<html><head></head><body><div style="font-family:Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;font-size:13px;"><div><span><p class="ydpdffa140dMsoNormal" align="center" style="margin-bottom:9.0pt;text-align:center;line-height:normal;mso-outline-level:2;vertical-align:baseline"><b><span style="font-size:12.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT"><a href="https://chiapasbg.com/2018/08/29/ultima-brioche/" rel="nofollow" target="_blank">L’ULTIMA BRIOCHE NELLE
MONTAGNE DEL SUDEST MESSICANO</a></span></b></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:18.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">(Racconto
letto al termine del CompARTE PER LA VITA E LA LIBERTÀ 2018 nel Caracol di Morelia, <i>Torbellino de nuestras palabras</i>, montagne del sudest messicano.)</span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" align="center" style="margin-bottom:18.0pt;text-align:center;line-height:normal;vertical-align:baseline"><b><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">L’ULTIMA BRIOCHE NELLE MONTAGNE DEL SUDEST MESSICANO.</span></b><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT"></span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:12.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">Forse è
stato per una serie di eventi aleatori, senza legame apparente tra loro che la
tragedia si è sviluppata.</span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:12.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">O forse si è
trattato di una semplice coincidenza, un caso sfortunato. Come se il destino
avesse alimentato le voci sulla sua esistenza lanciando i pezzi di un puzzle
sulle teste rotte di umani e macchine.</span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:12.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">O per caso
la Tormenta (che lo zapatismo insiste nel segnalare e che, come per tutto
quello che dice, nessuno più nota) si era imbattuta in uno "<i>spoiler</i>", un piccolo anticipo di quello
che si avvicinava. Come se, nel software incoerente con cui sembra funzionare
la realtà, fosse apparso un avviso urgente, un "<b><i>warning</i></b>"
inavvertito, un segno che avrebbe potuto essere rilevato ed interpretato solo
dalle più avvezze vedette che, negli angoli del mondo, sono impegnate a
scrutare orizzonti che, tanto lontani, neanche appaiono come variabile nelle
frenetiche statistiche del sistema mondiale. Dopo tutto, le statistiche servono
per segnalare tendenze che cancellano drammi quotidiani. Che cosa è, dopo
tutto, l'omicidio di una donna? Un numero. Una più è una meno. Le statistiche
diranno che ci vogliono altri più numeri di questi omicidi "di
genere" per incidere su una tendenza: quella della cavalcata fuori
controllo del sistema verso l'abisso scivolando su sangue, fango, macerie,
merda, distruzione. All'orizzonte? La guerra. Sul sentiero percorso? La guerra.
Perché nel sistema capitalista la guerra è l'origine, la strada e il destino.</span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:12.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">Infine,
forse il delirio. Questo è solo un racconto e bisogna fare attenzione che in
esso non si infilino riflessioni tendenziose, cattive idee, pensieri malsani, oziosi
cavilli, provocazioni.</span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:12.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">Chi qualche
volta ha avuto la sfortuna di guardare un film col defunto SupMarcos, racconta
che era insopportabile. Beh, non era solo insopportabile in quel frangente, ma
ora sto parlando di guardare un film. Bastava che nel film saltasse fuori
un'arma da fuoco perché il defunto mettesse in "pausa" e partisse in
una lunga ed oziosa dissertazione su precisione, energia, portata, potere di
fuoco e le brevi o lunghe parabole che un proiettile tracciava nella sua rotta
verso "l'obiettivo". Poco importava che in quel momento di pausa la
trama si svolgesse, o che chi stava guardando il film si angustiasse senza
sapere se l'eroe (o l'eroina, non dimenticare l'equità di genere) si salvava o
no. No, lì si manifestava l'inutile spreco di erudizione: "quella è una
carabina M-16, calibro 5,56 mm NATO, chiamato così per distinguere le munizioni
fabbricate dai paesi dell'Alleanza Atlantica del Nord da quelle del Patto di
Varsavia, ed eccetera, eccetera". Certo, la compagnia cinefila non sapeva
che cosa fare: se dimostrava interesse, il defunto poteva dilungarsi; se,
invece, mostrava indifferenza, il defunto poteva interpretare la cosa come una
sua non chiarezza di spiegazione e si sarebbe dilungato ancora di più,
arrivando, chiaramente, alla guerra fredda. Ed allora il SupMarcos si sentiva
obbligato a spiegare che il termine "guerra fredda" era un ossimoro,
un'arguzia del sistema per ovviare alla morte e distruzione che avevano segnato
quell'epoca. Proseguiva quindi con la "quarta guerra mondiale" e così
via fino a che i popcorn si raffreddavano od erano diventati un impasto di mais
in salsa "Valentina".</span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:12.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">Beh, sto già
diventando uguale a lui. La questione era che se il SupMarcos assisteva alla
proiezione, bisognava poi vedere il film o le serie due volte: una per subire
le interruzioni, l'altra per capire la trama. Per questo dico che un racconto è
un racconto e non una discussione politica. Anche se Difesa Zapatista usi la
"discussione politica" per occultare le prove della "violenza di
genere" che, sotto forma di ceffoni, applica allo stoico Pedrito, il
bambino che, senza saperlo né volerlo, assume il ruolo di nemesi della bambina
e del suo indefinibile gatto-cane.</span></p>
<p class="ydpdffa140dMsoNormal" style="margin-bottom:12.0pt;text-align:justify;line-height:normal;vertical-align:baseline"><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">Dove eravamo?
Ah, sì, nel perché di quello che vi racconterò più avanti.</span></p></span>...... testo completo qui: <i><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT"><a href="https://chiapasbg.com/2018/08/29/ultima-brioche/" rel="nofollow" target="_blank">https://chiapasbg.com/2018/08/29/ultima-brioche/</a></span></i></div><div><span>
<p class="ydp1eca1a7cMsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;line-height:normal;vertical-align:baseline"><i><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";mso-fareast-language:IT">Traduzione “Maribel” - Bergamo</span></i></p>
<p class="ydp1eca1a7cMsoNormal" style="margin-bottom:0cm;margin-bottom:.0001pt;line-height:normal"><i><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif">Testo originale: </span></i><i><span lang="ES-MX" style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;mso-ansi-language:ES-MX"><a href="http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2018/08/26/la-ultima-mantecada-en-las-montanas-del-sureste-mexicano/" rel="nofollow" target="_blank"><span lang="IT">http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2018/08/26/la-ultima-mantecada-en-las-montanas-del-sureste-mexicano/</span></a></span></i><i><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif"></span></i></p></span><br></div></div></body></html>