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<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="" lang="IT">La Jornada – Sabato 5 marzo
2011</span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b style=""><span style="font-size: 20pt;" lang="IT"><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/2011/03/05/mobilitazioni-in-usa/">Mobilitazioni
in Stati Uniti ed altri Paesi per la liberazione dei prigionieri politici in
Chiapas</a></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i style=""><span style="" lang="ES">Hermann Bellinghausen</span></i></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Gli ejidatarios
dell'Altra Campagna di San Sebastián Bachajón, municipio di Chilón, Chiapas,
annunciano che nei giorni 7 e 8 marzo realizzeranno "un blocco a tempo
indefinito" davanti alla sede della regione autonoma zapatista San José en
Rebeldía, vicino al crocevia di Agua Azul, sulla strada Ocosingo-Palenque.
"Per chiedere la liberazione dei nove compagni detenuti nel carcere di
Playas de Catazajá", ed un minorenne nel centro Villa Crisol,
"autorità comunitarie, familiari dei carcerati, donne e uomini saranno in
digiuno e preghiera”.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">"Sappiamo
molto bene che il malgoverno di Juan Sabines Guerrero ha elaborato una
strategia per spogliarci delle nostre terre, usando i vari leader priisti di
altri municipi".<span style=""> </span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Denunciano
"l'ondata di violenza, intimidazioni e minacce da parte di leader del
Partito Verde Ecologista", al quale appartiene l'attuale sindaco di
Chilón. Questo si ostenta come "il primo presidente cristiano", e
secondo gli ejidatarios è "esperto nel convincere la gente con progetti di
ecoturismo degli investitori internazionali, violentando i diritti di uomini,
donne e bambini".</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Attualmente il
posto è occupato da poliziotti, in "spazi privati" della comunità e
senza il consenso dei proprietari. È il caso di una chiesa cattolica della
comunità Sakil Ulub, che mostra "una situazione preoccupante: donne,
uomini e poliziotti, l'hanno presa come un gabinetto privato, mentre gli
indigeni nativi di questa comunità l'hanno conservata come un'area sacra per le
preghiere".<span style=""> </span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Aggiungono che il
cosiddetto "tavolo di dialogo" che il governo ha proposto ai detenuti
"per ottenere la loro liberazione", è "solo una dimostrazione
degli interventi del governo per espropriare il centro turistico rispondendo ad
interessi economici, senza tenere conto di cultura, tradizione, né dell'eredità
dei nostri antenati, che è la nostra madre Terra".<span style=""> </span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Gli ejidatarios
tzeltales lamentano "che il denaro del malgoverno ha reso ignoranti
persone che sono indigeni, aumentando la tensione, la minaccia e
l'intimidazione".</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Con la loro
mobilitazione, gli ejidatarios dell'Altra Campagna insisteranno sulla
liberazione immediata dei detenuti, "il rispetto della loro dignità e
quella dei loro familiari" ed il ritiro della polizia da Agua Azul.<span style=""> </span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Esigono anche
"la soluzione dei conflitti di Agua Azul, Mitzitón, Tila, Chicomuselo ed
altre comunità, per problemi legati all'uso delle risorse naturali ed il
controllo delle terre e territori, e lo stop alla violenza del sistema
capitalista neoliberale patriarcale contro le donne, le loro famiglie e le
comunità, ed alla violenza nelle regioni indigene, contadine e nei territori
autonomi zapatisti".</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">Nella città di
New York per il prossimo lunedì 7 si svolgerà "La giornata mondiale per la
liberazione dei prigionieri politici di San Sebastián Bachajón", la cui
eco raggiungerà molte parti dell'Europa, America Latina e Messico.<span style=""> </span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">La convocazione è
stata fatta dal Movimento per la Giustizia del Barrio, nell'est di Harlem,
aderente alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona. Sono confermate azioni
in Sudafrica, Francia, Inghilterra, Scozia, Stati Uniti, Catalogna, e Germania.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="" lang="IT">La giornata
internazionale culminerà martedì 8 con una commemorazione del "Giorno
Internazionale in Onore delle Donne dell'Altra Campagna". Gli
organizzatori di New York - la maggior parte immigrati messicani che hanno
sconfitto molte volte le imprese costruttrici multinazionali a El Barrio -
condividono l'appello degli ejidatarios: "I nostri fratelli di San
Sebastián sono riusciti a rompere la frontiera neoliberale che ci impongono
quelli che stanno in alto, inviandoci un videomessaggio. Hanno toccato i nostri
cuori. Il videomessaggio include una spiegazione della loro degna lotta, degli
attacchi recenti e dell'arresto dei loro compagni". </span><span style="" lang="ES"><a href="http://www.jornada.unam.mx/2011/03/05/index.php?section=politica&article=021n1pol">http://www.jornada.unam.mx/2011/03/05/index.php?section=politica&article=021n1pol</a></span></p>
<p class="MsoNormal"><i style=""><span style="" lang="ES"><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/">(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)</a></span></i></p>
</td></tr></table><br>