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<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="" lang="IT">La Jornada – Domenica 1°
Maggio 2011</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="font-size: 18pt;" lang="IT"><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/2011/05/01/repressione-in-chiapas">Interessi
economici alimentano la repressione in Chiapas, accusano gli ejidatarios di
Bachajón che chiedono la liberazione dei 5 indigeni arrestati</a></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><i style=""><span style="" lang="ES">Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de
las Casas, Chis., 30 aprile</span></i><span style="" lang="ES">. </span><span style="" lang="IT">Ribadendo la richiesta
della liberazione immediata dei loro cinque compagni, rinchiusi da febbraio
nella prigione di Playas de Catazajá, l'assemblea degli ejidatarios dell'Altra
Campagna di San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón, denuncia: "Il
governo ha mostrato l'altra faccia della violenza e repressione contro i nostri
compagni militarizzando la zona, intimorendo la gente con la presenza
dell'Esercito e della Marina come se fosse una zona di guerra, tutto questo per
gli interessi che si nutrono sulle nostre risorse naturali e la grande
ricchezza del nostro ejido. Grazie al patrocinio di Felipe Calderón Hinojosa e
Juan Sabines Guerrero e dei loro ambiziosi alleati". Gli indigeni
denunciano anche che il governo statale "ha creato una pagina Internet per
organizzare gruppi di partito e quelli di Opddic, Cenpi, Orcao, Partito Verde
Ecologista e Fondazione Colosio, che si spacciano per 'la otra civil', mentre
in realtà sono paramilitari camuffati, creati da questo malgoverno per
manipolare la verità e distruggere i nostri costumi di uomini e donne degni di
difendere queste terre che i nostri antenati ci hanno lasciato". (…) </span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Bisogna segnalare
che il governo del Chiapas, "consegnando" il botteghino di accesso
alle Cascate di Agua Azul alla Commissione Nazionale per le Aree Protette,
spiana la strada all'esproprio forzato di una parte del territorio indigeno di
San Sebastián Bachajón, malgrado gli ejidatarios respingano la misura. Esistono
voci secondo le quali a breve l'area potrebbe essere decretata area naturale
protetta, a beneficio dello sfruttamento turistico delle cascate che si trovano
in un altro ejido (Agua Azul) ed un altro municipio (Tumbalá). Benché la strada
di quattro chilometri che attraversa San Sebastián, dall'incrocio
Ocosingo-Palenque alle cascate sia costruita su terre ejidali, dalle autorità è
stato presentato come presumibilmente federale, ma non lo è mai stato.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">L'interesse
"protezionistico" delle autorità per un territorio tradizionalmente
agricolo coincide col fatto che ancora adesso, prima di avviare il progetto
turistico progettato per la zona, questo accesso alle cascate possiede un alto
valore economico. Solo nel periodo vacanziero che si sta per concludere, le
cascate di Tumbalá hanno accolto più di 51 mila visitatori su 12 mila veicoli,
in ragione di 35 pesos ognuno, secondo la tariffa fissata dal governo dopo aver
strappato la stazione di pedaggio agli ejidatarios di San Sebastián nel
febbraio scorso. Questi ultimi facevano pagare 10 pesos. Ed altrettanti i
coloni di Agua Azul, che da molti anni è uno dei municipi indigeni più prosperi
del paese e si distingue per essere fortemente filo-governativo. </span><span style="" lang="ES"><a href="http://www.jornada.unam.mx/2011/05/01/index.php?section=politica&article=015n1pol">http://www.jornada.unam.mx/2011/05/01/index.php?section=politica&article=015n1pol</a></span></p>
<p class="MsoNormal"><i style=""><span style="" lang="ES"><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/">(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)</a></span></i></p>
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