[Redditolavoro] dallo slai cobassind classe Ispettorato TA

Slai Cobas Taranto cobasta at libero.it
Thu Dec 20 07:08:29 CET 2007



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>>>stato di agitazione alll'ispettorato del lavoro di taranto
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>>>> Controlli ispettivi:  basta con i discorsi demagogici e ipocriti del
>>>> giorno dopo
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>>>> In questi giorni all'ispettorato del lavoro di Taranto, mentre 
>>>> esprimiamo
>>>> il nostro cordoglio e solidarietà ai familiari, ai compagni di lavoro
>>>> degli operai morti alla ThyssenGrupp, ci sentiamo direttamente 
>>>> coinvolti
>>>> nel grave problema degli infortuni sul lavoro e della necessità di una
>>>> effettiva azione preventiva che impedisca questa strage quotidiana di
>>>> morti di lavoratori, e sentiamo che dobbiamo far sentire la nostra 
>>>> voce.
>>>> I lavoratori della ThyssenGrupp stanno denunciando la mancanza di
>>>> ispezioni o che la azienda era avvisata prima dei controlli, o che 
>>>> alcuni
>>>> ispettori della Asl in realtà facevano i "consulenti aziendali".
>>>> Bisogna FARE UN'OPERAZIONE DI VERITÀ, sia in merito a quello che il
>>>> Ministero del Lavoro sta dicendo in questi giorni sui controlli 
>>>> ispettivi,
>>>> sia al proprio interno per una diversa assunzione di responsabilità.
>>>>
>>>> Dopo le tragiche morti di Torino, il Min. del lavoro Damiano ha 
>>>> dichiarato
>>>> più volte che ci sarà un aumento di 300 ispettori, ad incremento degli
>>>> altri 700 assunti più di un anno e mezzo fa. E la stampa subito ha dato
>>>> grande risalto a questo provvedimento come se risolvesse il problema 
>>>> della
>>>> carenza di controlli.
>>>> Ma, primo, se dobbiamo giudicare da quello che è successo con le
>>>> precedenti 700 assunzioni, le parole del Ministro hanno un triste 
>>>> sapore
>>>> di ipocrisia; il Min. Damiano non dice che la stragrande maggioranza 
>>>> dei
>>>> nuovi ispettori, per la stessa impostazione data ai concorsi, NON è
>>>> affatto andata ad aumentare il personale ispettivo adibito alla 
>>>> vigilanza
>>>> sulla sicurezza. A Taranto, per esempio, in una realtà a grande
>>>> industrializzazione e con stabilimenti come l'Ilva che ha il record
>>>> nazionale di morti e infortuni sul lavoro, l'Eni, ecc. e dove vi sono 
>>>> solo
>>>> 5 ispettori effettivi per questa vigilanza, solo 1 interviene all'Ilva,
>>>> NESSUNO degli 8 nuovi assunti è stato adibito alla vigilanza sulla
>>>> sicurezza. E mi risulta che dei famosi ulteriori 300 ispettori nessuno 
>>>> è
>>>> previsto per Taranto.
>>>> Secondo, il Ministero del Lavoro non dice che da anni, senza un 
>>>> apparente
>>>> motivo, sono state tolte all'Ispettorato del Lavoro le COMPETENZE sulla
>>>> vigilanza delle norme di sicurezza, limitandole al solo settore edile, 
>>>> e
>>>> affidandole alle Asl. Che senso ha, allora, sbandierare "300 nuovi
>>>> ispettori" se poi anche se fossero adibiti al settore tecnico, non
>>>> avrebbero, come tutti gli altri ispettori,  poteri per intervenire 
>>>> nella
>>>> stragrande maggioranza dei settori, per fare azione preventiva? A 
>>>> Taranto,
>>>> questo passaggio di competenze - in contrasto col dovere dello Stato di
>>>> esercitare direttamente l'azione di controllo sull'applicazione delle
>>>> leggi - ha significato non solo un grave ridimensionamento in termini 
>>>> di
>>>> quantità dell'azione ispettiva, colmato solo parzialmente dalle 
>>>> richieste
>>>> della Procura ma sempre ad infortunio già accaduto, ma anche un
>>>> abbassamento della qualità delle ispezioni, perché viene meno la
>>>> possibilità di una vigilanza completa che verifichi il nesso tra
>>>> infortunio e condizioni di lavoro, tra le violazioni sulle norme di
>>>> sicurezza e altre violazioni di legge (per es. il nesso con lo
>>>> straordinario, i turni di lavoro, come è successo alla Thyssen Grupp).
>>>> Terzo, l'"incremento dell'attività ispettiva", perché non resti ancora 
>>>> una
>>>> parola, dovrebbe avere come conseguenza un INCREMENTO DI MEZZI E DI 
>>>> FONDI
>>>> PER ESERCITARE EFFETTIVAMENTE TALE ATTIVITÀ. Ma la realtà è che questi
>>>> fondi invece di aumentare sono stati volutamente tagliati anche da 
>>>> questo
>>>> Governo.
>>>> Ma dobbiamo dire che nello stesso tempo accade anche il paradosso che
>>>> mentre per 10 mesi gli ispettori devono penare per le indennità di
>>>> missioni, per avere mezzi, vengono poi spesi soldi per far venire
>>>> ispettori da fuori, o a fine anno per "consumare" comunque i fondi 
>>>> residui
>>>> anche con ispezioni inutili.
>>>> Per cui si impiegano ben 4 ispettori per andare ad un negozio di cinesi
>>>> dove sta solo il titolare e la moglie e non si manda nessun ispettore
>>>> all'Ilva per controllare la sicurezza. Normalmente non si fanno visite 
>>>> di
>>>> iniziativa, mentre andiamo anche in 2/3, come sta accadendo ultimamente 
>>>> in
>>>> alcuni settori, a fare solo verifiche cartacee sui controlli fatti 
>>>> dalla
>>>> Guardia di Finanza e dall'Inps.
>>>> Infine sul fronte della "lotta al lavoro nero" e delle precarie 
>>>> condizioni
>>>> di lavoro, dello straordinario, spesso concause degli infortuni, al di 
>>>>>>>> delle parole, la realtà è che I CONTROLLI E L'AUMENTO DELLE SANZIONI 
>>>> VANNO
>>>> A COLPIRE LE PICCOLE O PICCOLISSIME AZIENDE, MA NON VANNO AFFATTO AD
>>>> INTACCARE LE GRANDI, verso cui la stessa legislazione, anche quella
>>>> recente, punta piuttosto a liberalizzare/flessibilizzare l'orario di
>>>> lavoro, la legislazione sui contratti a termine, il lavoro interinale è
>>>> rimasto, ecc.
>>>> Nello stesso tempo, sul fronte dell' aumento delle sanzioni, non si è
>>>> visto pari inasprimento delle sanzioni per le violazioni delle norme 
>>>> sulla
>>>> sicurezza. Oggi il Ministro Damiano parla di condanna a tre anni di
>>>> carcere per le aziende che sono colpevoli di gravi e reiterati 
>>>> infortuni
>>>> (pur sempre pochi per stragi come quelle della Thyssen Grupp), ma nulla 
>>>> si
>>>> dice ancora sul fatto che la maggioranza delle violazioni non sono
>>>> considerate reato, ma prevedono solo una sanzione amministrativa.
>>>> SE VOGLIAMO UN EFFETTIVO CAMBIAMENTO DELLA SITUAZIONE, PERCHE' SI PASSI
>>>> DALLE "LACRIME DA COCCODRILLO" DEL GIORNO DOPO A UN REALE AZIONE DI
>>>> VIGILANZA SULLA SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO.
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>>>> Per questo è dichiarato lo stato di agitazione e rivendichiamo
>>>> 1.un incremento reale del personale ispettivo adibito alla vigilanza 
>>>> sulla
>>>> sicurezza, realizzando anche - da parte del Ministero - corsi di
>>>> formazione dei nuovi assunti;
>>>> 2.il ritorno pieno delle competenze per le ispezioni delle norme sulla
>>>> sicurezza in tutti i settori;
>>>> 3.un pool di ispettori sia della DPL che della Asl, coordinato
>>>> dall'ispettorato del lavoro, che intervenga periodicamente a scopo
>>>> preventivo nelle grandi aziende e nei settori in cui avvengono più
>>>> infortuni e che abbia pieni poteri repressivi ma anche dipositivi;
>>>> 4.Predisporre un numero verde per le richieste d'emergenza sulla
>>>> sicurezza, che devono essere fatte immediatamente, anche se chieste da
>>>> delegati e/o lavoratori;
>>>> 5.un adeguato aumento dei fondi e dei mezzi per svolgere l'attività
>>>> ispettiva;
>>>> 6.la qualificazione come reati delle principali violazioni alle norme 
>>>> di
>>>> sicurezza;
>>>> 7.porre al primo posto la vigilanza di iniziativa.
>>>>
>>>> margherita calderazzi
>>>> ispettrice del lavoro taranto
>>>> dello slai cobas per il sindacato di classe taranto
>>>> 347-5301704
>>>> cobasta at libero.it
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