[Internazionale] Ankara: "Ocalan non può parlare"-------RISPONDIAMO TUTTI INSIEME ALLE MINACCE!!!!!!!!!!!

ass.azad at libero.it ass.azad at libero.it
Wed Jan 13 01:12:35 CET 2010


 

IL SITO DEL "MANIFESTO" CI FA SAPERE CHE CONTINUANO AD ARRIVARE INTIMAZIONI DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA TURCA ATTRAVERSO IL SITO INTERNET UFFICIALE. DA NOI CHE OGGI FINO A SERA MANIFESTAVAMO DAVANTI AL PARLAMENTO ITALIANO IMMOBILE E COMPLICE DEVONO ARRIVARE VALANGHE DI PROTESTE AL MINISTERO TURCO: RICORDANDOGLI CHE QUI IN ITALIA E DUNQUE IN EUROPA OCALAN SAREBBE UN UOMO LIBERO E PROTETTO!!!!!

ASS. NAZ. AZAD

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Ankara: "Ocalan non può parlare"
 



Sono passati dieci anni dall'arresto di Abdullah Ocalan, dieci anni di segregazione per il leader kurdo nel carcere speciale di Imrali. 10 anni di proposte di pace inascoltate dai governi turchi, accompagnati da tregue unilaterali decise dal Pkk. Il 9 gennaio il manifesto ha pubblicato un primo articolo con cui Ocalan torna a chiedere l'avvio di un processo di pace, ripreso dalla stampa internazionale. Abbiamo ricordato ai nostri colleghi turchi che abbiamo il dovere deontologico di tutelare le fonti. Ieri il sito web del Ministero di Giustizia di Ankara ha pubblicato un comunicato in cui ricorda la condanna (a morte, poi trasformata in ergastolo in seguito alle pressioni dell'Unione europea) per terrorismo inflitta a Ocalan e spiega che in base alle leggi turche «questo detenuto non può mandare articoli a un giornale italiano». Non basta il carcere speciale, non basta il rifiuto a cercare una soluzione pacifica al problema kurdo: Ocalan per Ankara è un terrorista con cui non si parla e che non deve comunicare con nessuno. Ci auguriamo che il governo turco non intenda percorrere una strada che non aiuterebbe la ricerca della pace, e ci permettiamo di ricordare ad Ankara che a Ocalan è stato concesso dall'Italia l'asilo politico sulla base dell'articolo 10 della Costituzione.


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----Messaggio originale----Da: uiki.onlus at fastwebnet.itData: 12/01/2010 20.03A: "COORDINAMENTO"<coordinamentokurdistan at gnumerica.org>Ogg: [Coordinamentokurdistan] Le conseguenze della chiusura dei partiti in Turchia sono motivo di preoccupazione @font-face 	{font-family:"Cambria Math"; 	panose-1:2 4 5 3 5 4 6 3 2 4;} @font-face 	{font-family:Calibri; 	panose-1:2 15 5 2 2 2 4 3 2 4;}    p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal 	{margin-top:0cm; 	margin-right:0cm; 	margin-bottom:10.0pt; 	margin-left:0cm; 	line-height:115%; 	font-size:11.0pt; 	font-family:"Calibri","sans-serif";} a:link, span.MsoHyperlink 	{mso-style-priority:99; 	color:blue; 	text-decoration:underline;} a:visited, span.MsoHyperlinkFollowed 	{mso-style-priority:99; 	color:purple; 	text-decoration:underline;} span.StileMessaggioDiPostaElettronica17 	{mso-style-type:personal; 	font-family:"Calibri","sans-serif"; 	color:windowtext;} span.StileMessaggioDiPostaElettronica18 	{mso-style-type:personal-reply; 	font-family:"Calibri","sans-serif"; 	color:#1F497D;} .MsoChpDefault 	{mso-style-type:export-only; 	font-size:10.0pt;} @page Section1 	{size:612.0pt 792.0pt; 	margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm;} div.Section1 	{page:Section1;} ->
 
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Le conseguenze della chiusura dei partiti in Turchia sono motivo di preoccupazione, dichiara il Presidente dell&rsquo;Assemblea Parlamentare del Consiglio d&rsquo;Europa
Strasburgo, 11.01.2010 &ndash; &ldquo;Le conseguenze della chiusura dei partiti in Turchia sono motivo di preoccupazione&rdquo; ha sottolineato il Presidente dell&rsquo;Assemblea Parlamentare del Consiglio d&rsquo;Europa, 
Llu&iacute;s Maria de Puig, in riferimento alla recente chiusura del Partito della societ&agrave; democratica (DTP) 
come conseguenza di una sentenza emessa dalla Corte Costituzionale Turca. Il Presidente ha espresso la speranza che questa decisione non andr&agrave; a minare i passi positivi intrapresi dalle autorit&agrave; in favore della riconciliazione. 
&ldquo;Accogliamo e sosteniamo tali iniziative e incoraggiamo il governo a perseguire ogni attivit&agrave; volta a sostenere il funzionamento democratico delle istituzioni turche ed il consolidamento del suo processo di modernizzazione e di riforma&rdquo; ha detto.  Egli ha anche incoraggiato tutti gli attori politici di Turchia affinch&eacute; si realizzi una riconciliazione pacifica e la modernizzazione democratica del paese.
L&rsquo;On. de Puig ha reiterato l&rsquo;appello dell&rsquo;Assemblea Parlamentare del Consiglio d&rsquo;Europa affinch&eacute; le autorit&agrave; turche velocizzino la preparazione degli emendamenti della Costituzione, cos&igrave; come rivedano le leggi sui partiti politici, portandoli in linea con le raccomandazioni della Commissione di Venezia del Consiglio d&rsquo;Europa e le disposizioni previste dalla Corte europea per i diritti umani. L&rsquo;On. ha concluso sottolineando che l&rsquo;Assemblea parlamentare del Consiglio d&rsquo;Europa monitorer&agrave; da vicino gli ulteriori sviluppi al riguardo.
 
Fonte: Council of Europe Press release - 015(2010)
 



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