[Redditolavoro] Alfa Romeo: presidio al Pirellone e diffida dello Slai Cobas

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Thu Dec 6 16:38:12 CET 2007


Alfa Romeo di Arese

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 “IN ARRIVO NUOVI PROGETTI”
.
	
STANNO LAVORANDO PER NOI .......

Oggi al Pirellone summit delle istituzioni su Arese.
Presidio dei cassintegrati e diffida dello Slai Cobas
 
Questa  mattina una delegazione di oltre un centinaio di cassintegrati dell’Alfa Romeo di Arese ha organizzato un presidio in via Fabio Filzi davanti al Pirellone, ove si è svolta una riunione del Collegio di Vigilanza sull’Accordo di programma per  la reindustrializzazione dell’area Fiat-Alfa Romeo di Arese.
Lo Slai Cobas e i cassintegrati hanno incontrato una rappresentanza del Collegio di Vigilanza, alla quale hanno consegnato il documento qui sotto allegato.
Dopo 5 anni di Cigs a 500 euro al mese, i cassintegrati dell’Alfa Romeo di Arese gridano giustizia!!
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Sull’Alfa Romeo di Arese, sia che si definisca EX  o NON,continuano a riversarsi progetti e speculazioni che vedono uniti -anche se con interessi diversi- la Fiat, gli ulteriori proprietari (ABP –ESTATE SEI) e di Cconverso le varie istituzioni responsabili di accordi e obbligazioni mai attuate e mai fatte rispettare.

In questo scenario a cielo aperto, e su cui la magistratura è entrata parzialmente nel merito, tutto rimane momentaneamente nascosto sotto la cenere, sia a danno dei lavoratori sottoposti a continue ingiustizie sia a danno di un impianto produttivo che continua a registrare continue dismissioni.

Chi invece rimane indisturbata è la proprietà, sia venditrice che acquirente, la quale in assenza di qualsiasi censura continua a fare i propri porci comodi e sta solo pensando a come conciliare i propri interessi fregandosene degli obblighi industriali/occupazionali.

Intanto dalle istituzioni, che nulla hanno fatto per far rispettare  quanto già concordato negli scorsi anni,  si avanzano nuovi progetti mirati più ad expo 2015 che a progetti seri di rioccupazione dei lavoratori in Cigs.
IN ATTESA che qualcuno decida di far rispettare le leggi e gli accordi, nel mentre voi istituzioni continuate solo a parlare,  vi ricordiamo che lo Slai Cobas, in qualità di sindacato, e  i cassintegrati dell’Alfa Romeo di Arese pur se pagati con una misera integrazione salariale di 500 euro al mese, non si arrendono e  continuano a rivendicare il  diritto al posto di lavoro nel sito Alfa Romeo di Arese, oltre al rispetto di tutti gli accordi e obbligazioni sull’area.

E’ ORA CHE LE ISTITUZIONI BATTANO UN COLPO

BASTA SPECULAZIONI
BASTA PAROLE
LAVORO AD ARESE

Arese  06.12.2007

SLAI COBAS ALFA ROMEO

SLAI  COBAS
Sindacato  dei  lavoratori  autorganizzati  intercategoriale
Sede legale: via Masseria Crispi 4   80038 Pomigliano D'Arco  NA / Tel. 081 8037023
Sede  nazionale:  Viale Liguria, 49  20143 Milano  /  Tel.  02 8392117


•	Spettabile Collegio di Vigilanza Accordo di programma per
 la reindustrializzazione dell’area Fiat-Alfa Romeo di Arese
•	Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni
•	Presidente della Provincia  di Milano
•	Assessore al lavoro della provincia di Milano Bruno Casati
•	Assessore della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo
•	Sindaco di Arese Gino Perferi
•	Sindaco di Garbagnate Mil.se
•	Sindaco di Lainate Mario Bussini
•	Sindaco di Rho Roberto Zucchetti
•	Al legale rappresentante di ABP srl
Marco Salvini
•	Al legale rappresentante di 
Immobiliare Estate sei spa
Luigi Arnaudo
•	Al direttore CESTEC spa
Giorgio Lampugnani
•	All’Amministratore delegato di
Agenzia Nazionale per l’Attrazione
degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa
Domenico Arcuri
•	Al direttore di ARIFL
Francesca Pasquini
•	A Fim-Fiom-Uilm-Fluniticub


Oggetto:Verbale, emesso in data 14-11-2007, della seduta del 26 settembre 2007 del Collegio di Vigilanza dell’accordo di Programma per la reindustrializzazione dell’Area Fiat-Alfa Romeo di Arese e “Griglia di criteri per un progetto di rilancio” del 30-11-2007, progetto elaborato dall’assessorato al lavoro della Provincia di Milano. 

La scrivente organizzazione Sindacale Slai Cobas, i delegati di Sito Slai Cobas e Corrado Delledonne, membro designato dallo Slai Cobas nell’organo di vigilanza, dichiarano:

1.	Per precisi impegni e clausole contenute nei contratti di compravendita, nelle convenzioni, negli accordi di programma e negli accordi sindacali ABP srl, Immobiliare Estate sei spa,e Fiat avevano ed hanno tuttora l’obbligo di dare una soluzione occupazionale nell’Area dell’Alfa Romeo di Arese a tutti i lavoratori inattivi, in Cigs e periodicamente dichiarati esuberi dalla Fiat;
2.	non corrisponde al vero “la sussistenza dell’oggettiva impossibilità ad adempiere agli impegni contratti dalla società (ABP srl) in seno alla Convenzione ex l.r. 30/94”.
Infatti, alla data del 25 settembre 2007 ben 12 società erano (e sono tuttora) insediate sull’area di proprietà di ABP srl senza che ABP srl ottemperasse all’obbligo di cui sopra;
3.	Queste 12 aziende già insediate sull’area di ABP srl hanno assunto dall’esterno oltre 1.000 lavoratori, oltretutto in grande maggioranza precari e a bassissimo salario, in contrasto anche con gli accordi sindacali; 
4.	ABP srl, che ha già edificato e ristrutturato circa la metà dell’intera area di sua proprietà (circa 650.000 mq), ha venduto o affittato tutti i capannoni e gli uffici, trascrivendo in questi atti di vendita ed affitto l’impegno ad ottemperare all’obbligo occupazionale;
5.	ABP srl ha venduto capannoni e uffici per circa 50.000 mq alle società CONSERVA e FUTURA ENTERPRISE le quali hanno dato lavoro a un centinaio di dipendenti (direttamente o tramite cooperative), senza assumere nemmeno un cassintegrato dell’Alfa Romeo; queste stesse società hanno affittato circa 20.000 mq alla società FIEGE la quale non ha assunto alcun cassintegrato mentre ha dato lavoro (direttamente o tramite cooperative) a circa 350 lavoratori; la Fiege ha poi subaffittato circa 3.000 mq alla società Stireria Magic a un prezzo al mq identico a quanto pagato da ABP all’atto dell’acquisto dell’area da Fiat/Immobiliare Estate sei (!);
6.	ABP srl ha prima affittato a società del gruppo Pirelli (Pirelli Ambiente, Camfin, ecc
) circa 5.000 mq di capannoni e uffici che sono stati poi venduti alla società BORGOSESIA spa, la quale ha affittato sempre alla Pirelli; sono qui occupati attualmente circa 200 lavoratori senza che sia stato assunto un solo cassintegrato dell’Alfa Romeo;
7.	ABP srl ha affittato circa 20.000 mq alla società Solari.com, la quale non ha assunto alcun cassintegrato nonostante la stessa ABP da due anni abbia più volte comunicato ai sindacati e alle istituzioni l’imminente assunzione di almeno 20 cassintegrati; in un incontro sindacale di tre mesi fa ABP ha comunicato che questo capannone è stato comprato sempre dalla società BORGOSESIA spa; la Solari.com ha circa 50 dipendenti (direttamente o tramite cooperative);
8.	ABP srl ha affittato circa 3000 mq alla società Acquario, la quale dà lavoro ad alcune decine di lavoratori (direttamente o tramite cooperative), ma non è stato assunto alcun cassintegrato;
9.	ABP srl ha affittato circa 10.000 mq alla società Sitra Nord che, dopo il 25 settembre 2007, si è detta disponibile ad assumere 5 cassintegrati, cosa ancora non realizzata perché vuole assumerli in contrasto con gli accordi sindacali (contratti a termine, salario inferiore di 250 euro mensili rispetto agli accordi, divieto di rapporto con lo Slai Cobas);
10.	ABP srl ha aperto una nuova portineria, in concorso con Immobiliare Estate sei, dando l’appalto a una società esterna la quale non ha assunto nessun cassintegrato; esponenti di questa società, tra l’altro con gravi precedenti penali, si sono resi responsabili di una gravissima aggressione nei confronti di alcuni delegati dello Slai Cobas, due dei quali con gravi traumi; a gennaio si terrà il processo contro l’aggressore;
11.	ABP srl, in contrasto con gli stessi accordi sindacali, non ha ancora predisposto la mensa per il sito, con un migliaio di lavoratori –in continua crescita numerica- costretti a mangiare un panino in posti di fortuna e in condizioni igieniche intollerabili;
12.	ABP srl ha venduto a Greenfluss un capannone di circa 10.000 mq; questa società ha comunicato l’intenzione di assumere 20 cassintegrati, ma il tutto è stato sospeso perché l’ARPA non ha ancora concesso l’autorizzazione ad iniziare l’attività produttiva;
13.	molte cooperative che intervengono sull’area ABP utilizzano lavoratori non in regola e in nero.

Alla data del 25 settembre 2007 non c’era quindi alcuna “impossibilità ad adempiere agli impegni contratti dalla società (ABP srl) in seno alla Convenzione ex l.r. 30/94”. Anzi.
E Abp srl, la quale comunque - unitamente ad Immobiliare Estate sei spa ed alla Fiat -  aveva da tempo l’obbligo di dare una soluzione occupazionale nell’Area dell’Alfa Romeo di Arese a tutti i lavoratori inattivi, in Cigs e periodicamente dichiarati esuberi dalla Fiat, aveva ed ha comunque l’obbligo di assumerli anche per il procedere del suo programma di insediamento nei circa 650.000 mq di sua proprietà.

Non corrisponde poi al vero che i cassintegrati assunti dalla società Rina siano lì a non fare niente:
•	Questi lavoratori custodiscono due portinerie, una delle quali 24 ore su 24,
•	Fanno lavori di manutenzione di tutti i tipi: stradale, elettrica, meccanica, edile, ecc..
•	Lavoratori e lavoratrici che per una vita hanno fatto i metalmeccanici, anche con specializzazione, non hanno rifiutato di fare lavori di pulizia (gabinetti compresi) in alcune aziende dell’area, ove i lavoratori produttivi –invece che i cassintegrati- sono quasi sempre lavoratori sottopagati e di cooperative;
•	Fanno servizi di tutti i tipi sull’area;
•	5 lavoratori della Rina lavorano alla Fiege.

Lo Slai Cobas, i delegati di Sito Slai Cobas e Corrado Delledonne, membro designato dallo Slai Cobas nell’Organo di Vigilanza hanno più volte chiesto dal luglio 2006 ad oggi, anche formalmente, la convocazione dell’Organo di Vigilanza previsto dalla Convenzione sull’area Fiat-Alfa Romeo di Arese, ma dopo l’unica riunione di un anno e mezzo fa l’Organo di Vigilanza non è più stato convocato, lasciando colpevolmente passare, al pari del Collegio di Vigilanza, la data del 25 settembre 2007.
Lo Slai Cobas, i delegati di Sito Slai Cobas e Corrado Delledonne, membro designato dallo Slai Cobas nell’Organo di Vigilanza, chiedono pertanto al Collegio di Vigilanza dell’Accordo di programma per
la reindustrializzazione dell’area Fiat-Alfa Romeo di Arese, alla Regione Lombardia, alla Provincia di Milano, ai sindaci e a tutte le istituzioni e agli enti pubblici competenti 
1.	di intimare ad ABP srl, ad Immobiliare Estate sei spa e alla Fiat l’immediata assunzione di tutti i lavoratori inattivi del sito di Arese e di tutti i cassintegrati Alfa Romeo;
2.	di revocare, in assenza dell’esecuzione immediata di quanto sopradetto, tutte le concessioni edilizie e tutte le autorizzazioni, agevolazioni e quant’altro concesso da istituzioni ed enti pubblici ad ABP srl, ad Immobiliare Estate sei e alla Fiat in base agli accordi di programma e alle convenzioni riguardanti la stessa area Fiat-Alfa Romeo.

Per quanto riguarda la “Griglia di criteri per un progetto di rilancio” del 30-11-2007, progetto elaborato dall’assessorato al lavoro della Provincia di Milano, lo Slai Cobas, i delegati di Sito Slai Cobas e Corrado Delledonne, membro designato dallo Slai Cobas nell’Organo di Vigilanza, precisando di non aver avuto a tutt’oggi copia del progetto presentato da Immobiliare Estate sei al Collegio di Vigilanza del 26-11-2007 (come da verbale della seduta),
1.	dichiarano di essere disponibili ad esaminare e ad entrare nel merito di un eventuale “progetto di rilancio” dell’area dell’Alfa Romeo, riguardo al quale daranno proprie valutazioni sia al tavolo regionale, già da noi più volte sollecitato, sia nell’incontro fissato dalla provincia di Milano con i sindacati per il giorno 13-12-2007, ribadendo comunque sin d’ora che il grosso dell’area dovrà rimanere industriale, senza abbandonare il progetto e gli accordi sulla mobilità sostenibile;
2.	è però per noi prioritaria e indispensabile una immediata soluzione occupazionale per tutti i 152 cassintegrati.

La proposta occupazionale contenuta nel documento dell’assessorato al lavoro della Provincia di Milano per quanto ci riguarda è una buona base di discussione a condizione che:
1.	sia una soluzione immediata per tutti quanti i lavoratori,
2.	venga ridotto al minimo il numero delle collocazioni esterne, le quali in ogni caso dovranno essere volontarie;
3.	sia aumentato il numero delle ricollocazioni in Fiat, dato anche che negli ultimi mesi l’organico Fiat ad Arese è notevolmente diminuito ed è molto al di sotto dello stesso accordo Fiat-Maroni-Berlusconi del dicembre 2002;
4.	sia notevolmente aumentato il numero di ricollocazioni presso le aziende insediate nel sito;
5.	sia chiarito che il “programma di reimpiego realizzato da ABP in collaborazione con Regione e Provincia” riguardi attività stabili entro l’area dell’Alfa.
Una enorme area come quella dell’Alfa Romeo, con decine di aziende già insediate e molte altre che si insedieranno a breve, ha sicuramente bisogno di una società di servizi che garantisca mensa, guardiana, manutenzione, ecc..
Lo Slai Cobas, i delegati di Sito Slai Cobas e Corrado Delledonne, membro designato dallo Slai Cobas nell’Organo di Vigilanza chiedono quindi alle istituzioni di farsi parte attiva per far sì che ABP srl, Immobiliare Estate sei e Fiat risolvano immediatamente il problema occupazionale, e che la Fiat ritiri immediatamente la procedura di mobilità per i 152 cassintegrati.

Lo Slai Cobas, i delegati di Sito Slai Cobas e Corrado Delledonne, membro designato dallo Slai Cobas nell’Organo di Vigilanza, come già denunciato agli enti competenti, chiedono anche alle istituzioni in indirizzo di intimare ad ABP srl, Immobiliare Estate sei e Fiat la cessazione immediata delle attività antisindacali ed illecite che stanno portando avanti in queste settimane queste società per far licenziare i cassintegrati Alfa Romeo e i lavoratori della RINA.

Arese, 5-12-20                           Slai Cobas                                                      RSU Slai Cobas

          Delegati di sito Slai Cobas






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