Re: R: [Redditolavoro] indennità disoccupazione ai co.co.co./pro.
marinofrancica at libero.it
marinofrancica at libero.it
Sun Nov 4 21:24:42 CET 2007
Forza ragazze , dateci sotto , sono almeno tre anni che su questa lista non si svolge un dibattito interessante . Giusto per dare un contributo , mi preme dirvi che di pane ce ne tantissimo e freschissimo ; e che quindi basta unirsi , prenderlo e dividerlo ... detta così sembra na cosa religiosa , ma dicono che sia efficace materialmente ... Buon dibattito !
>From : redditolavoro-bounces at www.ecn.org
To : redditolavoro at ecn.org
Cc :
Date : Sun, 4 Nov 2007 19:02:17 +0100
Subject : Re: R: [Redditolavoro] indennità disoccupazione ai co.co.co./pro.
> Anna wrote:
> Non dico che tu da sola devi fare la Don Chisciotte, ma tu
> devi insieme a tutti noi, nelle assemblee, nei luoghi di lavoro, con gli
> amici, a fare la pizza, porre la questione non solo dell'indennità di
> disoccupazione, ma del salario sociale garantito ed uguale per tutti.
>
> ............................................
>
> Anna, te lo ricordi quando si organizzarono i banchetti per le firme a
> Milano per il reddito minimo/cittadinanza/chiamatelocomevipare ?
> Bene, illudendomi che tutti lo sentissero questo bisogno, organizzai il
> banchetto nei pressi del posto di lavoro. Pensa che passò di lì pure Farina
> a vedere come andava! Avevo pure il permesso della dirigente di mettere in
> bacheca l'invito a firmare! Le/i colleghe/i quel giorno evitarono di uscire
> pur di evitare il banchetto, perchè non volevano essere viste/i lì a
> partecipare. Raccogliemmo qualche firma di passanti, ma non ci fu la
> partecipazione dei precari che speravo. Ci rimasi così male, Anna, che te lo
> puoi immaginare! Da quel giorno ho incominciato a "gufare" contro i
> venditori di beni superflui: se siamo sempre più precari noi i vostri
> maledetti beni non li potremo comprare, maledivo. Niente autovetture, niente
> giornate nei centri commerciali, niente vacanze e divertimenti, niente
> ristoranti e cure termali. Sarà la crisi totale e si dovranno ravvedere! E
> invece che cosa è successo? Il sistema, ispirandosi a Darwin, ha inventato
> varie forme di indebitamento possibile anche per i precari. Così anche loro
> non devono rinunciare all'ultima versione di cellulare che stappa le
> orecchie dopo aver ascoltato per ore l'interlocutore. Allora io non so più
> cosa studiare per cambiare questa situazione. Ma non mi abbatto, credi.
>
>
>
>
> ---- Original Message -----
> From: "anna" <a.grav at libero.it>
> To: "'laura'" <laura.spampinato at fastwebnet.it>; <redditolavoro at ecn.org>
> Sent: Sunday, November 04, 2007 6:32 PM
> Subject: R: R: [Redditolavoro] indennità disoccupazione ai co.co.co./pro.
>
>
> Salve,
> ma la sconfitta della classe sta proprio in questo. Che la lotta è diventata
> fra individui della stessa classe . La solidarietà è finita nel cesso perché
> il pezzo di pane gettatoci dal padrone è unico e duro, e il branco è
> numeroso. Non si tratta di casta politica venduta o traditrice, ma di classe
> allo sbando. Non deve essere il sindacalista a dirci come e cosa fare
> dobbiamo imporre i nostri bisogni che sono bisogni della classe e bisogni di
> tutta la società. Non dico che tu da sola devi fare la Don Chisciotte, ma tu
> devi insieme a tutti noi, nelle assemblee, nei luoghi di lavoro, con gli
> amici, a fare la pizza, porre la questione non solo dell'indennità di
> disoccupazione, ma del salario sociale garantito ed uguale per tutti. Far
> crescere la coscienza di una verità elementare. Togliere il velo
> mistificatore che TV, e mass media ci impongono. Ed invece di seguire e
> plaudire al blog di Grillo qualunquista e mistificatore, far capire a noi e
> a gli altri che il problema non è la casta dei politici, che il problema non
> è l'indennità parlamentare, ma il problema è che al centro della politica
> devono esserci i bisogni dei lavoratori non dei cittadini elettori , ma dei
> LAVORATORI, della classe del PROLETARIATO e che la gente non è tutta uguale.
> Il lavoratore non è uguale al commerciante o al farmacista o al padroncino o
> al finanziario . Noi siamo noi e loro sono gli sfruttatori. Togliere la
> mistificazione. Noi non arriviamo a fine mese anzi alla terza settimana
> facendoci un culo della madonna e loro passano la terza settimana a pensare
> a dove andare per il week-end. Basta con la sottomissione ed incazziamoci un
> po', porca miseria. E basta con le cazzate alla Grillo
> Saluti
>
>
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: redditolavoro-bounces at www.ecn.org
> [mailto:redditolavoro-bounces at www.ecn.org] Per conto di laura
> Inviato: domenica 4 novembre 2007 18.12
> A: redditolavoro at ecn.org
> Oggetto: Re: R: [Redditolavoro] indennità disoccupazione ai co.co.co./pro.
>
> you wrote:
> Quando dico non deleghiamo , ma deleghiamoci ......
>
> ............
>
> Ma come mi delego, voi che mi ascoltate, se quando i dipendenti nel mio
> posto di lavoro fanno sciopero e io chiedo se posso partecipare i
> sindacalisti mi dicono: - tu no, non puoi, perchè sei somministrata - ? Ma
> come? Dite - e mi rivolgo ai sindacati - che combattete la precarietà e io
> che son precaria non posso scioperare insieme a voi? Non la capisco questa
> cosa, me la dovete spiegare. O forse quando dite che combattete la
> precarietà è proprio con i precari che ce l'avete? Ma se rivolgendomi a uno
> sportello pubblico è questo che mi han trovato e mi sono adattata, cosa
> dovevo fare? Non accettare e rimanere disoccupata? Ho letto i forum del
> pubblico impiego, dove si scontrano i dipendenti a tempo determinato con i
> co.co.co. e i somministrati, ritenendoli tutt'altre specie (magari fossero
> in estinzione, il fatto è che ne è strapieno il mercato!). Ormai, e di posti
> di lavoro ne ho girati tanti, ho visto cosa succede. Il rapporto di lavoro
> si mantiene mantenendo un rapporto 1 a 1 con la direzione. Negli anni 80 era
> la politica della porta sempre aperta, per cui non c'era bisogno del
> sindacato, e quelle poche aziende che l'avevano così eliminato se ne
> vantavano ..... oggi è la regola del precariato, dappertutto diffuso, nel
> pubblico e nel privato. Un veleno sottile di solitudine si è diffuso. Mai ho
> sentito dire dai tanti colleghi co.co.co. e co.co.pro. conosciuti: dai,
> vediamoci e parliamone, tutti uniti. E quando ho provato io mi han fatto
> sentire un'idiota. Siamo proprio arretrati.
> Sbaglio forse a sottoporre la questione dell'indennità di disoccupazione a
> chi non ha questo diritto, perchè la forma contrattuale del co.co.co. /pro.
> è un obbrobrio e non dovrebbe esistere proprio, ma non se ne parla di
> abolirla, anzi, cresce mostruosamente, e allora, penso, dovremmo affrontarlo
> il problema dei periodi di buco fra un contratto e l'altro, anche per la
> categoria dei lavoratori parasubordinati. Il giorno di tutti i Santi ho
> scritto a un notevole numero di deputati su questa questione, anche ex
> sindacalisti - che dovrebbero essere più sensibili - : sono curiosa di
> vedere se e cosa mi rispondono. Intanto mi farebbe piacere sentire qualche
> slogan alle prossime manifestazioni che richiami a questo diritto, ponendo
> fine all'esclusione dei parasubordinati e assoggettando anche questi redditi
> a contributi che assicurino contro la disoccupazione. Vi sembra una
> richiesta assurda? Dico a voi, co.co.co./pro.! A voi in particolare chiedo:
> che ne pensate?
>
>
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> http://www.ecn.org/mailman/listinfo/redditolavoro
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>
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