<html><head></head><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:HelveticaNeue, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, Lucida Grande, sans-serif;font-size:16px"> <font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2676" face="Times New Roman">
</font><div align="center" id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2677" style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;"><b id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2682" style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2683" lang="ES-MX" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-ansi-language: ES-MX; mso-fareast-language: IT;'>EZLN E CNI:
audace scommessa organizzativa</span></b></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2684" face="Times New Roman">
</font><div align="center" id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2685" style="margin: 0cm 0cm 6pt; text-align: center; line-height: normal;"><u id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2686"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2687" lang="ES-MX" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; font-variant: small-caps; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-ansi-language: ES-MX; mso-fareast-language: IT;'>Magdalena Gómez</span></u></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2688" face="Times New Roman">
</font><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2689" style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2690" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;'>Ammetto che risulti luogo comune
definire audace il progetto organizzativo concordato ed annunciato lo scorso 14
ottobre dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ed il Congresso
Nazionale Indigeno (CNI) nel contesto del Quinto Congresso Nazionale Indigeno e
della commemorazione del ventesimo anniversario del CNI. In particolare,
trattandosi dell'EZLN, dov'è l'audacia? proprio il giorno in cui entrava in
vigore il Trattato di Libero Commercio dell'America del Nord (TLCAN) assestò al
salinismo la sorpresa di un'organizzazione politico-militare,
maggioritariamente indigena, che dichiarava guerra al governo per la via
armata. Allo stupore governativo seguì il messaggio sociale di massa a favore
della pace che obbligò al cessate il fuoco unilaterale decretato da Salinas de
Gortari a soli 12 giorni dallo scoppio del conflitto. Lo zapatismo seppe
ascoltare e si unì alla tregua che dura da ormai 22 anni, durante i quali ha
retto nonostante le innumerevoli provocazioni ed aggressioni. Nel suo cammino,
l'EZLN ha promosso molte e diverse iniziative, alcune con più successo di
altre, ma la più rilevante e trionfante è in realtà la costruzione di autonomie
che si esprimono nelle giunte di buon governo, da cui è derivata la <i id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2691" style="mso-bidi-font-style: normal;">escuelita</i> zapatista ed il seminario Il
Pensiero Critico e l'Idra Capitalista.</span></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2692" face="Times New Roman">
</font><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2693" style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2694" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;'>Sono tra coloro che ritengono che,
sebbene il capitalismo colpisca allo stesso modo operai, contadini, impiegati,
giovani, studenti, maestri tra altre ed altri, è tra i popoli indigeni dove lo
zapatismo ha tracciato uno spartiacque storico. Da lì promuove una delle lotte
più antisistemiche, questione che di sicuro non è condivisa da settori che li
hanno accompagnati. Il comunicato Che tremi nei suoi centri la terra, in
effetti ci colpisce ed obbliga a rifletterlo e ciò non è certamente semplice.
La reazione immediata è concentrare l'attenzione sulla possibile partecipazione
dell'EZLN e del CNI con una candidatura indipendente guidata da una donna
indigena e ciò appare come un'inspiegabile virata, perché presupponevamo che
l'opzione elettorale non era nell'orizzonte di queste forze. Tuttavia, nel
testo del comunicato ci sono elementi per uscire da questo dilemma, direbbero
le nonne. Ribadiscono posizioni imprescindibili: diciamo con fermezza che la
nostra lotta è in basso e a sinistra, che siamo anticapitalisti e che è
arrivato il tempo dei popoli, di far vibrare questo paese col battito ancestrale
del cuore della nostra madre terra. Ed annunciano: "questo Quinto
Congresso Nazionale Indigeno ha deciso di avviare una consultazione in ognuno
dei nostri villaggi per smontare dal basso il potere che ci impongono dall'alto
e che ci offre un panorama di morte, violenza, predazione e distruzione. Annunciano
una consultazione ed il suo oggetto, si dichiarano in assemblea permanente:
consulteremo ognuna delle nostre geografie, territori sull'accordo di questo
quinto CNI per nominare un consiglio indigeno di governo la cui parola sia
materializzata da una donna indigena, delegata del CNI come candidata
indipendente che, a nome del Congresso Nazionale Indigeno e dell'Esercito
Zapatista di Liberazione Nazionale, partecipi al processo elettorale del 2018
per la Presidenza di questo paese.</span></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2695" face="Times New Roman">
</font><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2696" style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2697" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;'>Questo è stato l'accordo ed i
risultati della consultazione definiranno la sua direzione. Tuttavia, alcuni
media si sono affrettati a dichiarare come un dato di fatto quello che sarà
oggetto di consultazione, ed annunciano che l'EZLN scommette sulla via
elettorale, che ha compiuto una svolta e, siccome non possono negare che abbia
diritto a percorrere la strada elettorale, addirittura si chiedono e discutono,
per quale settore? Cioè, perché indigeno, ed omettono di dire perché una donna
indigena.</span></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2698" face="Times New Roman">
</font><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2699" style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2700" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;'>La mia impressione è che la
consultazione su questo accordo è l'equivalente della loro dichiarazione
iniziale del 1994, che dovettero coprirsi il volto affinché li vedessero. Oggi
ricorrono a consultarsi su un tema in cui implicitamente, ideologicamente,
tanto la classe politica come i partiti politici li considerano alieni, è il
loro campo. Come osano? In pompa magna si mobiliteranno in lungo e in largo nel
paese per la consulta, e poi ci diranno quale sarà la tappa successiva.</span></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2701" face="Times New Roman">
</font><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2702" style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2703" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;'>Ignoro se li vedremo intenti a
compiere le procedure della Legge di Procedura Elettorale per formare
un'associazione civile, presentarsi all'Amministrazione Tributaria ed aprire un
conto corrente a tale scopo. Quindi, in qualità di candidato, raccogliere in
120 giorni più di 800 mila firme di elettori di almeno 17 stati federati. Se
così fosse, è un loro diritto. Io riaffermo il consiglio di attenerci al loro
testo ed io, per il momento, mi attengo ad esso: "Ratifichiamo che la
nostra lotta non è per il potere, non lo cerchiamo; ma inviteremo i popoli
originari e la società civile ad organizzarsi… costruire la pace e la giustizia
scuotendoci dal basso, dove siamo quello che siamo".</span></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2704" face="Times New Roman">
</font><div id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2705" style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2706" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;'>Attenzione ad entrare in territori
proibiti.</span></div><div style="margin: 0cm 0cm 6pt; line-height: normal;" dir="ltr"><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_4094" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt;'><em id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_4095">La Jornada 18 ottobre 2016 </em></span><span id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2709" lang="ES-MX" style='font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; mso-ansi-language: ES-MX;'><a id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2710" href="http://www.jornada.unam.mx/2016/10/18/opinion/016a1pol"><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2711" color="#0563c1">http://www.jornada.unam.mx/2016/10/18/opinion/016a1pol</font></a></span></div><font id="yui_3_16_0_ym19_1_1476972766155_2712" face="Times New Roman">
</font></div></body></html>