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</div><div class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><i style="mso-bidi-font-style:
normal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">La Jornada – Giovedì 6
ottobre 2011</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><b style="mso-bidi-font-weight:
normal"><span style="font-size:16.0pt;mso-ansi-language:IT" lang="IT"><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/2011/10/06/scuole-minacciate/">Costante
aggressione contro le scuole autonome zapatiste. ONG lanciano una
“dichiarazione mondiale a difesa dell’ejido San Marcos Avilés</a></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align:center" align="center"><i style="mso-bidi-font-style:
normal"><span style="mso-ansi-language:ES" lang="ES">HERMANN BELLINGHAUSEN</span></i></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:ES" lang="ES"> </span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Le scuole
autonome zapatiste delle comunità del Chiapas, come San Marcos Avilés, Tentic e
Las Mercedes, “sono ripetutamente aggredite da gruppi filogovernativi che in
tal modo impediscono il loro normale funzionamento colpendo non solo la
scolarità dei bambini indigeni, ma la convivenza comunitaria”.</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Il Centro dei
Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (Frayba) ed il Movimento per la
Giustizia del Barrio – dell’Altra Campagna di New York – lanciano una
"dichiarazione mondiale" a difesa dell'ejido San Marcos Avilés
(municipio di Sitalá): "Lo Stato messicano, per mezzo degli attori
politici e delle organizzazioni filogovernative, ha tentato di smantellare il
processo che va a compimento, con la sua pratica quotidiana, degli accordi di
San Andrés nel progetto di autogoverno, giustizia, lavoro, salute, giusta
tecnologia ed educazione".</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">I promotori
ritengono che "l'avanzamento del Sistema Educativo Ribelle Autonomo
Zapatista a San Marcos Avilés ha dato il pretesto per attaccare le basi di
appoggio<span style="mso-spacerun:yes"> </span>che hanno subito minacce di
morte, persecuzione, furti, aggressioni sessuali e sgomberi forzati con
l'intervento di membri dei diversi partiti politici".</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Ricordano che il
9 settembre 2010, dopo la costruzione della prima scuola autonoma dell'ejido,
più di 170 basi zapatiste sono state cacciate con violenza dalle proprie case
da un gruppo di scontro guidato da Lorenzo Ruiz Gómez e Vicente Ruiz López e da
persone affiliate ai partiti PRI, PRD e PVEM. Questo gruppo “armato di machete ed
armi da fuoco, fece irruzione nelle abitazioni e cercò perfino di violentare
due donne dell'ejido”.</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Secondo le
testimonianze di abitanti della regione, gli attacchi "intendono
indebolire il progetto di educazione autonoma". Dopo l'accaduto, le basi
zapatiste trascorsero più di un mese alle intemperie. Il 12 ottobre dello
stesso anno, al loro ritorno - accompagnati da una carovana di solidarietà -
"trovarono le loro case saccheggiate, gli animali uccisi, il raccolto, le
piantagioni di caffè e gli alberi da frutto distrutti".</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Le vessazioni non
sono cessate e questa situazione genera ulteriore violenza, impunità e
violazioni dei diritti umani, impedendo la vita quotidiana ed i lavori agricoli
degli zapatisti di San Marcos Avilés.</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Le condizioni di
salute si sono deteriorate. Si registrano "livelli gravi denutrizione e la
morte di un neonato di pochi mesi". A San Marcos e nelle comunità vicine
c'è un'epidemia di tifo che ha ucciso almeno un'altro bambino.</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Nell'appello si
denuncia che, con la violenza, si vuole "soffocare il processo storico in
atto nella costruzione della nuova istituzione educativa degli zapatisti"
che, come popolo indigeno "hanno il diritto di costruire la propria
autonomia, difendere i propri territori ancestrali e creare un sistema
educativo che sostenga e rifletta le loro pratiche culturali e
intellettuali".</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">La dichiarazione
chiede la sospensione immediata e permanente delle minacce di morte, saccheggi,
espropri, aggressioni sessuali e sgomberi contro le basi di appoggio dell'EZLN,
così come il rispetto del loro diritto alla libera determinazione che si
esprime nella loro costruzione di autonomia di governo, giustizia, educazione,
diritto all'alimentazione e salute.</span></div>
<div class="MsoNormal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT">Nella comunità di
Tentic, a circa 20 chilometri dal <i style="mso-bidi-font-style:normal">caracol</i>
di Oventic, appartenente al municipio autonomo San Andrés Sakamch'en de los
Pobres, i priisti impediscono il funzionamento della scuola autonoma
contravvenendo ad un accordo del 2004. Il governo dello stato ha costruito una
nuova scuola primaria, mentre gli zapatisti conserverebbero il possesso di
quella vecchia, oggi scuola primaria autonoma "<i style="mso-bidi-font-style:
normal">Compañero Salvador</i>". Ciò nonostante, il 10 di maggio scorso,
circa 50 priisti hanno abbattuto i muri e messo catene e lucchetti. <a href="http://www.jornada.unam.mx/2011/10/06/politica/022n1pol">http://www.jornada.unam.mx/2011/10/06/politica/022n1pol</a></span></div>
<div class="MsoNormal"><i style="mso-bidi-font-style:normal"><span style="mso-ansi-language:IT" lang="IT"><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/">(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)</a></span></i></div>
</div></body></html>