<html><head></head><body><div class="ydp3dc1164dyahoo-style-wrap" style="font-family: Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px;"><span><p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" align="center" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><b><span lang="ES-MX" style="font-size:14.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-ansi-language:ES-MX;mso-fareast-language:IT">Il
dolore di Acteal</span></b></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" align="center" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><u><span lang="ES-MX" style="font-size: 8.5pt; font-family: Arial, sans-serif;">Luis Hernández Navarro </span></u></p>
<div style="text-align: left; margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><u><span lang="ES-MX" style="font-size: 8.5pt; font-family: Arial, sans-serif;"><span style="text-decoration-line: none;"> </span></span></u><span style="font-family: Times, serif; font-size: 12pt;">Una giovane
donna tiene in mano la fotografia di una bambina di sei anni in una cornice di
legno. È il ritratto di Silvia Pérez Luna. In basso si possono vedere le sue
date di nascita e di morte: 1991-1997.</span></div>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Silvia è
stata una delle 45 persone assassinate selvaggiamente dai paramilitari ad
Acteal, Chiapas, il 22 dicembre 1997. Le vittime, 7 uomini, 21 donne e 15
bambini, uno di questi ancora non aveva un anno, stavano pregando per la pace
in una piccola cappella. Gli omicidi finirono i feriti ed aprirono il ventre
alle donne incinta.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">L'immagine
del ritratto di Silvia portato da un suo familiare è parte della protesta dei
familiari dei martiri di Acteal (vittime loro stessi), appartenenti
all'organizzazione della società civile Las Abejas, lo scorso 8 dicembre. Quel
giorno, a Tuxtla Gutiérrez, si insediava il nuovo governatore del Chiapas,
Rutilio Escandón.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Quel giorno,
come fanno da quasi 21 anni, hanno denunciato che Acteal è un crimine di lesa
umanità perpetrato dallo Stato messicano, per cui non c'è stata giustizia, i
responsabili dei fatti non sono stati puniti e non si è fatta luce sulla
verità. Hanno ricordato, inoltre, come, una vergogna del paese, il 12 agosto
2009 la Corte Suprema di Giustizia della Nazione avesse ritenuto più importante
impugnare una sentenza accademica che difendere la giustizia ordinando la
liberazione di 29 paramilitari detenuti e condannati.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">In
coincidenza col 21° anniversario del massacro, è stato pubblicato un opportuno
e commovente libro: <i>El dolor de Acteal.
Una revisione storica, 1997-2014</i>, scritto dall'esperta in questioni
religiose Mónica Uribe M.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Nonostante
sia un'opera che utilizza con rigore gli strumenti della sociologia della
religione, la storia, l'antropologia e la scienza politica, la sua lettura
suscita un forte impatto emotivo. Il dolore, l'indignazione, la rabbia,
l'angoscia, l'orrore che genera si riassumono nella sua copertina: una
riproduzione del <i>Grido</i>, del pittore
Edvard Munch.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Per
analizzare quanto successo ad Acteal, Mónica Uribe ricorre a fonti documentali
quasi sconosciute o solo parzialmente utilizzate.Tra altre, si trovano la
denuncia civile che un gruppo di 11 vittime presentò (contro l'opinione di Las
Abejas) ad una corte degli Stati Uniti contro l'ex presidente Ernesto Zedillo.
Lo si accusava di responsabilità di comando, per aver ordinato, partecipato e
cospirato in associazione delittuosa per eseguire il massacro di Acteal e per
il suo successivo insabbiamento.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Il libro
approfondisce le pagine del Rapporto della procura specializzata in reati
commessi nell'applicazione ed amministrazione della giustizia nello stato e nel
villaggio di Acteal. Lì è inclusa la dichiarazione rilasciata da uno dei
principali attori della tragedia, l'allora segretario di Governo, Emilio
Chuayffet. Nelle sue risposte, il funzionario conferma chiaramente che Ernesto
Zedillo sapeva, da un anno prima, dell'imminente violenza, tanto per vie
istituzionali del governo che dalla stampa nazionale, oltre al fatto che gli
attori del conflitto chiapaneco lo avevano avvicinato per informarlo ed
avvertirlo sulle possibili conseguenze della situazione.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Nel rapporto
c'è una conversazione telefonica di Chuayffet in cui, secondo il documento,
risulta evidente la corresponsabilità e trattative segrete sui fatti di Liébano
Sáenz, segretario personale del presidente Zedillo.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><i><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">El dolor de
Acteal </span></i><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">include
un'intervista realizzata poco più di un anno fa con Alejandro Vázquez che, nei
giorni del massacro, era sergente in secondo archivista, appartenente allo
Stato Maggiore della Difesa Nazionale, e lavorava direttamente per il capo
degli assistenti del segretario della Difesa, Enrique Cervantes Aguirre.
Secondo la sua testimonianza, il generale segretario inusitatamente lavorò la
domenica del 21 dicembre 1997. Quel giorno era occupato con le comunicazioni del
Chiapas e le istruzioni della Presidenza, attraverso il telefono rosso. Egli
era il responsabile di alzare la cornetta e rispondere alla chiamata.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Secondo il
tenente Vázquez, gli fu detto di stare in silenzio e lavorare anche il giorno
dopo. Ad Acteal - assicura - partecipò personale della Brigata di Polizia
Militare e personale dei servizi logistici provenienti da diverse zone
militari, non del Chiapas, in abiti borghesi ed i cui precedenti nell'Esercito
erano negativi.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">A partire da
una copiosa documentazione, <i>El dolor de Acteal</i> mette allo scoperto le
manovre informative di vari intellettuali e di Hugo Eric Flores (il dirigente
di Encuentro Social) per elaborare una narrazione dei fatti conveniente al
potere, esclude che il massacro abbia avuto una matrice religiosa e conclude
che Ernesto Zedillo è il responsabile ultimo dei fatti di Acteal.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">I
sopravvissuti del massacro di Chenalhó chiedono al nuovo presidente che li
ascolti, come fece con i familiari dei 43 desaparecidos di Ayotzinapa. </span><span lang="ES-MX" style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-ansi-language:ES-MX;mso-fareast-language:IT">A 21 anni,
Acteal aspetta giustizia.</span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><a href="http://chiapasbg.com/2018/12/13/navarro-il-dolore-di-acteal/" rel="nofollow" target="_blank">http://chiapasbg.com/2018/12/13/navarro-il-dolore-di-acteal/</a><br></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;"><span style="font-size:12.0pt;font-family:Times,serif;mso-fareast-font-family:Times New Roman;mso-fareast-language:IT">Testo
originale: </span><span lang="ES-MX"><a href="https://www.jornada.com.mx/2018/12/11/opinion/016a2pol#" rel="nofollow" target="_blank"><span lang="IT">https://www.jornada.com.mx/2018/12/11/opinion/016a2pol#</span></a></span></p>
<p class="ydp9e7d2fa5MsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;line-height:normal"> </p></span></div></body></html>