[Redditolavoro] ThyssenKrupp la regola senza l'eccezione

vittoria huambos at virgilio.it
Fri Dec 7 10:55:30 CET 2007


1300 1400 morti sul lavoro in Italia, secondo i dati ufficiali; i dati si
riferiscono al triennio 2003 2005, tanto che anche a questo "fenomeno" hanno
dovuto dedicare una giornata;  altri 300 morti dovute a malattie
professionali.l'ILO fa una stima di oltre 13 mila morti l'anno per
esposizione a sostanze chimiche.
Questi i dati ufficiali, cioè le morti e gli infortuni contabilizzati, poi
c'è il sommerso.

Ultimamente i media, i politici i sindacalisti, fanno un gran parlare di
questo "fenomeno" in termini scandalizzati persino, io mi sono pure stancata
di ripetere che sono sepolcri imbiancati: eppure quello sono!
Visto che le morti e gli infortuni sono connaturati
al lavoro salariato e loro gestiscono o cogestiscono lo sfruttamento del
lavoro salariato, resta difficile capire di cosa si scandalizzano.

Alle parole rituali i fatti non  seguono:  e come potrebbero?non possono
abolire lo
sfruttamento, e così la catena dei morti si perpetua di giorno in giorno.

Ogni tanto avviene il "fenomeno" clamoroso per l'entità numerica , non solo
in Italia: minatori
che restano sepolti in Cina, piattaforme petrolifere che si affondano....e
il
6/12/20007 il rogo in quel di Torino dove si parla di due morti, per ora,  e
4 ustionati
gravi: sei arsi vivi:
LA REGOLA SENZA  L'ECCEZIONE

La regola senza l'eccezione perché i lavoratori erano in turno da 12 ore;
 la regola senza l'eccezione perché gli impianti erano obsoleti;
 la regola senza l'eccezione perché la fabbrica era in via di
dismissione;
 la regola senza l'eccezione perché gli idrati e i mezzi antincendio non 
funzionavano;
 la regola senza l'eccezione perché lì si lavorava, o meglio come si diceva 
una volta,lì si
buttava il sangue.
La regola senza l'eccezione perché della storica Krupp si tratta, la Krupp
degli armamenti al Reich, Thyssen ha appena il 3% del gruppo..
La regola senza l'eccezione perché la chiusura della ThyssenKrupp di
Torino, annunciata nel gennaio scorso doveva avvenire il più presto
possibile: la produzione doveva migrare verso lidi più convenienti::
Brasile, Cina.
La regola senza l'eccezione perché la produzione tradizionale dell'acciaio
in Italia è destinata alla chiusura, presto toccherà anche a Terni.

Tutte queste regole senza eccezioni hanno fatto traboccare l'olio e
condannato al rogo gli operai: che trabocchi la rabbia dei lavoratori e che
si assista a roghi di rivolta.

Ora per un po' di giorni i media continueranno a parlare di
questo"infortunio" di questa regola che non è eccezione, e di sicuro i
sindacati
si uniformeranno a quello che ha detto Angeletti
all'Assenblea nazionale sulla sicurezza del gennaio 2007 in merito a questa
regola: "occorre una regia
sui temi  della politica della sicurezza e della salute sul lavoro", occorre
incrementare gli "enti bilaterali"" per un controllo più mirato sul
territorio", "già ci sono enti bilaterali fra sindacati ed imprese, ce ne
vogliono ancora molti altri".

E via, che una vita che fate i registi!!!

I registi di tragedie che vanno in scena tutti i giorni.
vittoria
L'avamposto degli Incompatibili
www.controappaunto.org



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