[Redditolavoro] Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta 05-11/12/07

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Tue Dec 11 21:00:27 CET 2007


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* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
05-11/12/07 *
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SOMMARIO: Bertone, Cirio, Lavoro notturno, Caffarel,
Contratti, Indagini alla Thyssen, Gaiero, Ferrari,
Morte in ferrovia, Funerali a Torino, Bancari, NOva,
Solvay, Centro Riciclo Monselice, Pometon, Pagnossin

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05/12/2007

BERTONE: LAVORATORI IN PRESIDIO
http://www.ilmanifesto.it/

I lavoratori della Bertone hanno deciso di effettuare
un presidio permanente di fronte allo stabilimento
torinese di Grugliasco. L'iniziativa, decisa ieri in
assemblea, è solo l'ultimo atto di una crisi a cui
ancora non è stata trovata una soluzione. In una
lettera inviata alla proprietà, i lavoratori chiedono
che l'azienda ricorra all'amministrazione
straordinaria per evitare il fallimento. L'azienda si
è impegnata a presentare un piano industriale il 14
dicembre.

CIRIO: FABBRICA PRESIDIATA http://www.ilmanifesto.it/

Conserve Italia aveva preso ciò che restava di Cirio
dopo il crack di Cragnotti. Ora sta trattando la
vendita dello stabilimento di Caivano (Napoli), con
circa 300 dipendenti tra fissi e stagionali, in
violazione di accordi precedentemente sottoscritti. Il
piano industriale in discussione da un anno riguarda
però 9 stabilimenti e 3.000 lavoratori, anche se lo
stabilimento del napoletano ha una sua rilevanza
storica per il marchio.

IL RISCHIO DEL LAVORO NOTTURNO
http://miaeconomia.leonardo.it/

Secondo l’istituto di ricerca Iarc, legato
all’organizzazione mondiale della sanità, lavorare di
notte aumenta in modo sensibile la possibilità che il
lavoratore possa essere colpito da patologie tumorali.
Il lavoro notturno? Da oggi è classificato come
probabilmente cancerogeno. E’ questa la sentenza
dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha
sviluppato uno studio attraverso il suo Centro
internazionale di ricerca sul cancro Iarc, con sede a
Lione, in Francia. 
L'agenzia specifica che si riferisce in particolare al
lavoro notturno che si alterna in modo irregolare con
quello diurno, o ancora su una settimana di notte
seguita da un fine settimana di riposo in famiglia,
tutti fattori che creano disturbi all’orologio
biologico. Inoltre, dice lo studio, il lavoro notturno
su un lungo periodo aumenterebbe d’altra parte il
rischio di cancro al seno a una categoria come quella
delle infermiere e delle hostess delle compagnie aeree
a livelli nettamente più alta per chi ricopre le
stesse funzioni ma di giorno. In questo senso si
ricorda come questi studi siano coerenti con altri
lavori fatti in passato su animali, che dimostrano
come l’utilizzo constante di luce artificiale o il
cronico sbilanciamento dei ritmi orari possono
favorire il sorgere di tumori. Secondo gli scienziati
dell'Iarc, il lavoro notturno disturba l'orologio
interno dell'organismo, con conseguenti effetti
cancerogeni, in questo caso si parla di ritmi
circadiani, che regolano il nostro organismo proprio
sulla base dell’alternanza giorno/notte. Ad esempio,
la luce interrompe la produzione di un ormone, la
melatonina, normalmente prodotta dal nostro corpo
durante la notte, in assenza di luce. Ma da svegli,
con le luci accese per lavorare, la produzione di
melatonina crolla, favorendo l’insorgere dei tumori,
mentre l’alterazione dei ritmi alternati tra veglia e
sonno potrebbe portare a un risveglio di geni
implicati allo sviluppo del cancro. 

CAFFAREL: RIASSORBITI GLI ESUBERI
http://www.ecodelchisone.it/

Venerdì 30 novembre ha lasciato la Caffarel la prima
tranche di undici dipendenti, in maggioranza donne,
che hanno aderito volontariamente al Piano di mobilità
proposto dall’azienda. Entro il mese di giugno 2008,
secondo le previsioni, saranno concluse tutte le altre
uscite preventivate. Sono le prime fasi del Piano di
"riassorbimento" dei dipendenti dello stabilimento
lusernese, per via degli esuberi conseguenti la
decisione di concentrare i "magazzini prodotto finito"
di Lindt Italia e Caffarel a Magenta, per migliorare
il servizio e ridurre i costi. Dei 37 dipendenti
precedentemente in carico, 13 rimarranno per far
fronte alle attività di allestimento ordini export e
personalizzati, che continueranno ad essere espletate
dal magazzino di Luserna S.G. Il problema si è posto
per tutti gli altri. Sul piatto della bilancia due
soluzioni da valutare: non assumere per qualche anno
stagionali e assorbire i lavoratori in esubero, oppure
liberare dei posti all’interno dell’azienda.
Stagionali che, dopo lo stop nel 2005, dallo scorso
anno sono stati nuovamente inseriti in azienda,
raggiungendo in questo periodo quota quaranta. Dati i
presupposti, la scelta è stata quasi automatica: si è
optato per la mobilità finalizzata al raggiungimento
dei requisiti per il pensionamento con la condizione
che l’adesione fosse frutto di una scelta volontaria
dei lavoratori. L’azienda, da parte sua, garantisce
quanto essi riceverebbero normalmente dalla pensione.
La proposta ha avuto un buon riscontro soprattutto tra
le lavoratrici, che rappresentano l’80 per cento del
personale della Caffarel. Come primo risultato la
Caffarel ha prorogato a trentacinque stagionali il
contratto scaduto il 30 novembre. 


07 dicembre 2007

CONTRATTI APERTI
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/

La vertenza dei bancari si è appena chiusa, ma sono
oltre sei milioni i lavoratori in attesa di rinnovo
del contratto. Sabato notte è stato raggiunto
l'accordo tra l'Abi e le organizzazioni sindacali di
categoria per 340 mila lavoratori del settore bancario
e giovedì scorso è stato firmato il rinnovo per i
lavoratori chimici, oltre 215 mila dipendenti di 1700
imprese del settore. Ma sono molte le trattative
ancora aperte. Ecco i contratti in discussione:
- STATALI: i contratti sono scaduti nel 2005. I
sindacati hanno chiesto un aumento medio di 101 euro
ma l'accordo è stato raggiunto solo per i ministeriali
(250 mila lavoratori), parastatali (60 mila) e scuola
(circa 1 milione). Mancano ancora gli accordi per enti
locali, sanità, agenzie fiscali.
- METALMECCANICI: fumata nera dopo la tornata di
incontri, tenutasi in settimana, tra Fim-Fiom-Uilm e
Federmeccanica e Assistal, in coincidenza della quale
sono riprese le iniziative di lotta dei sindacati. La
protesta è stata indetta in attuazione delle 8 ore di
sciopero proclamate per le prime tre settimane di
dicembre. Il contratto riguarda oltre 1,5 milioni di
lavoratori ed è scaduto il 30 giugno. I sindacati
chiedono un aumento di 117 euro medie oltre a 30 euro
per i lavoratori che non fanno contrattazione
integrativa. Federmeccanica propone un aumento di 100
euro. Per il 12 dicembre è previsto un nuovo 'round'.
- COMMERCIO: il contratto di quasi due milioni di
lavoratori è scaduto a fine 2006. I sindacati chiedono
aumenti di 78 euro per 14 mensilità. La categoria ha
proclamato due giornate di sciopero per il 21 e 22
dicembre e hanno chiesto ai consumatori di sospendere
in quei giorni i regali di Natale.
- FERROVIE: sono 120 mila i lavoratori che attendono
il rinnovo del contratto scaduto a fine 2006. La
richiesta di aumento è di 115 euro in media.
- GIORNALISTI: il contratto è scaduto il 28 febbraio
del 2005 e la trattativa non è mai ripresa a causa di
alcuni nodi normativi come quello sulla disciplina del
lavoro precario e del lavoro autonomo.
- SERVIZI DI PULIZIA: il contratto è scaduto da oltre
due anni e riguarda circa 400 mila lavoratori, per la
maggioranza donne. 


08 dicembre 2007

INCENDIO ACCIAIERIA THYSSEN: PRIMI INDAGATI PER
DISASTRO COLPOSO http://www.repubblica.it/

Nomi non ne vengono fatti, ma ci sarebbero almeno due
iscrizioni nel registro degli indagati dalla Procura
di Torino per l'incendio allo stabilimento siderurgico
Thyssen Krupp, multinazionale tedesca in fase di
smantellamento e trasferimento a Terni. L'inchiesta e'
condotta dai pm Laura Longo e Francesca Traverso e
coordinata dal procuratore aggiunto Raffaele
Guariniello. Tra le accuse: omicidio colposo, disastro
colposo e lesioni colpose in relazione all'incidente
che ha provocato la morte di quattro operai e
gravissime ustioni ad altri tre in queste ore tra la
vita e la morte. Le indagini della magistratura
puntano a individuare eventuali responsabilita' penali
e civili. Sulla vicenda viene mantenuto il massimo
riserbo. L'obiettivo e' chiarire le motivazioni del
disastro.


09 dicembre 2007

THYSSEN: 4 I MORTI http://www.ilmanifesto.it/

Di fronte all'ingresso dell'acciaieria il capannello
di persone che osserva i mazzi di fiori lasciati per
tributare il personale saluto alle vittime di queste
morti assurde e orribili viene come risvegliato dal
suono di alcuni clacson. Si presenta nel modo più
fragoroso una ventina di motociclisti: quando i primi
scendono dai loro bolidi cromati depositano un mazzo
sormontato dal messaggio "con rispetto, i bikers", poi
un minuto di silenzio fino all'applauso liberatorio.
Il loro capo abbraccia due lavoratori della
ThyssenKrupp e raccomanda di salutare Toni, ossia
Antonio Boccuzzi, l'operaio che ha cercato
disperatamente di strappare alle fiamme Antonio
Schiavone, di 36 anni, Roberto Scola, di 32, Angelo
Laurino di 43 e il 26enne Bruno Santino.
Le tute dei motociclisti sono completamente ricoperte
di stemmi e motti: una ragazza sembra accarezzare con
lo sguardo quello che in effetti è particolarmente
adatto all'occasione, perché recita "meglio morire con
toppe da valorosi piuttosto che vivere ben vestiti da
vigliacchi". 
Il primario dell'ospedale Maria Vittoria ha lasciato
intendere che per Giuseppe De Masi non c'è più nulla
da fare. Sempre critiche, al centro grandi ustionati
di Genova, le condizioni di Rosario Rodinò, il
lavoratore che si era visto cambiare il proprio turno
poche ore prima del tragico incendio. Grave anche
Rocco Marzo, ricoverato alle Molinette, il più esperto
dei feriti con i suoi 54 anni, tanto che tra poche
settimane sarebbe andato in pensione. 
Nel frattempo è arrivato Antonio Boccuzzi, che
abbraccia tutti coloro che si avvicinano a lui,
"scusate ma ho bisogno del contatto fisico: di notte
mi sveglio spesso, mia moglie mi chiede perché e io
non posso che rispondere che ho negli occhi quelle
scene drammatiche e l'inferno intorno ai miei amici" e
le parole lasciano ancora una volta spazio alle
lacrime. Lucido il racconto di uno dei lavoratori
della squadra d'emergenza di turno alla ThyssenKrupp
la notte della tragedia, che preferisce restare
nell'anonimato specificando di non aver ancora reso
testimonianza al procuratore Raffaele Guariniello.
"Quando ho visto svilupparsi il piccolo incendio (che
purtroppo è la regola per questo tipo di lavorazioni)
sono sceso immediatamente da quella specie di pulpito
che ospita la nostra postazione, ma purtroppo i tre
estintori presenti sulla linea 5 non funzionavano: due
erano scarichi e dal terzo è uscita una piccola
quantità di CO2. Il telefono d'emergenza era fuori
uso, così ho risalito le scale schiacciando i pulsanti
del comando che in automatico ha messo in movimento
gli enormi bomboloni di riserva. Ne è scaturito un
gran fumo ed è stato praticamente tolto ossigeno al
fuoco". Un sistema di sicurezza aggiunto a seguito
dell'incendio che nel marzo 2002 aveva investito una
parte più ampia dello stabilimento senza
fortunatamente causare feriti, ma che comunque è
entrato in funzione troppo tardi a causa del
malfunzionamento degli estintori. I sindacati, viste
le richieste di lavoratori e consigli di fabbrica,
istituiranno un conto corrente per raccogliere fondi a
sostegno di chi è stato depredato dell'amore ma anche
del reddito, e continuano a chiedere che lo
stabilimento non riprenda a lavorare, sollecitando una
campagna per una vera sicurezza nell'industria.


10 dicembre 2007

GAIERO: ACCORDO PER LA CIG http://www.ilpiccolo.net/

Oggi saranno definiti, presso gli uffici della
Regione, gli ultimi particolari dell’accordo per i
lavoratori della Gaiero (prodotti siderurgici) di
Casale Monferrato. L’intesa (raggiunta al termine di
un confronto fra azienda e sindacati avvenuto
all’Unione industriale di Alessandria) prevede
l’abbandono della richiesta della mobilità e il
ricorso alla cassa integrazione a rotazione. La Gaiero
è pronta ad anticipare a tutti i lavoratori
l’indennità. 
La situazione era precipitata un paio di settimane fa,
quando i sindacati confederali di categoria hanno
ricevuto dall’azienda la comunicazione per l’apertura
di una mobilità per trenta lavoratori. 

FERRARI: PICCHETTI A MARANELLO http://www.corriere.it/
 
Domani picchetto alla Ferrari di Maranello. Intorno
alla fabbrica si svolgerà una manifestazione con tanto
di corteo e comizio finale di un dirigente nazionale
della Fiom. L’iniziativa è stata organizzata nel
quadro della vertenza per il rinnovo del contratto dei
metalmeccanici, che vedrà domani lo sciopero di 8 ore
in tutta la provincia di Modena. Un’area dove il tasso
di sindacalizzazione è tra i più alti d’Italia nel
settore, con qualche eccezione. Una di queste è
proprio la Ferrari, dove su circa 2.500 dipendenti i
sindacalizzati sono meno di un migliaio, quasi nessuno
tra i 4-500 lavoratori della formula 1. E allora ecco
che si ricorrerà al picchetto: alla Ferrari ci sono
molti lavoratori giovani che vengono dal Sud, che sono
sradicati e facilmente ricattabili dall’azienda. Si
cercherà di spiegare loro perché è giusto scioperare
per il contratto. 

MORTI BIANCHE: OPERAIO MUORE TRAVOLTO DA TRENO
http://www.repubblica.it/

Un operaio dipendente delle Ferrovie dello Stato di 26
anni, Harold Anthony Fortithe e' morto dopo essere
stato travolto da un treno questa notte mentre
lavorava per la manutenzione della linea nei pressi
della stazione di Torricola, alle porte della
capitale. L'operaio che e' era intervenuto per un
guasto quando, per cause ancora da chiarire, e' stato
investito dal treno Napoli-Roma.

INCENDIO ACCIAIERIA: 20.000 IN CORTEO SINDACATI
FISCHIATI http://www.repubblica.it/

Oltre 20 mila persone, secondo i sindacati, hanno
preso parte oggi a Torino alla manifestazione in
ricordo delle vittime dello stabilimento torinese
della Thyssenkrupp. Un corteo dominato dal dolore,
senza slogan, ne' musiche. A tratti applausi della
gente stipata lungo il percorso e poi fischi e
contestazioni proprio verso i sindacalisti che hanno
parlato in piazza Castello, davanti alla prefettura,
dove e' arrivato il serpentone umano. Quando l'unico
sopravissuto alla strage, l'operaio Antonio Boccuzzi,
ha chiesto "due minuti di silenzio, per i morti e per
i feriti della ThyssenKrupp e per tutte le vittime di
incidenti sul lavoro", la piazza ha risposto con
quello che e' stato definito subito dopo "il silenzio
del dolore", "il silenzio piu' fragoroso di un urlo".

SANITA': SCIOPERO ANESTESISTI, ADESIONE DELL' 87,5%
http://www.repubblica.it/

Molto alta l'adesione allo sciopero degli Anestesisti
Rianimatori Italiani. E' quanto rileva Vincenzo
Carpino, Presidente dell'Associazione Anestesisti
Rianimatori Ospedalieri Italiani (AAROI). In tutta
Italia - fa sapere Carpino - come dimostrano i dati
pervenuti dagli ospedali sulla chiusura delle sale
operatorie, l'adesione e' stata dell'87,5% con le
punte massime nelle Marche con il 100% e in Campania
con il 95%. Non si e' scioperato in Calabria dove
l'astensione dal lavoro era stata revocata per i fatti
di Vibo Valentia'.


11 dicembre 2007

CONTRATTO BANCARI http://miaeconomia.leonardo.it/

E' arrivato il via libera al rinnovo del contratto di
lavoro per i bancari. E' di quasi 280 euro al mese
l'aumento medio che i bancari potranno ottenere a
regime dopo il rinnovo del contratto di categoria, una
notizia che riguarda circa 330mila persone che
lavorano negli istituti di credito. La prima notizia
di rilievo, in verità, è che il rinnovo viene
considerato valido per una durata di tre anni e quindi
andrà a coprire l’arco di tempo per il periodo
2008-2010 e subentra al precedente contratto che era
ormai scaduto dal lontano dicembre 2005. Un dipendente
della terza area professionale di quarto livello godrà
di un aumento di 156,78 euro a partire dal primo
dicembre 2008, di ulteriori 81,89 dal primo dicembre
2009 e di altri 40,96 euro dal dicembre 2010, per un
totale di 279,63 euro. Alla cifra devono essere
aggiunti anche quasi 1.600 euro che verranno erogati
nella prima mensilità del 2008 a compensazione degli
arretrati per il biennio 2006-2007. Altra novità
riguarda la contrattazione di secondo livello, ovvero
quello che si fa in azienda e che affianca e migliora
per il dipendente di quella società quanto previsto
dal contratto nazionale di lavoro. Secondo quanto reso
noto, nel settore bancario è stata introdotta la
possibilità di contrattazione a livello di gruppo in
sostituzione di quello aziendale; inoltre verranno
realizzate iniziative per la valorizzazione delle
risorse femminili e piani formativi anche avvalendosi
dei finanziamenti previsti dalla legge. Infine va
sottolineato che è stata introdotta l’assistenza
sanitaria di lungo periodo per malati non
autosufficienti (Long term care). 

NOVA http://www.denaro.it/
 
La situazione dell’industria serica Nova della
frazione Briano di Caserta è stata esaminata nel corso
di un incontro svoltosi ieri presso la sala Giunta del
Comune, tra il sindaco, Nicodemo Petteruti, e una
rappresentanza di sindacalisti e lavoratori
dell’azienda. Nel corso di un esame della situazione
occupazionale i sindacati hanno ripercorso la recente
storia delle industrie seriche, manifestando il timore
che, malgrado le prospettive di mercato favorevoli, si
vada verso il progressivo smantellamento del sistema
tessile casertano, anche in prospettiva della
riconversione edilizia degli opifici. 
  
SOLVAY CHIIUDE MEZZA FABBRICA
http://gazzettino.quinordest.it/
 
Solvay Fluor Italia ha confermato ieri, al ministero
per lo Sviluppo economico, la decisione di chiudere
metà fabbrica, per problemi di mercato mondiale. Ha
assicurato che intende tenere aperto e sviluppare
l'impianto per l'acido fluoridrico (materia di base
per molte plastiche): dei 156 lavoratori ne serviranno
58. Del destino degli altri ne discuteranno
prossimamente azienda e sindacati. I lavoratori domani
saranno a Roma per una manifestazione, davanti alla
sede del ministero dell'Ambiente, proprio per fare
pressione sulla commissione Via.
 
CENTRO RICICLO MONSELICE: ARRIVANO GLI STIPENDI
http://gazzettino.quinordest.it/

Ieri dopo una lunga trattativa tra le organizzazioni
dei rappresentanti del Centro riciclo di Monselice, il
presidente del consorzio Medina Kemal Ajad e le
organizzazioni sindacali, è stato raggiunto un accordo
per la liquidazione delle spettanze dei lavoratori del
consorzio a casa dal lavoro dal 18 settembre. La lunga
vertenza si chiude con alcuni compromessi. Troppi i
problemi che sottendono ad una vicenda che prende
avvio con la decisione di Samuel Piazza,
amministratore delegato del Centro riciclo, di
rescindere il contratto con il consorzio Medina per
irregolarità nei versamenti agli enti previdenziali ed
assistenziali. Dopo una mattinata di trattative, ieri
si è raggiunto l'accordo. I 120 mila euro sono stati
liquidati dalla proprietà dell'impianto di via Umbria:
35 saranno impiegati per gli oneri previdenziali dei
lavoratori; 85 mila euro verranno spalmati tra i
lavoratori stessi. Sempre oggi alle 14 comincerà per i
sindacalisti la trattativa legata all'apertura della
procedura di messa in mobilità dei lavoratori. Anche
in questo caso la lista dei dipendenti che il
consorzio Medina sostiene che erano 180 e non 90 i
lavoratori iscritti al libro paga per lo svolgimento
dell'attività di separazione dei rifiuti, plastica,
vetro e lattine, al centro riciclo. Un'altra giornata
di faticosa attende i rappresentati del sindacato.

POMETON: CIG http://gazzettino.quinordest.it/
 
Sì all'accordo ma solo se la cassa integrazione sarà
ripartita tra tutti e a turni più stretti. Ieri, in un
clima di grande preoccupazione per il futuro di decine
di famiglie, di cui molte monoreddito, l'assemblea
generale dei lavoratori Pometon, la grossa fabbrica
metallurgica di Maerne con oltre 200 dipendenti, a
larga maggioranza ha dato mandato alle organizzazioni
sindacali e alla Rsu interna di portare avanti la
trattativa sulla base dell'ipotesi di accordo
prospettata dalla direzione, ma con alcune modifiche
ritenute irrinunciabili. L'azienda, avendo ceduto il
ramo delle graniglie in carbonio di cui cesserà la
produzione da gennaio con relativo smantellamento
degli impianti, si trova un temporaneo surplus di
personale (operai e impiegati) fintantoché - ha
garantito - non saranno operativi i nuovi forni per le
polveri, il settore su cui intende investire.
L'accordo prevede la richiesta della cassa
integrazione per un massimo di 43 unità per la durata
di 12 mesi (prorogabili a 24), il grosso delle quali
da subito, ma senza esuberi finali. Vi è infatti
l'impegno di far rientrare tutti i lavoratori: entro
aprile 2008 la ditta assicura almeno 20 rientri
definitivi, e da febbraio l'inizio dei corsi di
riqualificazione per i primi operai che rientreranno.
Corsi per i quali i lavoratori saranno pagati al
100\%, e riceveranno poi dall'azienda una integrazione
salariale per contenere il gap tra "cassa" e stipendio
di 200 euro, anche se i sindacati sperano di strappare
qualcosa in più. La rotazione è il punto dirimente
della questione, il banco di prova dell'effettiva
volontà di rilancio da parte dell'azienda.
 
PAGNOSSIN: 20 IN MOBILITA' 
http://gazzettino.quinordest.it/
 
La Pagnossin è in procinto di avviare la procedura di
mobilità per venti dei 92 dipendenti ancora rimasti in
forza. Ieri si è tenuto in Provincia l'ennesimo
vertice sulla storica manifattura di ceramiche, ormai
in crisi da lungo tempo e dichiarata in liquidazione
la scorsa estate. A coloro che accetteranno di entrare
in mobilità (di durata variabile in base all'anzianità
anagrafica), verrà riconosciuto un incentivo
all'esodo. La produzione ormai ferma da svariati,
anche il magazzino (che finora aveva continuato a
funzionare seppur a ritmo ridotto) sembra avere i
giorni contati: da quanto hanno comunicato i
responsabili della società si andrà avanti fino a fine
anno, per poi sospendere definitivamente anche questa
attività. Mentre, nel frattempo, si continua a battere
la strada per ottenere dal ministero un ulteriore
periodo di cassa integrazione straordinaria, i
sindacati hanno convocato giovedì mattina una nuova
assemblea per illustrare lo stato dell'arte ai
dipendenti.

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