[Internazionale] Dichiarazione per uno Stato Unico nella Palestina storica - Madrid e Londra, 2007

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Wed Dec 5 16:39:22 CET 2007


*Dopo gli incontri di El Escorial (Madrid) del luglio 2007 e la conferenza
di Londra del 17-18 novembre i promotori hanno emesso la seguente
dichiarazione:*

* Dichiarazione per uno Stato Unico nella Palestina storica - Madrid e
Londra, 2007*

*(traduzione a cura di ISM-Italia, Torino 3 dicembre 2007)*

Per decenni, gli sforzi per realizzare una soluzione due-stati nella
Palestina storica hanno fallito nel procurare pace e giustizia per i popoli
palestinese e ebreo-israeliano o nel determinare un reale processo che
portasse verso questi obiettivi.

La soluzione due-stati ignora le realtà fisiche e politiche sul terreno e
presuppone una falsa parità  nel potere e nelle rivendicazioni morali  fra
un popolo colonizzato e occupato da una parte e uno stato colonizzatore e
occupante militare dall'altra. Essa è stata sostenuta sulla ingiusta
premessa che la pace può essere ottenuta concedendo diritti nazionali
limitati ai palestinesi che vivono nelle aree occupate nel 1967,  negando
nello stesso tempo i diritti dei palestinesi all'interno dei confini del
1948 e nella diaspora. Ne segue che la soluzione due-stati condanna i
palestinesi cittadini di Israele ad uno status permanente di seconda classe
all'interno della loro terra natale, in uno stato razzista che nega i loro
diritti e  rafforza le leggi che privilegiano gli ebrei a livello
costituzionale, legale, politico, sociale e culturale. Inoltre, la soluzione
due-stati nega ai profughi palestinesi il diritto, loro riconosciuto a
livello internazionale, al ritorno.

La soluzione due-stati rafforza e formalizza una politica di separazione
ineguale su una terra che è divenuta sempre più integrata a livello
territoriale ed economico. Tutti gli sforzi internazionali per realizzare
una soluzione due-stati non possono nascondere il fatto che uno Stato
palestinese non è in queste condizioni in grado di funzionare e che
l'indipendenza dei palestinesi e degli  ebrei-israeliani in due stati
separati non può risolvere le ingiustizie fondamentali, il cui
riconoscimento e la cui riparazione  sono al centro di qualsiasi soluzione
giusta.

Alla luce di queste dure realtà, noi affermiamo il nostro impegno per una
soluzione democratica che offrirà una giusta, e perciò duratura, pace in uno
stato unico fondato sui seguenti principi:

·         La terra storica di Palestina appartiene a tutti coloro che vi
vivono e a coloro che sono stati espulsi o esiliati dal 1948, senza
distinzione di religione, identità etnica, origini nazionali o status di
cittadinanza attuale;

·         Qualsiasi sistema di governo deve essere fondato sul principio di
eguaglianza, nei diritti civili, politici, sociali e culturali per tutti i
cittadini. Il potere deve essere esercitato con imparzialità rigorosa a nome
di tutti gli individui  nella diversità delle loro identità;

·         Vi deve essere  una giusta riparazione per gli effetti devastanti
di decenni di colonizzazione sionista nel periodo pre e post- statale, che
preveda l'abrogazione di tutte le leggi, la fine di tutte le politiche, di
tutte le pratiche e di tutti i sistemi di controllo militare e civile che
opprimono e discriminano sulla base dell'appartenenza etnica, della
religione o dell'origine nazionale;

·         Il riconoscimento delle diverse caratteristiche della società,
comprese le diverse tradizioni religiose, linguistiche e culturali e le
diverse esperienze nazionali;

·         La creazione di uno Stato non settario che non privilegi i diritti
di un gruppo etnico o religioso su di un altro e che rispetti la separazione
dello stato da tutte le religioni;

·         La realizzazione del Diritto al Ritorno per i profughi palestinesi
secondo la risoluzione 194 del'ONU è una richiesta fondamentale per la
giustizia e una condizione fondamentale per il rispetto dell'eguaglianza;

·         La creazione di una politica di immigrazione trasparente e non
discriminatoria;

·         Il riconoscimento dei legami storici fra le diverse comunità
all'interno del nuovo stato democratico e con le loro rispettive comunità
 all'estero;

·         Nel delineare  gli specifici profili di tale soluzione, devono
giocare un ruolo centrale coloro che sono stati storicamente esclusi  dalle
decisioni - in particolare la Diaspora palestinese e i suoi profughi e i
palestinesi all'interno di Israele;

·         La costituzione di una struttura legale e istituzionale per la
giustizia e la riconciliazione.

La lotta per la giustizia e la liberazione deve essere accompagnata da una
visione chiara, vincolante e morale del risultato - una soluzione in cui
tutte le persone che credono nell'eguaglianza possano vedere un futuro per
sé e per gli altri.

Noi facciamo appello  alla discussione e alla ricerca, più ampia possibile,
per  far avanzare e realizzare una soluzione unitaria e democratica.

Madrid e Londra, 2007

Firmato:

Ali Abunimah

Naseer Aruri

Omar Barghouti

Oren Ben-Dor

George Bisharat

Haim Bresheeth

Jonathan Cook

Ghazi Falah

Leila Farsakh

Islah Jad

Joseph Massad

Ilan Pappe

Carlos Prieto del Campo

Nadim Rouhana

The London One State Group



29 Novembre, 2007


-- 
Palestina News - voce di ISM (International Solidarity Movement) Italia
http://www.ism-italia.it
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