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<a href="https://chiapasbg.com/2024/10/21/marcelo-vive/">Marcelo vive</a>
<br>R.C. 21 Ottobre 2024
<br><a href="https://comune-info.net/marcelo-vive/">https://comune-info.net/marcelo-vive/</a>
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Il Chiapas è una polveriera. Rapimenti, omicidi, minacce di morte e blocchi si estendono su tutto il territorio. Lo scriveva Luis Hernández Navarro su La Jornada il 18 ottobre, in un articolo dal titolo “Chiapas, la guerra civile alle porte”. In questo contesto, domenica 20 ottobre, è arrivata la notizia dell’omicidio di Marcelo Pérez Pérez, cinquant’anni, sacerdote indigeno di etnia tsotsil, a San Cristóbal de Las Casas. Nel pomeriggio, a poche ore dall’assassinio, una messa si è trasformata in una manifestazione, che ha coinvolto migliaia di persone al grido “Marcelo vive la lucha sigue!” e “Justicia, justicia!”.
<br><a href="https://chiapasbg.com/2024/10/18/l-h-navarro-la-guerra-civile-alle-porte/">https://chiapasbg.com/2024/10/18/l-h-navarro-la-guerra-civile-alle-porte/</a>
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Marcelo Pérez Pérez, nei giorni scorsi aveva avvertito che sulla sua testa pendeva una taglia, messa dal crimine organizzato. Del resto era noto per la sua instancabile e coraggiosa attività a favore dei diritti dei popoli indigeni. È stato assassinato, racconta l’Agenzia Sir, poco dopo aver celebrato la messa: mentre guidava è stato intercettato da due uomini armati su una moto: secondo i media locali è stato colpito da almeno otto colpi di pistola ed è morto sul colpo. Da sempre in prima linea in alcuni territori devastati dalla violenza derivante dal traffico di droga e dallo sfruttamento illegale dell’ambra, il sacerdote ha guidato numerose marce e movimenti sociali per denunciare il traffico di esseri umani, il traffico di armi e lo sfruttamento delle risorse naturali. Padre Marcelo era stato anche uno dei fondatori della Rete ecclesiale ecologica mesoamericana nel 2019.
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Nonostante la brutale violenza che si vive in Chiapas, il 10 ottobre le comunità zapatiste hanno annunciato una straordinaria iniziativa internazionale che si svolgerà nei prossimi mesi in sei date, gli “Incontri Internazionali di Ribellioni e Resistenze” (leggi l’articolo Movimenti nella tormenta di Raúl Zibechi). https://comune-info.net/movimenti-nella-tormenta/
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Decine di organizzazioni del Messico e del mondo hanno condannato l’assassinio del parroco tsotsil Marcelo Pérez Pérez, Il Centro di Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (Frayba) ha denunciato “la responsabilità dello Stato messicano di non prevenire, garantire e proteggere l’integrità e la vita del parroco Marcelo Pérez, nonché per la sua tolleranza e acquiescenza verso i gruppi criminali che operano nel Chiapas”.
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<a href="https://desinformemonos.org/cidh-acnur-onu-dh-frayba-red-tdt-pueblos-y-decenas-de-organizaciones-condenan-asesinato-del-padre-macerlo-en-chiapas/">https://desinformemonos.org/cidh-acnur-onu-dh-frayba-red-tdt-pueblos-y-decenas-de-organizaciones-condenan-asesinato-del-padre-macerlo-en-chiapas/</a>
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Alla morte di sono dedicati diversi articoli su <a href="https://desinformemonos.org/cidh-acnur-onu-dh-frayba-red-tdt-pueblos-y-decenas-de-organizaciones-condenan-asesinato-del-padre-macerlo-en-chiapas/">Desinformemonos</a> e <a href="https://www.jornada.com.mx/noticia/2024/10/21/politica/asesinan-al-sacerdote-tsotsil-marcelo-perez-en-chiapas-8269">La Jornada</a>.
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<a href="https://videos.jornada.com.mx/media/videos/18033922.mp4">https://videos.jornada.com.mx/media/videos/18033922.mp4</a>
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