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rbk robi at ecn.org
Mon Feb 2 10:19:58 CET 2009



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--- Original Message ---
Date: 1/30/2009

Subject:



Questo è quello che porto stasera che nn è definitivo nè niente
è solo perchèe'è la serata giusta per spargere voci...
poi il comunicato finale ( e con indirizzo mail!!!) magari lo mandiamo a
SPAM a tutti!!!
Baci italiani a tutti    L' approvazione del decreto Gelmini, in linea
con le politiche europee,non può rappresentare la fine di mesi di
esperienze di protesta che hanno portato ad un generale risveglio delle
coscienze:proponiamo di estendere la lotta a livello europeo,portando la
protesta fuori dalle scuole e dalleuniversità, perchè l'istruzione
libera e gratuita rappresenta una priorità per l'intera società.
Mentre in Italia il movimento creato dall_Onda Anomala si ingrandiva e la
sua voce si faceva sempre più forte, in molte città Europee gruppi di
studenti/ricercatori/insegnanti si sono organizzati per formare un
megafono che diffondesse il messaggio: non pagheremo la vostra crisi.

Il secco NO al potenziale definitivo smantellamento dell_istruzione
pubblica italiana è partito anche dall_Olanda. Come Onda Anomala
Olandese abbiamo organizzato sit-in di fronte al consolato italiano ad
Amsterdam e all_ambasciata italiana all_Aja in concomitanza delle
giornate di protesta che hanno portato in piazza migliaia di persone in
Italia.

Siamo inoltre entrati in contatto con gli altri gruppi che sulla spinta
della protesta italiana si sono velocemente formati in Europa e che
formano l' EuropeanAnomalous Wave(www.europeananomalouswave.tk). Questo
ci ha dato la possibilità di vedere come la protesta non riguardi solo
la situazione italiana: con la dichiarazione di Bologna del 1999, i
ministri europei hanno scelto un percorso comune che mira ad omologare il
concetto di istruzione in tutta Europa: sempre di piùu' essa si rivela
essere privilegio e non diritto, e nel caso delle università,il sistema
dei crediti, l'autonomia degli atenei e la profliferazione dei corsi di
laurea hanno mortificato i percorsi formativi accentuandone il carattere
autoreferenziale ed al contempo penalizzando la qualitá.
La privatizzazione del sistema educativo e le sue catastrofiche
conseguenze sull'intera società non riguardano solo l' Italia:in
Spagna,Grecia,Francia, Germania, la situazione, anche se con
specifiche caratteristiche, è simile.
E_ per questo che riteniamo di vitale importanza non fermarci adesso.
Continuare ad allargare gli orizzonti della protesta, creare un movimento
che superi i confini nazionali e si organizzi per dare vita ad un dissenso
che sia allo stesso livello del progetto: europeo.
La piattaforma dell' International Students Movement
(www.emancipating-education-for-all.org) propone l'organizzazione
in tutto il mondo di una Global week of Action (20-27 aprile) sul
temadell'educazione con lo slogan Reclaim Your Education!.
La rete che si sta creando a livello internazionale per l'organizzazione
diquesta iniziativa rende positiva la speranza di
un'internazionalizzazionedella lotta, perchè l'educazione sia libera,
gratuita e accessibile a tutti.
La Global Week of Action si estenderà probabilmente fino al 29 aprile,
percoprire i due giorni della Ministeri al Bologna
Conference(http://www.ond.vlaanderen.be/hogeronderwijs/bologna/conference)
che avranno luogo in Belgio tra il 28 e il 29 aprile
Il programma della Week of Action dipendera' dalle specifiche realta'
organizzative dei paesi e delle citta' aderenti, ma e' prevista una
giornata di azione globale il 22 aprile. Per chi fosse interessato
domenica 8 febbraio ore 16 verrà svolta la terza chat internazionale per
organizzare la Global week of action: https://chat.indymedia.org
inserite il vostro nick e il canale (#education) nel form. ( Le onde
fiorentine e di Urbino già hanno partecipato e si stanno
organizzando)Inoltre, Attac sta organizzando, in occasione dell'
European Summit dei ministri dell'Ue, un "alter-summit" per discutere di un' Europa
"sociale"(http://www.european-summer-university.eu/pages/projects/march-2009-eu-spring-summit.php?lang=FR).


Crediamo che queste iniziative possano e debbano essere diffuse in tutto
il movimento europeo,crediamo nell'importanza di creare un "ponte" tra le
varie realtà della protesta italiana e internazionale, perchè ci sono
molti obiettivi comuni. Come gruppo vogliamo dedicarci alla creazione di
network soprattutto tra le realtà italiane e quelle europee e chiediamo
quindi di diffondere questo comunicato e di creare,tramite il web, un
confronto/scambio sulle prospettive di protesta future e sulle possibili
iniziative

Chiediamo ai gruppi interessati di contattarci, diffondere il comunicato,
confrontarci. Il web puo' essere uno strumento utile a coprire le
distanze a diffondere i temi della lotta che, sicuramente, non e' finita.

L'onda anomala olandese




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