<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
</w:Compatibility>
<w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel>
</w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156">
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
        {mso-style-name:"Table Normal";
        mso-tstyle-rowband-size:0;
        mso-tstyle-colband-size:0;
        mso-style-noshow:yes;
        mso-style-parent:"";
        mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
        mso-para-margin:0cm;
        mso-para-margin-bottom:.0001pt;
        mso-pagination:widow-orphan;
        font-size:10.0pt;
        font-family:"Times New Roman";
        mso-ansi-language:#0400;
        mso-fareast-language:#0400;
        mso-bidi-language:#0400;}
</style>
<![endif]-->
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><a name="OLE_LINK2"></a><a name="OLE_LINK1"><span style=""><i style=""><span style="" lang="IT">La
Jornada – Martedì 2 marzo 2011</span></i></span></a></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><span style=""><span style=""></span></span><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/2011/03/02/ricattati-dal-governo"><span style=""><span style=""><b style=""><span style="font-size: 20pt;" lang="IT">I detenuti di San Sebastián Bachajón denunciano di essere
stati ricattati dal governo del Chiapas</span></b></span></span><span style=""><span style=""></span></span></a><span style=""><span style=""><b style=""><span style="font-size: 20pt;" lang="IT"></span></b></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><span style=""><span style=""><i style=""><span style="" lang="IT">Hermann
Bellinghausen</span></i></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""><span style="" lang="IT">Dalla prigione di Playas
de Catazajá, Chiapas, i nove contadini tzeltales dell'Altra Campagna di San
Sebastián Bachajón dichiarano: "Ci tengono in prigione solo in cambio
delle nostre terre". Altri di loro si trovano nella prigione di Villa
Crisol (municipio di Berriozábal).</span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""><span style="" lang="IT">Denunciano che alcuni
rappresentanti del governo li hanno visitati ripetutamente nel penitenziario
"proponendoci di accettare il dialogo riguardo al territorio su cui sorge
il botteghino di accesso alle cascate di Agua Azul", promettendo in cambio
la loro liberazione, "ma conosciamo bene quanto siano ingannevoli le
autorità, che vogliono impadronirsi delle risorse e delle terre dei nostri
antenati".</span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""><span style="" lang="IT">I rappresentanti
governativi sostengono l'accordo con gli ejidatarios filogovernativi guidati da
Francisco Guzmán Jiménez (<i style="">Goyito</i>) e
Melchorio Pérez Moreno. I reclusi sostengono che "quelli del governo
statale sono bugiardi, corrotti e traditori", visto che ai dirigenti
filogovernativi "vengono regalate auto nuove perché convincano la gente a
consegnare i terreni che hanno ereditato dai loro genitori". E
ribadiscono: "Ci tengono rinchiusi ingiustamente. Il malgoverno sa che non
abbiamo niente a che vedere con i fatti del 2 febbraio scorso". Come si
ricorderà, quel giorno perse la vita uno degli aggressori filogovernativi,
vicino al botteghino degli ejidatarios dell'Altra Campagna, appena sgomberati a
pistolettate.</span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""><span style="" lang="IT">Con una visita alla
prigione di Catazajá, nove note organizzazioni civili che formano la Rete per
la Pace in Chiapas, hanno appoggiato questi indigeni arrestati il 3 febbraio.
La rete esprime il suo rifiuto "alla nuova ondata di violenza nello stato,
ed in questo contesto di deterioramento guardiamo con preoccupazione la
mancanza di volontà o capacità del governo di intervenire nei conflitti,
evitando di affrontarli, oppure cercando 'soluzioni' a breve termine e, non
riuscendoci, ricorrono alla repressione contro gruppi contrari alla sua
politica".</span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""><span style="" lang="IT">I recenti attacchi a San
Sebastián e Mitzitón "sono un'espressione di questa conflittualità
sociale, ed entrambi i conflitti sono cresciuti in violenza e
polarizzazione", ed una soluzione "dialogata e pacifica è sempre più
urgente". La rete sottolinea che, nel primo caso, "i gruppi a
confronto avevano stabilito meccanismi di dialogo per costruire soluzioni che
garantissero l'unità dell'ejido ed il controllo delle risorse naturali a
beneficio dei suoi abitanti". Questa via negoziata si è interrotta
"con l'azione unilaterale, appoggiata dal governo dello stato, di occupare
con la forza il botteghino di ingresso alle cascate, reprimere una delle parti
nel conflitto e condizionare la liberazione dei detenuti all'accettazione delle
condizioni imposte. Invece di privilegiare il dialogo, il governo è intervenuto
con la repressione ed ha finito per gestire il conflitto prendendo il controllo
della zona".</span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""><span style="" lang="IT">Questo metodo "è già
stato usato" dai governi di Ruiz Ferro ed Albores Guillén, nella zona Nord
e negli Altos. "Il risultato di questa strategia è stato un alto numero di
morti, sparizioni, migliaia di sfollati e la distruzione del tessuto sociale.
Ripetere questo modo di agire è un grave errore in questi tempi di crescente
violenza nel paese", conclude la Rete per la Pace.</span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""><span style="" lang="IT">Da parte sua, una
carovana di molte organizzazioni chiapaneches di donne, dopo aver visitato nei
giorni scorsi i detenuti a Catazajá, ha dichiarato: "La guerra in Chiapas
non si può nascondere con promesse né con la guerra contro il crimine
organizzato. La violazione dell'autonomia delle comunità fa parte delle strategie
attualmente rivolte contro la resistenza organizzata di San Sebastián,
Mitzitón, Tila e Chicomuselo". </span></span></span><span style=""><span style=""></span></span><a href="http://www.jornada.unam.mx/2011/03/02/index.php?section=politica&article=021n2pol"><span style=""><span style=""><span style="" lang="ES">http://www.jornada.unam.mx/2011/03/02/index.php?section=politica&article=021n2pol</span></span></span><span style=""><span style=""></span></span></a><span style=""><span style=""><span style="" lang="ES"></span></span></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style=""><span style=""></span></span><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/"><span style=""><span style=""><i style=""><span style="" lang="ES">(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)</span></i></span></span><span style=""><span style=""></span></span></a><span style=""></span><span style=""></span><i style=""><span style="" lang="ES"></span></i></p>
</td></tr></table><br>