[Redditolavoro] OPERAI FIAT POMIGLIANO E MODENA AGG. 12 DIC.2007...

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 OPERAI FIAT POMIGLIANO E MODENA 12 DICEMBRE 2007...
da falce @ 2007-12-13 - 00:12:31

AGGIORNAMENTO 12 DICEMBRE 2007 FIAT: L'INTERO REPARTO VERNICIATUTA DELLA FIAT NEW-HOLLAND MODENA MANDATI A CASA "IN LIBERTA'" PER MANCANZA RIFORNIMENTI SENZA NESSUNA COMUNICAZIONE ALLA RSU INTERNA...

Anno IX Numero 317

data: 9 DICEMBRE 2007
1. APPUNTI PER UN VIAGGIO 2. LA SICUREZZA?
3.SOLIDARIETA' OPERAIA 4.OPERAI ALFA
5. MONTEZEMOLO 6. TEATRO ALLA SCALA: I PADRONI DI DIVERTONO
7. SAVE THE CHILDREN 8.AUMENTO DEI PREZZI
9. DISINTEGRATI 10. IRAQ
11. KABUL COME BAGHDAD 12.PAESI BASCHI

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OPERAI ALFA

Volantino distribuito all'Alfa di Pomigliano

MARCHIONNE MANDA GLI OPERAI DELL’ALFA IN PURGATORIO

Il piano di Marchionne è chiaro!

Ha visto che non volevamo il sabato lavorativo e ha cominciato a martellarci. Prima ci ha tolto la 149. Poi ha cominciato a colpire gli operai combattivi, con i provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento di Mimmo Mignano.

Ora ci chiude la fabbrica. E fa anche sembrare la cosa buona: ci dice che paga tutto la FIAT, che ci saranno investimenti per 120 milioni di euro di cui 50 per la “pesante formazione” del personale (visto che per lui, evidentemente, siamo tutti incapaci).

E’ tutto positivo come si sono affrettati a dire anche UILM e FIM che hanno già dimenticato l’accordo sul TMC2 che ci doveva portare più occupazione e il rilancio produttivo? Si sono chiesti che fine hanno fatto quelle promesse?

L’unica realtà oggi è che la fabbrica chiude!

Non ci sono grandi commesse e Marchionne se lo può permettere. Tra due mesi ci dirà che i problemi non sono ancora risolti e ci farà fare cassa integrazione. Già adesso ci fa sapere che per ristrutturare gli impianti ci vogliono diciotto mesi e non due. Perché allora chiudere gli impianti per due mesi? Per renderci più ricattabili? per evitare opposizioni all’interno mentre ristrutturano? Semmai dopo, ci dirà ancora che non tutti hanno superato il corso di qualificazione, che non hanno le qualità professionali che servono e che i 7500 dipendenti di Pomigliano sono troppi.

Fuori i vecchi, i “condizionati”, i “sovversivi”. Chi rimarrà dovrà produrre 300.000 vetture l’anno. Dopo il purgatorio, miseria e disoccupazione per gli “esuberi” e lacrime e sangue per chi resterà.

E’ una storia già conosciuta. La FIAT ha fatto la stessa cosa a Cassino.

Ci stiamo zitti? Accettiamo le promesse di Marchionne?

Ieri ha mandato i poliziotti contro gli operai che protestavano ai cancelli contro la chiusura. E’ questa la sua democrazia? Bella faccia e pugno duro?

I padroni ci vogliono piegati. La loro vita di privilegio si basa sul lavoro non pagato degli operai. Più noi produciamo, più peggiorano le nostre condizioni di vita e di lavoro, più i padroni stanno meglio.

Non facciamoci piegare.

No alla chiusura dello stabilimento!

No alle false promesse!

No alla repressione del “democratico” Marchionne!

Associazione per la Liberazione degli Operai

Sez. di Napoli fip 05/12/07 Per contatti scrivere: Via Falck, 44 20099 Sesto San Giovanni (MI)

http://www.asloperaicontro.org http://www.operaicontro.it

info at operaicontro.it -Via Falck, 44 CAP 20099 Sesto San Giovanni (MI)


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