<html><head></head><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:Helvetica Neue, Helvetica, Arial, Lucida Grande, sans-serif;font-size:13px"><div align="center" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2917"><b id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2918"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2919"><a href="http://www.globalproject.info/it/mondi/messico-il-trionfo-della-speranza/21528" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2920">Messico,
il trionfo della speranza</a><o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2921"></o:p></span></b></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2922"><i id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2923"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2924"><a href="http://www.globalproject.info/it/tags/christian-peverieri/author" title="Christian Peverieri" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2925" title-off=""><span style="color: black; text-decoration-line: none;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2926">Christian Peverieri</span></a>, <a href="http://www.globalproject.info/it/tags/camilla-camilli/author" title="Camilla Camilli" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2927" title-off=""><span style="color: black; text-decoration-line: none;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2928">Camilla Camilli</span></a>, 2/7/2018. </span></i><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2929">AMLO</span><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2930">, come è comunemente chiamato,
a spoglio ancora in corso, ha ottenuto oltre
il 53% delle preferenze, staccando di quasi trenta punti il successivo candidato,
Ricardo Anaya della coalizione PAN-PRD. Ancora più indietro José Antonio Meade,
il candidato del PRI, il partito della rivoluzione istituzionale e dell’attuale
presidente Enrique Peña Nieto.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2931"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2932"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2933">Il vantaggio è talmente esagerato che nemmeno i temuti brogli elettorali potranno
eventualmente ribaltare e ha costretto gli avversari a riconoscere la sconfitta
e ad augurare al nuovo presidente un buon lavoro. A riprova del successo, anche
il presidente degli Stati Uniti, Trump, ha riconosciuto la vittoria di AMLO e si
è detto pronto a lavorare con lui in sintonia. A lui si sono aggiunte le congratulazioni
del presidente canadese Justin Trudeau, soprattutto in riferimento alla volontà
di lavorare insieme al mantenimento del NAFTA (<i id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2934">North American Free Trade Agreement</i>),
punto chiave sostenuto anche da AMLO durante la sua campagna elettorale.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2935"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2936"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2937">In uno Zocalo gremito come solo nelle grandi occasioni, il presidente eletto
ha festeggiato assieme ai suoi tantissimi sostenitori tutta la notte questa che,
comunque la si veda, è una giornata storica per il paese. È la prima volta infatti
che il Messico avrà un presidente che non proviene dal PRI o dal PAN dopo oltre
70 anni. È una sconfitta storica per il sistema politico e criminale messicano,
che negli ultimi dodici anni (dalla vittoria di Felipe Calderón nel 2006 grazie
ai brogli elettorali proprio su AMLO), ha visto crescere una spirale di violenza
inarrestabile che ha prodotto oltre 250 mila morti, 35 mila desaparecidos, 360 mila
rifugiati interni. In quella che è stata definita da molti come la campagna elettorale
più violenta della storia, con oltre un centinaio di candidati (o familiari dei
candidati) morti ammazzati, anche la giornata di ieri si è caratterizzata per la
violenza che solitamente avvolge la quotidianità messicana. Alcune tensioni si sono
registrate già la mattina presto quando la gente in coda da alcune ore è stata informata
della mancanza di schede elettorali per tutti, vedendosi così privati della possibilità
di votare. In altri casi si sono registrati casi di compravendita di voti a favore
soprattutto dei partiti del PRI e del PAN.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2938"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2939"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2940">In Michoacán è stata uccisa a colpi di pistola fuori dalla porta di casa l’attivista
del Partito del Lavoro (PT) Flora Resendiz, mentre un’altra donna, Jeny Torres,
è stata uccisa nello stato di Tabasco mentre si trovava in coda al seggio in attesa
di votare da due uomini a bordo di una moto. In totale sembrano essere nove le persone
assassinate nella giornata di ieri, tra cui anche un militante del partito di Morena.
In altri seggi gruppi di uomini dal volto coperto e armati di bastoni, pietre e,
in alcuni casi, anche da armi da fuoco hanno aggredito le persone presenti. Alcuni
giornalisti e osservatori denunciano di essere stati detenuti illegalmente da gruppi
armati o da forze di polizia.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2941"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2942"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2943">Le prime parole dal palco e su twitter del nuovo presidente sono state: «Non
vi tradirò, sarà un governo del popolo, con il popolo, per il popolo».<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2944"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2945"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2946">Nel suo primo discorso di ringraziamento AMLO ha inoltre dichiarato che la missione
principale del suo mandato sarà «sradicare la corruzione e l’impunità. La corruzione
non è un fenomeno culturale ma il risultato di un regime politico decadente».<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2947"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2948"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2949">Nella giornata di lunedì si conosceranno i risultati definitivi non solo rispetto
all’incarico di presidente ma anche rispetto agli altri 3400 incarichi pubblici,
tra i quali Camera e Senato, per i quali domenica si è votato e che permetteranno
di capire la forza che avrà Morena in Parlamento per mettere in pratica i numerosi
cambiamenti promessi. <o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2950"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2951"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2952">Cambiamenti che non sono per nulla scontati. La coalizione “Juntos haremos historia”
della quale è capofila Morena, è composta anche dal PT (partito dei lavoratori)
e dal PES (Partito Incontro Sociale) di destra, cattolico e tra le altre cose contro
aborto e matrimoni omossessuali e che promette essere una spina nel fianco alle
istanze sociali e democratiche promesse da Lopez Obrador. Quello che si festeggia
oggi nelle piazze e nelle strade messicane è comunque la voglia di rinnovamento,
la risposta “democratica” all’inaccettabile violenza e impunità a cui è stato sottoposto
indiscriminatamente il popolo messicano dai due governi precedenti. AMLO vince perché
la famigerata “guerra al narcos” (che altro non è se non una guerra civile per il
controllo dei cittadini, dei territori e delle risorse) promossa da Felipe Calderón
e portata avanti da Enrique Peña Nieto ha superato ogni limite e non è più accettabile
per i cittadini messicani e giustificabile dai regimi democratici. <o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2953"></o:p></span></div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2954"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2955">Ora, dopo le tante promesse elettorali, si passerà ai fatti concreti. Non c’è
dubbio che per i movimenti messicani, zapatisti e indigeni del CNI in testa, si
apre una nuova e importante stagione politica: le varie esperienze progressiste
del continente latinoamericano hanno dimostrato, coi fatti, i limiti di questa linea
politica: il tradimento di ideali e valori, la svendita dei territori e delle risorse
alle multinazionali, sono solo alcuni dei cortocircuiti che hanno fatto deragliare
“la conquista del potere” dei vari caudillos progressisti latinoamericani e che
potrebbero ripresentarsi in Messico nei prossimi anni. Il rischio di veder svanire
anni di battaglie per i diritti nella lotta fratricida tra favorevoli e contrari
al governo “amico” sarà un pericolo serio in questa fase.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2956"></o:p></span></div><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2768" dir="ltr">
</div><div style="margin-bottom: 0.0001pt; line-height: normal; background-image: initial; background-position: initial; background-size: initial; background-repeat: initial; background-attachment: initial; background-origin: initial; background-clip: initial;" dir="ltr" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2957"><span style="font-size: 10pt; font-family: "Times New Roman", serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2958">Oggi però è il tempo dei festeggiamenti. Il grande merito di AMLO è quello di
aver spezzato l’egemonia di un sistema politico mafioso, corrotto, violento e impune.
Diamogli il beneficio del dubbio che, anche solo dovesse riuscire a far diventare
il Messico un paese meno violento, sarebbe un primo e importante successo. </span><span style="font-size:10.0pt;font-family:"Times New Roman",serif" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2959"><a href="http://www.globalproject.info/it/mondi/messico-il-trionfo-della-speranza/21528" id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2960" class="">http://www.globalproject.info/it/mondi/messico-il-trionfo-della-speranza/21528</a><o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2961"></o:p></span></div><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1530530095702_2978"><br></div><div><br></div></div></body></html>