[Redditolavoro] Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 13-22/11/07

Centro Documentazione e Lotta cen_doc_lotta at yahoo.it
Fri Nov 23 11:40:57 CET 2007


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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
13-22/11/07 *
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SOMMARIO:  Astrazeneca, Potenza, Teatro La Scala, Dati
salariali, Occupazione, Sviluppo Italia, Sadam, Villa
Chiarugi, Napoli, Torre del Greco, Sielte, Infortunio
sul lavoro, Silca, Francia, Udine, Metalmeccanici e
Commercio,  Ses, Tecnocable, Maddaloni

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13 novembre 2007

ASTRAZENECA http://www.giornaledivimercate.it
 
Indiscrezioni da ambienti sindacali dopo una serie di
visite di tecnici dall'Inghilterra La multinazionale
in luglio aveva escluso possibili esuberi nello
stabilimento di Caponago. I 500 dipendenti non si
sentono sicuri.


17 novembre 2007

COMUNE DI POTENZA: STABILIZZA I PRECARI
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.i
 
Il Comune di Potenza e le organizzazioni sindacali
hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la
stabilizzazione di 130 lavoratori precari. Ora
l'amministrazione comunale procederà ad esperire le
procedure per la indizione di una selezione pubblica e
dei concorsi, che consentiranno l’immissione in ruolo
con contratto di lavoro dipendente, del personale con
contratto di collaborazione coordinata e continuativa:
nelle prossime settimane sarà approvata una specifica
delibera di Giunta. Resteranno esclusi dalla manovra
prevista dal Comune solo i collaboratori che non
possono vantare l’anzianità di servizio nell’Ente,
prevista quale condizione necessaria dalla Legge
finanziaria, a cui comunque saranno prorogati i
contratti di collaborazione in essere, almeno fin
tanto che persistano le esigenze che hanno attivato le
specifiche attività progettuali e vi siano le relative
risorse finanziarie. 
 

18 novembre 2007

TEATRO LA SCALA: SCIOPERO http://www.lapadania.com/

Ieri i lavoratori del Teatro alla Scala sono di nuovo
rimasti a casa per protestare contro il mancato
rinnovo del contratto aziendale, scaduto dal 2006.
Facendo saltare due importanti spettacoli in
calendario: il primo a Milano, ad opera dei giovani
dell’Accademia della Scala. Il secondo invece
programmato fuori sede, per la precisione nel Duomo di
Parma, patrocinato e promosso dalla Fondazione
Toscanini e dal Comitato Nazionale Toscanini,
presieduto dallo stesso Ministro Rutelli. Che sembra
proprio essere diventato il bersaglio dei sindacati
Slc-Cigl, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Fials, a proposito
di quella legge n. 43 (ex decreto Asciutti), che
impedisce ad ogni ente o fondazione come la Scala, di
rinnovare il contratto ai propri dipendenti in assenza
di una precedente contrattazione nazionale, che
ovviamente manca da diverso tempo. L’assessore alla
cultura Vittorio Sgarbi si è reso disponibile proprio
ieri ad incontrare i lavoratori del teatro. Che
chiedono innanzitutto un adeguamento del contratto
agli attuali aumenti del costo della vita, anche se
occorre ricordare che un orchestrale guadagna in media
tra i 2.300 e i 2.500 euro mensili, mica male. Oltre
alla copertura dei molti posti rimasti vacanti dopo i
pensionamenti, e si parla di 100 unità di cui 20
soltanto nell’orchestra.
 

19 novembre 2007

PERDITE SALARIALI: IN 5 ANNI PERSI 1.896 EURO
http://www.rainews24.rai.it

In cinque anni, e cioe' dal 2002 al 2007, ogni
lavoratore - con un reddito pari a 24.890 euro - ha
perso complessivamente 1.896 euro. Cio' a causa di
vari fattori tra cui il ritardo nel rinnovo dei
contratti, lo scarto tra inflazione programmata e
reale e anche la mancata restituzione del fiscal drag.
Lo rileva l'ultima ricerca dell'Ires Cgil, "Salari in
difficolta'-Aggiornamento dei dati su salari e
produttivita' in Italia e in Europa". Dal 1993 ad
oggi, la crescita dei salari e' rimasta
sostanzialmente in linea con l'inflazione, senza una
crescita reale. Cio' a causa di un'inflazione
programmata piu' bassa di quella effettiva, dei
ritardi nei rinnovi contrattuali, nella mancata
restituzione del fiscal drag, nella scarsa
redistribuzione della produttivita'. Nel dettaglio, il
reddito disponibile familiare tra il 2002 e il 2007
registra una perdita di circa 2.600 euro nelle
famiglie di operai, a fronte di un guadagno di 12.000
euro per professionisti e imprenditori. Nelle
previsioni l'inflazione effettiva a fine 2007 sara'
dell'1,9%, contro una crescita dei salari attorno al
2%. Il potere d'acquisto delle retribuzioni di fatto,
malgrado le retribuzioni contrattuali siano cresciute
di circa un punto oltre l'inflazione, ha perso 0,3
punti in sei anni. Significativa e' la differenza del
potere d'acquisto dei redditi familiari di
imprenditori e liberi professionisti con quello di
impiegati e operai: per i primi, e' cresciuto di
11.984 euro; per i secondi e terzi e calato
rispettivamente di 3.047 e 2.592 euro. La modesta
crescita delle retribuzioni, spiega l'indagine
dell'Ires Cgil, e' imputabile ad alcuni fattori: oltre
lo scarto tra inflazione programmata e quella reale e
i ritardi nel rinnovo dei contratti, anche
"l'inadeguata retribuzione" della produttivita'
attraverso la contrattazione di secondo livello.
Secondo la ricerca, inoltre, oltre 14 milioni di
lavoratori guadagnano meno di 1.300 euro al mese.
Circa 7,3 milioni ne guadagnano meno di 1.000. Tali
diseguaglianze si riflettono nelle grandi "cinque
differenze" che intercorrono tra il lavoratore medio
(1.161 euro netti al mese) e il lavoratore del
Mezzogiorno (-13,4%), le lavoratrici (-17,9%), il
lavoratore nella piccola impresa (-26,2%), il
lavoratore immigrato (-26,9%), il giovane lavoratore
(-27,1%). I piu' penalizzati sono i giovani che non
guadagnano piu' di 900 euro al mese: in particolare,
gli apprendisti 737 euro mensili, i collaboratori
occasionali a 769 euro al mese, i co.pro. a 899 euro
mensili. Alla luce di questi dati, "c'e' bisogno -
secondo la ricerca dell'Ires-Cgil - di un sistema con
piu' diritti e tutele, che aiuti a riconoscere il
merito oltre che il successo, assieme ad un sostegno
per la loro autonomia". 


20 novembre 2007

PRECARIO UN LAVORATORE SU 10
http://canali.libero.it/affaritaliani/
 
Il lavoro dipendente a termine, nelle sue molteplici
forme (contratto a tempo determinato, apprendistato,
interinale) riguarda quasi 10 lavoratori su 100. Più
contenuta la quota dei collaboratori (co.co.co., a
progetto, occasionali) pari complessivamente al 5,7%.
Il lavoro atipico riguarda quindi tra i 3,5 e i 4,5
milioni di lavoratori. E' quanto emerge dal rapporto
Isfol che fornisce un quadro dettagliato del mercato
del lavoro, dell'apprendistato e dell'occasione in
Italia.
Il lavoro atipico ca - coinvolge quasi 3,5 milioni di
persone, poco più del 15% dell'occupazione, includendo
gli occupati a termine (compreso l'apprendistato) e i
parasubordinati (occupati autonomi esposti a più
vincoli di subordinazione). Se si includono i
part-time involontari e tutti coloro che non conoscono
la tipologia del proprio contratto di lavoro, nel suo
insieme la platea della 'atipicità massima' è formata
da poco più di 4,5 milioni di persone, pari a circa il
20% degli occupati. Il numero degli occupati in Italia
- segnala l'Isfol - ha superato quest'anno i 23
milioni. I ritmi di incremento sono minori di quelli
registrati a cavallo tra i due decenni, ma in quanto
correlati ad una crescita economica nazionale e
comunitaria - diversamente che in passato - tale
incremento occupazionale sembra assumere un carattere
strutturale e fa quindi ben sperare per il futuro. Il
tasso di disoccupazione, pari al 6%, risulta ai minimi
storici se si guarda all'ultimo ventennio. Prosegue
tuttavia, se pure con qualche segnale di rallentamento
nell'ultimo periodo, la flessione dei tassi di
attività. In altri termini, vi sono ampi segmenti di
popolazione in eta' attiva che non lavorano e non
cercano lavoro.

SCIOPERO DEI LAVORATORI DI SVILUPPO ITALIA
http://www.basilicatanet.it/
 
Nell'ambito della mobilitazione che vede impegnati da
mesi i lavoratori del gruppo Sviluppo Italia, i
dipendenti di Sviluppo Italia Basilicata aderiscono
allo sciopero e alla manifestazione nazionale di Cgil,
Cisl e Uil che si terrà a Roma presso la sede del
ministero dello Sviluppo economico domani 21 novembre.
"L'adesione alla manifestazione nazionale – spiegano
la Rsa e le segreterie regionali di Fiba-Cisl e
Fisac-Cgil – è motivata dalla necessità di sollecitare
il governo nazionale a realizzare il piano di riordino
messo a punto sin dal luglio scorso, in particolare
per quanto attiene il trasferimento delle società
regionali in capo alle singole Regioni. I lavoratori
chiedono un rapida regionalizzazione delle misure
agevolative allo stato gestite centralmente da
Sviluppo Italia per avviare in tal modo verso la piena
operatività gli accordi di cessione delle società
regionali, garantendo inoltre la tutela dei diritti
contrattuali di tutti i lavoratori e consentendo ampie
garanzie occupazionali anche per quei lavoratori allo
stato titolari di posizioni lavorative non a tempo
indeterminato.

SADAM: LAVORATORI IN PRESIDIO
http://www.corriereadriatico.it/

Quella di ieri pomeriggio alla Sadam di Fermo è stata
un’assemblea molto partecipata e con molti interventi,
durante la quale i rappresentanti della Rsu dello
zuccherificio fermano hanno riferito quanto discusso
nel recente incontro sindacale romano. Si è deciso che
i lavoratori (Cgil-Cisl e Uil), non solo della Sadam
ma di tutte le aziende in sofferenza del territorio
oggi pomeriggio, dalle 14 alle 16, faranno un presidio
davanti al Teatro dell’Aquila in occasione della
visita del Presidente di Confindustria a Fermo, Luca
Cordero di Montezemolo. Il prossimo 27 novembre vi
sarà un incontro presso il Ministero del Lavoro per
definire le modalità della cassa integrazione della
Sadam di Fermo che riguarda il periodo che andrà dal
1° gennaio 2008 in poi. La speranza espressa da più
interventi è che nel frattempo vi sia una ‘schiarita’
in merito alla ufficializzazione dell’area scelta per
far sorgere la nuova centrale elettrica da 24
megawatt. 

VILLA CHIARUGI: DIPENDENTI SENZA STIPENDIO
http://www.ilmattino.it

Nessun segno di cambiamento per i lavoratori di Villa
Chiarugi, a Nocera Inferiore. Anzi, la situazione sta
addirittura peggiorando. I dipendenti sono senza
stipendio dal mese di ottobre. Nel corso dell'ultima
riunione sindacale, l'amministratore delegato di Villa
Chiarugi, Fabio Meloro, ha informato i lavoratori che,
nonostante gli impegni sottoscritti alla Regione
Campania, il direttore generale dell'Asl Salerno 1
Giovanni Russo a tutt'oggi non ha provveduto al
pagamento del 100% delle mensilità correnti. Pertanto
non risulta pervenuto lo stipendio relativo al mese di
ottobre e l'azienda non è in grado di provvedere al
pagamento delle mensilità. I sindacati aziendali, nel
prendere atto del mancato adempimento dell'accordo
sottoscritto in sede regionale, hanno impegnato i
responsabili provinciali, firmatari del verbale di
accordo dell'11 ottobre scorso, ad attivarsi nelle
sedi competenti per il rispetto degli impegni assunti.
Viene confermato lo stato di agitazione. 

PORTO DI NAPOLI: 400 LAVORATORI VERSO IL LICENZIAMENTO
http://www.ilmattino.it/

Metalmeccanici del porto in piazza contro il
licenziamento di 400 tute blu e attività bloccate per
molte ore. I lavoratori hanno protestato anche contro
l’utilizzo massiccio di lavoratori stranieri da parte
delle imprese portuali che contribuirebbe a diminuire
le occasioni di lavoro. Secondo i lavoratori le
imprese utilizzerebbero in particolare cittadini
comunitari di origine rumena perché manodopera a costi
più bassi rispetto a quella italiana. Su questo fronte
è stato convocato - da parte del presidente
dell’Autorità portuale Francesco Nerli - un comitato
portuale sulla sicurezza sui luoghi di lavoro nel
porto. Il rischio che si scateni una guerra fra poveri
è grande e tutti vogliono fare chiarezza al più
presto. Qualche giorno fa Camed - Cantieri
Mediterraneo, società che gestisce il bacino numero 4
dove si riparano le navi - ha inviato una
comunicazione a tutte le aziende di riparatori che
operano all’interno e all’esterno del porto per
annullare i rapporti contrattuali con le società.
Motivando così la decisione: "Per evidenti motivi
relativi alla riduzione di attività connesse
all’affondamento del bacino di carenaggio numero 5, e
alla chiusura per motivi di efficienza strutturale del
bacino di carenaggio numero 2, per tempi a tutt’oggi
ancora indeterminati sono annullati i tariffari e i
rapporti contrattuali tra le nostre società, in quanto
al momento la nostra azienda sta riprogrammando sia
l’utilizzo delle proprie risorse, sia i volumi e le
commesse su cui fondare la propria possibilità". Nella
sostanza oggi a Napoli si può prenotare fino a 30
giorni prima la riparazione delle navi. L’Antitrust
chiede che la prenotazione venga effettuata almeno sei
prima. Fra i riparatori su questo punto non c’è
accordo: c’è chi chiede di restare con la prenotazione
a 30 giorni e chi sostiene invece che l’Antitrust
abbia ragione. Ma cosa c’entrano i lavoratori? Atteso
che due bacini di fatto sono chiusi, se dovessero
cambiare i tempi di prenotazione delle riparazioni
delle navi si potrebbero bloccare i cantieri e quindi
scattare i licenziamenti. Comed ha già annullato molti
contratti. Nerli però ha rassicurato i lavoratori su
questi temi molto caldi. Di qui la cessazione della
protesta e la ripresa delle attività nel porto. 

OSPEDALE DI TORRE DEL GRCO: PROTESTANO I DIPENDENTI
http://www.ilmattino.it/

All’ospedale Maresca è il giorno delle proteste:
mentre gli infermieri del pronto soccorso si
autocosegnano per sensibilizzare la direzione dell’Asl
5 sulla necessità di potenziare l’organico, nei
reparti gli addetti alle pulizie incrociano le braccia
per il mancato pagamento degli stipendi. Clima
avvelenato, ai limiti dell’esasperazione, anche tra le
ostetriche che, per sopperire alla mancanza di
personale specializzato e coprire tutti i turni sulle
ventiquattr’ore, sono state costrette, da marzo a
oggi, ad accettare una lunga serie di straordinari per
garantire assistenza agli utenti e non far mancare la
presenza in reparto: qualcuno ha già superato le 270
ore contro il limite massimo imposto dall’azienda di
180 ore da «consumarsi» nell’arco di un anno. Ma
l’elenco dei problemi è ancora lungo e sulla scrivania
del direttore sanitario, Ugo Esposito, già impegnato a
mantenere calmi gli infermieri e il personale
ausiliario del pronto soccorso, in autocosegna da ieri
mattina, finisce anche la protesta dei radiologi,
rimasti in quattro a coprire turni sulle 24 ore. Un
numero davvero risicato per un reparto che assicura
assitenza notturna e festiva ai traumatizzati del 118
e ai pazienti provenienti dall’ospedale di
Boscotrecase che devono effettuare Tac, ecografia o
radiografie. Ma la protesta più marcata si registra in
pronto soccorso, dove venticinque persone tra
infermieri e ausiliari, da ieri mattina hanno deciso
di lavorare initerrottamente fino a quando le
condizioni fisiche lo consentiranno. 

SIELTE: LAVORATORI IN LOTTA
http://www.giornaledicalabria.it

I lavoratori della Sielte si preparano alla lotta
contro l’azienda. Le risposte date dai vertici
aziendali, nel corso di una riunione svoltasi a
Lamezia Terme per fare il punto su tutte le
problematiche del gruppo aperte in Calabria, sono
state giudicate insoddisfacenti. In particolare il
Sindacato ha posto al centro del confronto alcuni
punti: stato delle commesse per il 2008 e garanzie
occupazionali per tutti i lavoratori del Gruppo;
situazione dei Sub-Appalti con particolare riferimento
all’utilizzo di imprese non fidelizzate che operano su
tutto il territorio regionale utilizzando al nero,
senza tutela e senza diritti, anche lavoratori dello
stesso Gruppo posti da anni in Cassa Integrazione;
utilizzo dell’Istituto della Mobilità prevista dalla
legge e richiesta dalla stessa Sielte al Governo, che
consentirebbe, in Calabria, la collocazione in
pensione di oltre 40 lavoratori, aprendo cosi nuovi
spazi occupazionali a quelle maestranze che vivono da
anni in cassa integrazione sia nei cantieri produttivi
che in quelli chiusi. Al piano di assemblee già
programmato in tutti i cantieri Sielte in Calabria
sarà portata la proposta, decisa insieme a tutte le
RSU, di un pacchetto di sciopero di 24 ore da
effettuarsi entro il 31 dicembre, con una prima
giornata di 8 ore con blocco degli impianti delle
portinerie, per mercoledì 28 Novembre. 

OPERAIO EDILE IN COMA http://www.ilgiornale.it/

Un operaio di 35 anni è stato ricoverato in coma ieri
pomeriggio all’ospedale San Raffaele in seguito a un
infortunio sul lavoro. L’uomo, poco dopo le 15, stava
lavorando in un’area industriale di capannoni dismessi
di Cologno Monzese per conto della ditta edile che lo
ha assunto, una società che si occupa, tra l’altro, di
demolizioni. L'uomo è stato travolto dal crollo di
parte del tetto: in particolare una trave lo avrebbe
colpito in testa.


21 novembre 2007

INFORTUNI IN PROVINCIA DI MILANO
http://www3.varesenews.it/

Due feriti gravi questa mattina mentre erano al
lavoro. Entrambi gli infortunati lavoravano nel
Milanese. Il primo in ordine di tempo, è accaduto alle
8.50 in un capannone di Canegrate: un uomo di 50 anni
è caduto da una scala dall’altezza di circa 2 metri
all’interno di una struttura in via Forlì: intubato
sul posto dall’equipe dell’automedica, è stato
trasportato all’ospedale di Legnano; è in prognosi
riservata.
Tempo di neppure qualche minuto e un altro incidente
si è verificato a Nerviano, in via Ferrari. Erano da
poco passate le 9 che un uomo di 62 anni è rimasto
schiacciato da un bancale rovinatole addosso.
All’arrivo del 118 la paziente era
incosciente: intubato sul posto  è arrivata in
eliambulanza  al Niguarda di Milano. Anche in questo
caso la prognosi resta riservata.

SILCA: PROCESSO PER I LAVORATORI UCCISI DALL'AMIANTO
http://www.lasicilia.it/

Ha ricostruito sul pretorio il proprio calvario Grazia
Arcadipane, moglie di Salvatore Monaco, l'ex operaio
della Silca San Cataldo (Caltanisetta) deceduto in
seguito a un carcinoma causato dalle polveri di
cemento-amianto. Alla sbarra per omicidio colposo
quattro amministratori della Silca e cioè Attilio
Pilato, Beniamino Maira, Maria Carmela Pilato (figlia
di Attilio Pilato) e Giuseppe Abbate, accusati di non
aver rispettato le norme per garantire la sicurezza
degli operai che lavoravano a contatto con il
pericoloso materiale. Secondo Grazia Arcadipane,
quando lavoravano gli operai non sempre indossavano le
mascherine protettive. "Quando mio marito tornava a
casa con i vestiti di lavoro, per pulirli dovevo
raschiarli con un coltello perché lavandoli
normalmente la polvere non andava via". Sembra
addirittura che per consumare il pasto di metà
giornata i lavoratori non si recassero nemmeno in una
mensa apposita, ma si appartassero in una angolo della
zona di lavoro. Salvatore Monaco morì, dopo grandi
sofferenze, nel dicembre del 2002. Destino che alcuni
anni prima era toccato anche al padre, che svolgeva lo
stesso lavoro. Per lo stesso reato il Tribunale di
Caltanissetta, nel maggio dello scorso anno condannò i
quattro imputati per l'omicidio colposo di altri sette
dipendenti (3 anni per Attilio Pilato, 2 anni e 8 mesi
per Maira, 1 anno a Maria Pilato e Giuseppe Abbate).
Sono parecchi i casi di decesso dovuto all'inalazione
di polveri di amianto registrati tra i lavoratori
della Silca tra il 1969 e il 1992, anno in cui la
ditta venne chiusa.

FRANCIA: SCIOPERI A CATENA
http://www.laprovinciadilecco.it/

Settimo giorno di sciopero di ferrovieri e conducenti
bus e metropolitana, statali in sciopero, nessun
quotidiano nazionale in edicola, una quarantina di
università bloccate. Oggi sarà la volta dei tabaccai a
scendere in piazza contro la legge che dal primo
gennaio prossimo vieterà il fumo nei bar e nei
ristoranti, e il 29 novembre dei magistrati e degli
avvocati contro la riforma della Carta giudiziaria,
che sopprimerà circa 200 fra preture e tribunali. Ma
il presidente Sarkozy, che ha parlato in serata dopo
un silenzio per lui anomalo durato una settimana, ha
avvertito tutti: "non cederò nè farò marcia indietro
su riforme di cui la Francia ha bisogno". E ai
ferrovieri Sarkozy si rivolge con la stessa celebre
frase usata dal segretario del partito comunista
francese, Maurice Thorez, per chiudere gli scioperi
del giugno 1936: "Bisogna saper terminare una sciopero
quando è stata ottenuta soddisfazione". Intanto, sotto
il cielo grigio della capitale francese, si sono
ritrovate oggi pomeriggio tutte le anime di una
protesta varia - tenuta insieme da un no al progetto
di riforma del paese del presidente Nicolas Sarkozy -
vissuta diversamente dall'opinione francese. Se
infatti lo sciopero ad oltranza nei trasporti pubblici
per la difesa dei regimi speciali delle pensioni, che
sta esasperando i pendolari, viene giudicato ingiusto
e corporativo dalla maggior parte dei francesi, quello
nella funzione pubblica per chiedere aumenti salariali
e dire no alla soppressione di 22.000 posti di lavoro
nel 2008 ha un' immagine positiva per il 53% dei
francesi. Così i sindacati hanno dovuto piazzare alla
testa del corteo parigino - da Place d' Italie agli
Invalides - uno striscione un pò onnicomprensivo per
non scontentare nessuno: "Insieme per i salari,
l'occupazione e i servizi pubblici". Secondo il
sindacato sono stati 700.000 a scendere in piazza -
375.000 per la polizia - in gran parte impiegati
statali, e soprattutto insegnanti, che sarebbero i più
colpiti dall' annunciata soppressione dei posti di
lavoro.


22 novembre 2007

UDINE: AGITAZIONE MOTORIZZAZIONE CIVILE
http://gazzettino.quinordest.it/

Stato di agitazione alla Motorizzazione civile: il
primo passo verso lo sciopero dei lavoratori del
settore è stato decretato ieri nel corso
dell'assemblea organizzata a Udine dalla Federazione
del Pubblico Impiego della Cisl regionale. Il motivo
della protesta, che riguarda i 150 lavoratori della
Motorizzazione, tutti presenti all'incontro, riguarda
le recenti prese di posizione della Giunta Illy
sull'inquadramento del personale e le possibili
esternalizzazioni. C'è, inoltre, il timore che dal
2010, le Province, oggi competenti in materia, possano
esternalizzare a terzi la stessa gestione. Tra le
iniziative in esame, oltre allo sciopero e
l'impugnazione del provvedimento regionale, anche un
incontro, il 27 novembre, con il direttore generale
del ministero dei Trasporti. 

RINNOVO METALMECCANICI E COMMERCIO
http://www.ilmattino.it/

Si tenta la stretta finale la settimana prossima nella
trattativa per il rinnovo del contratto dei
metalmeccanici. Federmeccanica ha proposto un aumento
medio di 100 euro (66 euro sui minimi tabellari e 34
per la produttività). Ma a sostegno della vertenza
Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato altre 8 ore di
sciopero per le prime tre settimane di dicembre.
Secondo la Fiom la proposta Federmeccanica è un
trucco, non sono 100, ma 66 euro. 
A ridosso di Natale si preparano alla chiusura anche i
negozi. Filcams, Fisascat e Uiltucs a £seguito
dell’indisponibilità di Confcommercio per la ripresa
delle trattative per il rinnovo del contratto del
terziario hanno proclamato ulteriori due giornate di
sciopero". La prima giornata di stop il 21 dicembre
per chi lavora cinque giorni, e in alternativa sabato
22 dicembre, per chi lavora sei giorni a settimana.
L’altra giornata di fermo verrà indetta a livello
territoriale. Intanto, l’Istat registra un calo di
vendite a settembre dello 0,2% su base mensile e dello
0,6% su base annua.

SES: 30 ESUBERI http://www.corriereadriatico.it/

Sono 30 i lavoratori di troppo alla Ses di
Monteroberto e l’azienda non intende mettere in
discussione le previsioni al punto da fare saltare il
tavolo delle trattative avviato in Regione. E’ la
denuncia delle organizzazioni di categoria di Cgil,
Cisl e Uil che da ieri mattina hanno proclamato uno
sciopero ad oltranza. E’ dunque braccio di ferro sul
futuro dell’azienda. Appare sempre più difficile
trovare un accordo per attenuare i contraccolpi del
piano industriale. 
Lo sciopero ad oltranza, con presidio dei cancelli, è
stato proclamato da Fim, Fiom e Uilm provinciali e
dalla Rsu per sollecitare la riapertura del tavolo
delle trattative con l'azienda. Secondo i sindacati,
l’ultimo incontro con la proprietà, il 19 novembre
scorso, in Regione alla presenza dell’assessore Ugo
Ascoli, non ha avuto esito positivo. E dopo diversi
incontri per scongiurare i licenziamenti di 30
lavoratori su un totale di 90, l’azienda pur avendo
condiviso la richiesta del sindacato dell’utilizzo
della cassa integrazione straordinaria, rimane
altrettanto ferma in merito al numero degli esuberi.
Il sindacato non è disposto ad accettare che l’avvio
delle trattative sia subordinato in ogni caso
all’accettazione dei 30 licenziamenti. 

TECNOCABLE: 160 POSTI A RISCHIO
http://www.corriereadriatico.it/

Rischia di chiudere la Tecnocable srl di Fabriano. Per
scongiurare un’ipotesi del genere, da un paio di
settimane sta operando un curatore fallimentare,
nominato immediatamente dopo che la ditta era stata
ammessa al fallimento, l’8 novembre, ma la situazione
è precipitata lunedì scorso con la sospensione delle
attività produttive in attesa delle autorizzazioni
previste dalla legge per l’esercizio provvisorio delle
attività. L’esercizio provvisorio è stato concesso già
ieri (gli operai, pertanto, sono tornati regolarmente
al lavoro) e durerà un mese preciso, esattamente fino
al 21 dicembre. Il problema in generale, però, è
tutt’altro che risolto. In una situazione di questo
genere, infatti, è a rischio il posto di lavoro per i
circa 160 dipendenti complessivi della Tecnocable (al
centinaio della fabbrica fabrianese, in via Brodolini,
si aggiungono gli altri 60 dello stabilimento di None,
in provincia di Torino), tanto è vero che i sindacati
sono già mobilitati. I dipendenti della Tecnocable
chiedono maggiore chiarezza riguardo alle reali
prospettive aziendali inerenti alla salvaguardia dei
posti di lavoro e un impegno vero e significativo
delle realtà interessate atto al perseguimento
dell’attività produttiva. 

MADDALONI: OPERATORI SOCIALI SENZA STIPENDIO
http://www.ilmattino.it/

Il Comune di Maddaloni si scopre inadempiente moroso e
socialmente irresponsabile, sommerso da ingiunzioni di
pagamento. L'ente capofila dell'ambito sovracomunale
C1, per i servizi sociali ed educativi, da circa un
anno non eroga i fondi spettanti ai gestori delle
politiche di inclusione delle persone svantaggiate. Il
lavoro e la professionalità documentata di 130
operatori sociali (impegnati nell'assistenza
domiciliare disabili, domiciliare anziani,
specialistica scolastica per bambini, centri
socio-educativi per la prima infanzia, centro
antiviolenza, affido familiare ed altro) sono stati
trasformati in volontariato coatto. I dipendenti delle
cooperative di servizio sono da nove mesi senza
stipendio pur garantendo la continuità delle
prestazioni. Per il riconoscimento negato delle
professionalità e la tutela occupazionale, i
lavoratori della rete del terzo settore hanno avviato
una mobilitazione permanente con l'allestimento di
presidi presso il comune di Maddaloni. Senza
un'inversione di tendenza si profila la sospensione di
tutti i servizi sul territorio. 

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|        VOGLIAMO DOCUMENTARE L'ATTUALITA'          |
|  DELLA LOTTA  DI  CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO   |
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