[Internazionale] INDIA: Due settimane di attacchi brutali contro il popolo

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Tue Apr 6 11:43:51 CEST 2010


Gujarat, Assam, Orissa, Uttar Pradesh: due settimane di attacchi brutali
contro i diritti del Popolo

Campagna per la sopravvivenza e la dignità - 01 April 2010

Gli scontri sono scoppiati in tutto il paese quando le autorità forestali e
di altre amministrazioni sono passate a schiacciare quelli che stanno
cercando di sostenere la democrazia, il controllo popolare sulle risorse, e
la legge. In Gujarat, Assam, Uttar Pradesh, e Orissa, le persone vengono
arrestate con pretesti, la polizia apre il fuoco e le case vengono bruciate
(rispettivamente il 21 marzo, 30 marzo, e il 16 e 30 marzo). Essi chiedono
soltanto i loro diritti legali sulle proprie risorse, e gli si è sparato
addosso, sono stati picchiati, incarcerati e uccisi. La frase preferita del
governo - il "dominio della legge" – significa che la polizia deve agire
come pistoleri ingaggiati dal Dipartimento delle foreste e dalle imprese?

In Gujarat, Avinash Kulkarni e Bharat Powar sono in carcere, accusati di
sedizione, cospirazione nella guerra contro lo Stato e adesione, sostegno e
finanziamento di un'organizzazione terroristica. Kulkarni e Powar sono
attivisti dell'Unione Mazdoor Dangi  (DMU), una organizzazione democratica
che da 15 anni è impegnata in lotte di massa per i diritti delle persone.
Sono membri della grande federazione Adivasi Mahasabha (affiliato alla
Campagna per la sopravvivenza e la dignità) diffusa in tutto il Gujarat,
impegnata nella lotta per la legge sui diritti della foresta e per il
controllo democratico sulle foreste. Ma per il Dipartimento Forestale e di
coloro che beneficiano del loro controllo, la legge stessa è il problema,
così chi parla della legge deve essere un terrorista. In effetti, la FIR nei
loro confronti non attribuisce un solo incidente o reato penale, si tratta
della descrizione retorica di "incrementare l'attività Naxalita" nel sud del
Gujarat. In tempi normali sarebbero stati buttati fuori, ma oggi, questo è
sufficiente per tenere chiunque in galera a tempo indefinito. La situazione
è così scandalosa che anche il Partito del Congresso uscì dell'Assemblea in
segno di protesta il 25 marzo.

A Dhemaji, Assam, la Krishak Mukti Sangram Samiti, organizzazione popolare,
ha organizzato una protesta di 12.000 persone il 30 marzo. Le loro
richieste? Attuare la Foresta Rights Act [Legge sui diritti della foresta],
ripulire il PDS e fermare la costruzione di grandi dighe. La risposta del
governo? Il CRPF [Forze armate paramilitari] ha sparato in aria, utilizzato
gas lacrimogeni e caricato i manifestanti con i Lathi [lunghi bastoni]. Più
di 100 sono rimasti feriti e 23 ricoverati in ospedale, di cui due in
condizioni critiche. Il presidente del distretto KMSS è stato arrestato e
accusato falsamente. Il segretario generale KMSS, Akhil Gogoi, si trova ad
affrontare una serie di false accuse ed è stato descritto dal governo come -
che altro? - un "maoista".

A Sonebhadra, Uttar Pradesh, il 16 marzo, il Dipartimento delle foreste e
locali goondas [milizie paramilitari] attaccato i manifestanti adivasi
(organizzati dal Forum Nazionale delle popolazioni della foresta e
lavoratori del settore forestale), che reclamavano terreni da cui erano
stati cacciati illegalmente nel mese di agosto 2009. Le guardie forestali
erano armate e hanno picchiato i manifestanti. Molti sono stati feriti, tra
cui una donna incinta, che ha abortito a causa delle percosse. A tutti i
feriti sono state negate cure mediche. Quattro persone, che erano anch’esse
ferite, sono state arrestate e sono tuttora in carcere. In effetti è stato
lo sfratto dell'agosto 2009 da chiamare crimine, non la protesta.

A Kalinganagar, Orissa, il luogo del massacro di 14 manifestanti Adivasi nel
2006, la polizia ha attaccato ancora. Il 29 marzo, il giorno dopo che
l’Esattore del distretto ha acconsentito a discutere con l’organizzazione
Birodhi Bistapan Jan Manch per la costruzione di una strada sulle loro
terre, la costruzione fu iniziata comunque. Quando le persone hanno
protestato il 30, 29 reparti di polizia sono stati dispiegati e attaccarono
selvaggiamente. Ad essi si unirono goondas legati alla BJD e al Gruppo Tata.
Un manifestante è stato colpito alle gambe, più di 50 hanno subito lesioni;
sono state bruciate case, i beni saccheggiati, e il bestiame ucciso. Gli
assalitori hanno anche profanato il monumento ai caduti nel 2006. La polizia
ha isolato la zona e sta bloccando l'ingresso.
Nel frattempo l’Operazione Caccia Verde (Operation Green Hunt) semina morte
e distruzione nell’India centrale. Per coloro che hanno a cuore la
democrazia la legge e l’umanità come dato fondamentale, questi dovrebbero
essere giorni di oltraggio.

http://www.icawpi.org/
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guerrepopolari at email.it
6 aprile 2010 
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