<html><head></head><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:標楷體, dfkai-sb;font-size:16px"><div align="center" style="margin-bottom:6.0pt;text-align:center;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2979"><b id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2980"><span style="font-size: 14pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2981"><a href="http://www.jornada.unam.mx/2017/05/09/opinion/017a2pol" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2982">Industria
mineraria, <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2983">narco </i>e comunità indigene</a><o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2984"></o:p></span></b></div><div align="center" style="margin-bottom:6.0pt;text-align:center;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2985"><u id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2986"><span lang="ES-MX" style="font-size: 11.5pt; font-family: Arial, sans-serif; font-variant-numeric: normal; font-variant-caps: small-caps;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2987">Luis Hernández Navarro<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2988"></o:p></span></u></div><div style="margin-bottom:6.0pt;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2989"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2990">Rob McEwen è un facoltoso impresario
canadese. È direttore e proprietario della società mineraria McEwen Mining,
compagnia con ingenti investimenti in Messico. È il centesimo uomo più ricco
del Canada ed un fervente credente nell'oro.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2991"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2992"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2993">Nell'aprile del 2015 subì un duro colpo.
Un commando assaltò la miniera El Gallo 1, ubicata nella zona montuosa di
Mocorito, nello stato di Sinaloa, e rubò 198 chili di oro. I ladri si portarono
via 8,4 milioni di dollari. Si è trattato del furto di oro più grande mai
avvenuto in Messico, ed il quarto assalto più importante registrato nella
storia per quantità.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2994"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2995"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2996">Due giorni dopo McEwen
rilasciò un'intervista alla tv canadese Business News Network. Senza peli sulla
lingua confessò: "I <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2997">cartelli </i>lì
sono attivi. Generalmente abbiamo un buon rapporto con loro. Se vogliamo andare
ad esplorare da qualche parte, glielo chiediamo e ti dicono: 'No, ma tornate
tra un paio di settimane quando termineremo quello che stiamo facendo' ".<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2998"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2999"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3000">Le dichiarazioni
sollevarono un’aspra polemica. Tre giorni dopo McEwan ritrattò e si scusò per
il malinteso che aveva generato l'impressione completamente falsa tra i media
messicani che la sua società avrebbe avuto contatti regolari con elementi
criminali.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3001"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3002"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3003">Il fatto è ben lungi
dall'essere un incidente isolato. Mostra la complessa relazione che si è
stabilita in Messico tra le compagnie minerarie ed il crimine organizzato. Una
relazione che mostra vari aspetti: l'aperta collaborazione tra i due ambiti
affaristici, la conversione dei narcotrafficanti in impresari del settore e
l'estorsione e il furto dei <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3004">cartelli</i>
ai danni delle compagnie.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3005"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3006"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3007">Narcotrafficanti e
minatori condividono territori e rotte di passaggio della loro produzione.
Molti depositi minerari si trovano in regioni produttrici di papavero e
marijuana, o in luoghi in cui si cucinano droghe chimiche. Entrambi hanno i
propri eserciti privati o guardie di sicurezza. Occasionalmente, i minatori stringono
accordi e collaborazioni con i sicari che operano sulle remote catene montuose.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3008"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3009"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3010">I <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3011">narcos</i> si incaricano di ripulire il terreno affinché le imprese
possano estrarre i minerali spopolando le comunità o dissuadendo gli abitanti
che si oppongono allo sfruttamento delle risorse. In non pochi siti, di comune
accordo con gli impresari, riscuotono dai lavoratori un'imposta di cooperazione
per avere il diritto di lavorare nella miniera e dai villaggi una quota per le
regalie che le società minerarie devono elargire ai villaggi dove si stanziano.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3012"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3013"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3014">Il crimine organizzato
ha trovato nel settore minerario una prospera attività economica, sia per il
lavaggio del denaro derivante dalla vendita degli stupefacenti sia come un modo
di diversificare i suoi affari. E così ottiene legittimità sociale e politica.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3015"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3016"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3017">In Michoacán, <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3018">Los caballeros
templarios </i>spedivano in Cina navi cariche di ferro. Nel 2010 <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3019">La Familia,</i>
il <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3020">cartello </i>da cui sono nati i <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3021">templarios</i>, avevano già compiuto
incursioni in questa attività. Secondo uno dei suoi riciclatori di denaro
arrestato un anno dopo, avevano esportato in Cina 1,1 milioni di tonnellate di
minerale di ferro attraverso tre compagnie, intascando per questo 42 milioni di
dollari.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3022"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3023"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3024">In Coahuila, <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3025">Los Zetas
</i>entrano con successo nel bacino carbonifero, già di per sé una rotta di
passaggio della cocaina verso gli Stati Uniti. Si stabilirono lì controllando
lo sfruttamento di piccole miniere di carbone. Nel 2012 si calcolò che il
commercio aveva fruttato loro tra i 20 e 22 milioni di dollari.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3026"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3027"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3028">Nell'ottobre de 2014
l'imprenditore minerario José Reinol Bermea Castillo, strettamente legato al
PRI in Coahuila, accusato di essere una figura prominente della <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3029">narcominería</i> regionale, è stato
assassinato nella città di Sabinas.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3030"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3031"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3032">Le compagnie minerarie lamentano
la concorrenza sleale e le estorsioni del crimine organizzato che pretende
diritti di suolo e sequestra i loro lavoratori. Secondo la Camera Mineraria del
Messico (Camimex) questo settore industriale è uno dei più vulnerabili al
crimine organizzato (<a href="http://bit.ly/1ztgI8T" target="_blank" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3033"><span style="color: rgb(189, 46, 38); text-decoration-line: none;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3034">http://bit.ly/1ztgI8T</span></a>).<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3035"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3036"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3037">Le compagnie destinano
tra il 2% e il 4% dei loro bilanci alla sicurezza. Ma società minerarie come
First Majestic investono ancora di più in sicurezza e guardie armate: il 10%.
Altre compagnie hanno ridotto le loro operazioni in Messico o si rifiutano di
investire qui (<a href="http://bit.ly/1E4efpF" target="_blank" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3038"><span style="color: rgb(189, 46, 38); text-decoration-line: none;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3039">http://bit.ly/1E4efpF</span></a>).<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3040"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3041"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3042">Come segnala l'analista
Simón Vargas, sono così significative le perdite economiche che hanno subito
che le grandi multinazionali estrattive hanno ormai a disposizione polizze
assicurative contro il narcotraffico, come quelle fornite dall'agenzia Marsh
Brockman e Schuh, che in Messico offrono coperture fino a 25 milioni di dollari
di perdite (<a href="https://goo.gl/gaJxys" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3043"><span style="color: rgb(189, 46, 38); text-decoration-line: none;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3044">https://goo.gl/gaJxys</span></a>).<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3045"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3046"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3047">Ma, al di là delle
modalità che assume la complessa e perversa relazione tra narcotraffico e
compagnie minerarie, un fatto risulta fondamentale: le terribili conseguenze
che le comunità rurali in generale e quelle indigene in particolare, subiscono
per l'intervento di entrambi. Le loro terre, territori e risorse naturali
vengono spogliate selvaggiamente, devastate e sfruttate dagli uni e gli altri.
Col settore minerario e la <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3048">narcominería</i>
i popoli originari sono vittime di una nuova colonizzazione.<o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3049"></o:p></span></div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3050"><span lang="ES-MX" style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3051">Twitter: </span><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3052"><a href="http://twitter.com/@lhan55" target="_blank" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3053"><span lang="ES-MX" style="color: rgb(189, 46, 38); text-decoration-line: none;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3054">@lhan55</span></a><o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3055"></o:p></span></div><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_2793">
</div><div style="margin-bottom:6.0pt;text-align:justify;line-height:normal" dir="ltr" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3056"><span style="font-size: 12pt; font-family: Times, serif;" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3057">Testo originale: </span><span lang="ES-MX" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3058"><a href="http://www.jornada.unam.mx/2017/05/09/opinion/017a2pol" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3059"><span lang="IT" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3060"><a href="http://www.jornada.unam.mx/2017/05/09/opinion/017a2pol" class="" id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3067">http://www.jornada.unam.mx/2017/05/09/opinion/017a2pol</a></span></a></span><o:p id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3061"></o:p></div><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1494488125108_3075"><br></div><div><br></div></div></body></html>