrati dei canoni d'affitto. La Culmv, ora
Compagnia unica, nel dubbio, insieme a Filt, Fit e
Uiltrasporti ha indetto uno sciopero per il primo
turno ieri mattina portando per la città sino a
Caricamento, una ventina di mezzi, tra ralle e
carelloni e qualche centinaio di lavoratori dei 1200
circa impiegati dalla Compagnia unica, come che non
succedeva da vent'anni. All'Autorità portuale poche
ore dopo raccontano un altro film. Il presidente Luigi
Merlo insediato con un governo Prodi ormai agli
sgoccioli, mostra un documento del 26 giugno 2007
firmato dal precedente presidente Giovanni Novi
(finito ai domiciliari a causa dell'inchiesta per le
gare taroccate del Multipurpose) in cui si legge che
"le parti hanno transato tutte le reciproche pretese
anche relative all'occupazione di aree". Ma siccome è
proprio sulle aree di viale Africa che è indagato per
occupazione abusiva di aree demaniali il console della
Compagnia Paride Batini, la Compagnia salta su. Merlo
dice che vuole vederci chiaro sull'uso di quasi 17
mila metri quadri e che la legge va rispettata. I
camalli però guardano più lontano. All'ordine del
giorno del Comitato c'è anche la questione
dell'assegnazione temporanea di aree a un
terminalista, Grendi, costretto a spostarsi
temporaneamente perché iniziano i lavori a Calata
Bettolo. Grendi vorrebbe andare nell'area Tirrenia al
Multipurpose e l'Autorità lo sostiene. Tirrenia non lo
vuole. I camalli non vogliono perché Grendi non dà
loro lavoro, avendo già i suoi lavoratori portuali.
NESTLE': CHIUDE LA BUITONI DI MORETTA?
http://www.ecodelchisone.it/
Qualche mese fa sulle pagine de "Il Sole 24 ore" era
comparsa la notizia della vendita, da parte della
Nestlè, dello stabilimento di Sansepolcro. A Moretta,
dopo la doccia fredda della chiusura della Locatelli,
si era temuto che ora toccasse allo stabilimento
Buitoni, marchio di proprietà della Nestlè. La
proprietà aveva subito rassicurato sia i lavoratori,
sia l'Amministrazione comunale. Era stato spiegato che
lo stabilimento di Sansepolcro produceva soprattutto
pasta secca e fette biscottate, ramo di mercato nel
quale la Buitoni stentava a decollare a causa della
concorrenza di grandi marchi come la Barilla. A
Moretta, invece, la Buitoni produce soprattutto pasta
fresca e sughi, settori nei quali ha una buona quota
di mercato. I dirigenti avrebbero confermato che lo
stabilimento di Moretta va bene. Si continua a
lavorare su tre turni e talvolta anche il sabato,
segno che c'è domanda.
COOPERATIVE SOCIALI: SCIOPERO
http://www.ecodelchisone.it/
Prima o poi i nodi vengono al pettine. Le
Amministrazioni locali avevano pensato di risolvere il
problema dei limiti alla spesa e alle assunzioni,
imposti dal Governo centrale, con un forte ricorso
alle esternalizzazioni dei servizi. Appalti a privati
e cooperative per i quali, molto spesso, l'unico
parametro per l'aggiudicazione è il "massimo ribasso".
Ed essendoci regole imposte dall'ente pubblico sui
livelli dei servizi, per abbassare i costi ad aziende
e cooperative non resta che agire sulla leva delle
retribuzioni al personale, con tutte le conseguenze
che ben conosciamo: stipendi bassi, flessibilità e
precarietà applicati all'estremo.
Tutto questo ha fatto sì che tra i lavoratori del
settore sia cresciuto un profondo malessere. E così il
prossimo venerdì 4 aprile, dopo l'ennesima rottura
delle trattavive avvenuta il 19 marzo scorso, i
250.000 addetti delle cooperative sociali incroceranno
le braccia per chiedere il rinnovo del contratto di
lavoro. I sindacati Cgil, Cisl e Uil della funzione
pubblica (ma da tempo lo stesso fanno i sindacati di
base) denunciano la volontà del sistema della
cooperazione sociale di «mantenere il settore con
retribuzioni assolutamente inadeguate, con salari che
non superano in media i 900 euro lordi al mese».
Spiegano, inoltre, che "la cooperazione sociale è
complice di un sistema che tende a tariffe sempre più
basse e cavalca l'onda lunga della precarietà, che nel
medio e lungo periodo produrranno un forte
deterioramento del livello delle prestazioni rese ai
cittadini più deboli".
Dal 31 marzo sono in agitazione anche i 150.000
lavoratori della sanità privata per il rinnovo del
contratto. Ancora una volta siamo nel campo degli
appalti pubblici.
NETTEZZA URBANA: SCIOPERO http://www.ecodelchisone.it/
A meno di revoche dell'ultima ora, nelle giornate di
lunedì 7 e martedì 8 aprile si svolgerà uno sciopero
nazionale dei lavoratori delle aziende pubbliche di
igiene ambientale per il rinnovo del contratto di
lavoro. Disagi per gli utenti delle varie realtà della
provincia saranno inevitabili, soprattutto per quanto
riguarda la raccolta rifiuti. A questo proposito
l'Acea Spa che gestisce il servizio in 47 Comuni
pinerolesi avverte che nelle giornate interessate
dallo sciopero non potrà essere garantito il normale
svolgimento dei servizi di nettezza urbana pur
impegnandosi a limitare al minimo il disagio per gli
utenti.
03 aprile 2008
POLIGRAFICI: ACCORDO PER IL CONTRATTO
http://www.ilsole24ore.com/art/
È stato raggiunto l'accordo per il rinnovo del
contratto dei poligrafici, scaduto il 31 dicembre
2007. Per la parte economica, valida dal primo marzo
2008 al 30 giugno 2010, l'intesa prevede un aumento di
120 euro a regime suddivisi in tre tranche. La prima
sarà erogata a partire da marzo 2008 e la seconda e la
terza rispettivamente da aprile e dicembre 2009.
Per la parte normativa, valida dal primo marzo 2008 al
29 febbraio 2012, sono stati ridefiniti alcuni aspetti
relativi a: classificazione unica, telelavoro,
formazione e alla nuova figura del poligrafico
destinato a lavorazioni non attinenti a giornali
quotidiani. Le intese raggiunte, non modificabili,
saranno comunque sottoposte al giudizio dei lavoratori
entro il 29 aprile 2008 e diverranno applicabili
all'atto della firma definitiva di Fieg, Asig e
Sindacati nazionali dei poligrafici (Slc-Cgil,
Fistel-Cisl e Uilcom-Uil).
04 aprile 2008
ELECTROLUX: SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/
Si tiene oggi a Firenze la manifestazione nazionale
dei lavoratori del gruppo Electrolux, in concomitanza
con lo sciopero indetto da Fim, Fiom e Uilm nazionali,
insieme ai sindacati fiorentini. I motivi della
mobilitazione vanno ricercati nell'annunciata
riorganizzazione della presenza industriale in Italia
della multinazionale, che prevede un ridimensionamento
della produzione di frigoriferi ipotizzando la
chiusura dello stabilimento di Scandicci (Firenze),
dove lavorano 450 persone, e il ridimensionamento di
Susegana (Treviso). Il taglio occupazionale
complessivo previsto dal gruppo svedese sarebbe di
750-800 dipendenti.
GRANAROLO: SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/
Primo sciopero nazionale, ieri, dei 2000 lavoratori
del gruppo Granarolo, per protestare contro il piano
industriale che prevede la chiusura dei siti
Pettinicchio di Sermoneta e Merlo di Acqui Terme, con
il licenziamento di 350 dipendenti. In tutti i 12
stabilimenti si è registrata un'adesione molto vicina
al 100%. Se il 18 aprile, all'incontro con l'azienda,
non avremo novità la mobilitazione continuerà.
GOOGLE: TAGLI ALLA DOUBLECLICK
http://www.datamanager.it/
Lannuncio di un ridimensionamento era già avvenuto
nelle settimane passate, ma ora è effettivo. Circa un
mese fa la compagnia aveva acquistato la società
online Doubleclick per una cifra di circa 3,24
miliardi di dollari. La società ha messo in opera il
ridimensionamento, anche se più che una crisi, questi
licenziamenti sembrano mostrare un semplice riassetto
della compagnia recentemente acquisita. I dirigenti di
Google hanno licenziato circa 300 dipendenti di
DoubleClick che prima del ridimensionamento del motore
di ricerca contava circa 1.200 addetti. Dei 300
dipendenti che Google ha deciso di assolvere dal
proprio impiego, alcuni sono stati assegnati
temporaneamente per altri ruoli. Non è ancora chiaro
se le modifiche allinterno DoubleClick Usa da parte
del motore di ricerca significheranno nuovi
licenziamenti.
SARDEGNA: LAVORATORI DISAGIATI
http://www.sardegnaoggi.it/
Procede l'attuazione delle norme in materia di lavoro
e formazione professionale previste dall'articolo 6
della finanziaria regionale 2008 che ha messo in campo
risorse per 600 milioni di euro. Realizzati i primi
interventi per i lavoratori socialmente utili, i
dipendenti della formazione professionale, gli operai
della Montefibre e della Legler, per i qualisono stati
firmati gli accordi Inps-Sfirs-Regione per
l'anticipazione degli ammortizzatori sociali. E' già
operativo il gruppo di lavoro per la preparazione
della conferenza regionale dell'occupazione di meta'
maggio, dopo 10 anni dall'ultimo appuntamento.
06 aprile 2008
EGITTO: SCONTRI SCIOPERO GENERALE, ALMENO 2 MORTI
http://www.repubblica.it/
E' di 2 morti, almeno quattrocento persone ferite e
piu' di trecento arresti il bilancio della giornata di
sciopero generale indetta per oggi in Egitto. Teatro
degli scontri la fabbrica tessile di Mahalla, una
delle piu' grandi al mondo, 170 chilometri dal Cairo.
dove lo sciopero previsto per le 7.30 ora locale, non
e' mai iniziato a causa delle ingenti forze di
sicurezza che sono entrate nello stabilimento gia'
alle 3 del mattino. Secondo diversi testimoni la
giornata lavorativa e' quindi proseguita senza troppi
disguidi fino alle 3 del pomeriggio, quando locali e
lavoratori si sono riuniti nella piazza principale
dove sono iniziati i pesanti scontri con la polizia.
L'idea di protestare contro il carovita egiziano ha
contagiato movimenti e partiti d'opposizione,
associazioni e gente comune. Imponenti misure di
sicurezza hanno bloccato in ogni angolo del paese
manifestazioni e sit in di proteste, organizzati nei
giorni scorsi con un fitto tam tam di e mail, messaggi
telefonici e annunci su blogs, assieme al piu' comune
passaparola. A presidiare ogni angolo di strada
migliaia di poliziotti, per lo piu' in assetto
antisommossa, protagonisti delle centinaia di arresti,
soprattutto contro esponenti di movimenti
d'opposizione fermati prima che potessero partecipare
alle manifestazioni di piazza, nella capitale cosi'
come in altre citta'. Con il 45% della popolazione che
vive con meno di 2 dollari al giorno, il 70% dei piu'
poveri concentrati nelle campagne dell'Alto Egitto e
del delta del Nilo, la popolazione egiziana sta
attraversando un momento di grandi difficolta'
nonostante l'economia del Paese nell'ultimo anno sia
cresciuta del 7,5 per cento. Ma secondo il Programma
alimentare mondiale (Pam) dal gennaio 2008 il costo
della vita e' salito del 50%.
PUBBLICO IMPIEGO: IN SCIOPERO I PRECARI
http://www.ilmanifesto.it/
Scomparsi presto dalla compagna elettorale, i precari
sono tornati a farsi vivi nell'unico luogo in cui sono
presi sul serio: le piazze. Quelli al lavoro da anni
nella pubblica amministrazione - nel più incredibile
dei luoghi, per contratti del genere - hanno dato vita
ad uno sciopero di 8 ore nella giornata di venerdì.
Come sempre accade quando i precari entrano in lotta,
i numeri sono difficili da dare (basti dire che gli
stessi enti della pubblica amministrazione non
riescono a mettersi d'accordo neppure sul numero di
lavoratori con contratti atipici). Il fenomeno ha
assunto negli anni proporzioni colossali (le stime
variano dai 300 ai 600mila «atipici»), grazie alla
stupidissima norma che ha stabilito il blocco del
turnover. Chi va in pensione non può essere
sostituito. Naturalmente questo apriva buchi
d'organico spaventosi, specie là - come nei servizi
sociali di assistenza diretta, come asili d'infanzia e
sanità.
Torino è stata la città che ha fatto registrare la
presenza più massiccia, con delegazioni di un po'
tutti i settori (compresi i ricercatori
dell'università). A Roma si è invece tenuta
un'assemblea presso l'ospedale L'Addolorata, cui hanno
partecipato anche diversi consiglieri e assessori
regionali (Battaglia, Nieri, Mariani, Tibaldi). In
questa regione, del resto, si è fatto più strada nel
percorso di «rientro» dalla precarizzazione nel
pubblico, con l'apertura di tavoli di trattativa seri.
La preoccupazione dei lavoratori è abbastanza chiara:
nessuno si fida delle promesse sparate in campagna
elettorale da entrambi i partiti principali. Chi da
anni vive in mancanza di certezze e di estrema
ricattabilità vuole risposte concrete ed è pronto a
mobilitarsi ancora. E ciò basta a spiegare perché le
iniziative siano riuscite, forse più dello sciopero,
in senso stretto.
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| VOGLIAMO DOCUMENTARE L'ATTUALITA' |
| DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO |
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