<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p><FONT face="Times New Roman" size=4><STRONG>ANSA 29 aprile 2010 </STRONG></FONT></o:p></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><o:p><FONT face="Times New Roman" size=4><STRONG> </STRONG></FONT></o:p></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT face="Times New Roman"><STRONG><FONT size=4>Messico: rintracciato l'italiano disperso<o:p></o:p></FONT></STRONG></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT face="Times New Roman"><STRONG><FONT size=4>Il suo gruppo aggredito nello Stato di Oaxaca<o:p></o:p></FONT></STRONG></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">29 aprile, 08:43<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><A href="http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/04/28/visualizza_new.html_1767225431.html"><FONT face="Times New Roman" size=3>http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/04/28/visualizza_new.html_1767225431.html</FONT></A><o:p></o:p></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><o:p><FONT face="Times New Roman" size=3> </FONT></o:p></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">ROMA<SPAN style="mso-spacerun: yes"> </SPAN>- E' libero e sta bene l'italiano dato per disperso ieri in Messico dopo un assalto di paramilitari a un convoglio umanitario. Lo ha comunicato la Farnesina. David Casinori ha contattato al telefono il funzionario dell'ambasciata italiana in Messico che si era recato nella zona di Oaxaca per avere notizie. Casinori aveva avuto difficoltà a comunicare perché era stato rapinato degli effetti personali.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN lang=IT style="mso-ansi-language: IT"><FONT size=3><FONT face="Times New Roman">Subito dopo il fatto Casinori non aveva dato notizie di sé e si era temuto che fosse stato rapito dai paramilitari. Il ministero degli Esteri italiano aveva inviato sul posto un funzionario dell'ambasciata di Città del Messico per avere notizie. Casinori è stato rintracciato insieme ad un'altra operatrice tedesca. La missione degli operatori umanitari, giornalisti e maestri che facevano parte del gruppo era quello di portare cibo, vestiti e medicine al municipio indigeno di San Juan Copala, nello stato di Oaxaca, popolato dall'etnia Triqui. Il gruppo era ormai vicino alla meta, quando un commando con una trentina di uomini incappucciati e armati con mitra AK-47 ha bloccato la strada ai sei veicoli del convoglio: nella sparatoria sono morti Tyri Antero Jaakkola, un finlandese di 25 anni giunto tre mesi prima a Oaxaca, e
la messicana Alberta Carino, 35, della ong latinoamericana 'Cactus'. Si parla però di altre tre persone decedute. Superato lo shock per l'attacco, nel quale i veicoli sono rimasti distrutti, molti dei volontari hanno cercato di salvarsi come potevano: alcuni di loro, a quanto pare, fuggendo tra le montagne e allontanandosi. Ma molti altri sono invece stati portati via dagli aggressori, che secondo fonti concordanti sarebbero militanti dell'Unione benessere sociale della regione Triqui (Ubisort), gruppo paramilitare collegato al Pri (Partido revolucionario institucional), principale forza di opposizione del Messico, al potere ininterrottamente per 71 anni fino al 2000. Sullo sfondo dell'attacco c'é la situazione dell'etnia Triqui, circa 15 mila persone, una della sessantina di comunità indigene del paese latinoamericano. L'Ubisort si contrappone ad un altro movimento della regione, il Movimento unificatore della lotta Triqui (Mult-i): si tratta di due
gruppi rivali, entrambi Triqui, che si combattono da anni su una serie di punti. Secondo fonti ufficiali, il bilancio nel 2009 di tale lotta intestina è stato di una trentina di omicidi. La spaccatura tra i due gruppi sarebbe aumentata negli ultimi giorni a causa dell'avvicinarsi delle elezioni a Oaxaca, in programma il 4 luglio.<o:p></o:p></FONT></FONT></SPAN></DIV></td></tr></table><br>