<html>
<head>
<style><!--
.hmmessage P
{
margin:0px;
padding:0px
}
body.hmmessage
{
font-size: 10pt;
font-family:Verdana
}
--></style>
</head>
<body class='hmmessage'>
Durante il presidio di sabato a Lugano sono stati distribuiti dei depliants turistici sul Messico "lindo y querido per contro informare sulla situazione di repressione che si vive in Messico.<br><br>All'indirizzo http://ch.indymedia.org/it/2010/03/74337.shtml potrete vederli.<br><br>Prossimamente disponibili in alta definizione da scaricare e/o adattare come meglio si vuole su www.ecn.org/molino o http://czl.noblogs.org/<br><br>Questi il testo presente all'interno del depliant (sul retro invece parte del testo dell'appello dell'EZLN al festival della Degna Rabbia)<br><br><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CBONALJ%7E1%5CLOCALS%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><o:smarttagtype namespaceuri="urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" name="PersonName"></o:smarttagtype><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:HyphenationZone>21</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
</w:Compatibility>
<w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel>
</w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156">
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if !mso]><object
classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id=ieooui></object>
<style>
st1\:*{behavior:url(#ieooui) }
</style>
<![endif]--><style>
<!--
/* Font Definitions */
@font-face
        {font-family:Verdana;
        panose-1:2 11 6 4 3 5 4 4 2 4;
        mso-font-charset:0;
        mso-generic-font-family:swiss;
        mso-font-pitch:variable;
        mso-font-signature:536871559 0 0 0 415 0;}
/* Style Definitions */
p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal
        {mso-style-parent:"";
        margin:0cm;
        margin-bottom:.0001pt;
        mso-pagination:widow-orphan;
        font-size:12.0pt;
        font-family:"Times New Roman";
        mso-fareast-font-family:"Times New Roman";}
p
        {mso-margin-top-alt:auto;
        margin-right:0cm;
        mso-margin-bottom-alt:auto;
        margin-left:0cm;
        mso-pagination:widow-orphan;
        font-size:12.0pt;
        font-family:"Times New Roman";
        mso-fareast-font-family:"Times New Roman";}
@page Section1
        {size:612.0pt 792.0pt;
        margin:70.85pt 70.85pt 70.85pt 70.85pt;
        mso-header-margin:36.0pt;
        mso-footer-margin:36.0pt;
        mso-paper-source:0;}
div.Section1
        {page:Section1;}
-->
</style><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
        {mso-style-name:"Tableau Normal";
        mso-tstyle-rowband-size:0;
        mso-tstyle-colband-size:0;
        mso-style-noshow:yes;
        mso-style-parent:"";
        mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
        mso-para-margin:0cm;
        mso-para-margin-bottom:.0001pt;
        mso-pagination:widow-orphan;
        font-size:10.0pt;
        font-family:"Times New Roman";
        mso-ansi-language:#0400;
        mso-fareast-language:#0400;
        mso-bidi-language:#0400;}
</style>
<![endif]-->
<p style="margin-bottom: 0.0001pt;"><b><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana;" lang="IT">GUERRA IN
PARADISO*</span></b><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana;" lang="IT"><o:p></o:p></span></p>
<p style="margin-bottom: 0.0001pt;"><b><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana;" lang="IT">Le guerre ai
paradisi sono molteplici e ripetute.</span></b><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana;" lang="IT"><br>
I territori, intesi come spazi dove costruire relazioni ed esperienze, dove
elaborare culture e mestieri, dove conoscere e confrontarsi con provenienze
distanti, dove vivere in relazione con la natura che ci circonda, sono sotto
attacco. Quasi in via d'estinzione!<br>
Paesaggi stravolti, grandi opere, inceneritori.<br>
Muri, frontiere, divieti e controlli. <br>
Nuove autostrade, risorse naturali e beni comuni privatizzati, cemento
ovunque.<span style=""> </span><o:p></o:p></span></p>
<p style="margin-bottom: 0.0001pt;"><b><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana;" lang="IT">Oggi parliamo
di Messico<br>
</span></b><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana;" lang="IT">Perché il Messico é un laboratorio che sperimenta i
grandi cambiamenti che generano ricchezza per pochi e miseria per tanti. Il Messico
vendutoci da guide turistiche e agenzie di viaggio, esalta spiagge dorate, mari
blu, gastronomia esotica, popolazioni locali affabili e sorridenti. Ci intriga
con vulcani, giungle, tequila, arte e un'incredibile storia fatta di piramidi,
templi e divinità misteriose. Un Messico affascinante, alla portata di tutti e
non troppo pericoloso!<br>
<br>
<b>Nuvole gonfie di sangue</b><br>
Ma il vero volto del Messico, quello che si nasconde dietro le pieghe dei
dépliants di Kuoni e Hotel Plan è fatto di sangue, sgomberi, miseria e
sfruttamento. È fatto di nuovi progetti devastatori che vorrebbero privatizzare
risorse naturali e creare circoli elitari a uso esclusivo di ricchi e turisti. Il
progresso che avanza, che distrugge tutto quello che incontra e confina gli
indigeni in riserve da visitare.<br>
<br>
<b>Sorridere sulle foto e bucare le nuvole</b><br>
Attenzione però perché non sempre le popolazioni locali sorridono sulle foto:
in tutto il paese intere popolazioni si ribellano ai soprusi, alle violenze e
agli espropri. Nel selvaggio Chiapas, nella colorata Oaxaca, nella caotica
Città del Messico. Non sarà il vostro operatore turistico di fiducia a farvelo
sapere, ma l'utilizzo saggio di occhi e di cuori attenti, curiosi e sensibili
alle diversità e alle degne rabbie di coloro che hanno deciso di non
arrendersi.<br>
<b><br>
Perché il Messico? Perché non occuparsi di quello che avviene qui?</b><br>
È laggiù che si espandono e si sperimentano le geografie di morte e i mercati del
consumo. In Messico si “crea” la suina, contaminando un'intera regione, per
produrre carne per i mercati occidentali. Il Messico è una delle zone di
transito del mercato della droga globale: parte della cocaina che inonda il
Ticino passa anche dalle guerre di mafia del nord del paese. Allo stesso modo
in quelle zone confluisce l'epicentro del turismo sessuale e la violenza di
genere su corpi e menti. <st1:personname productid="La Svizzera" w:st="on">La
Svizzera</st1:personname> alimenta il redditizio mercato dello Sviluppo:
accordi commerciali e multinazionali (Novartis, Nestlé, Pilatus) che trafficano
armi e sfruttano territorio e risorse.<br>
<br>
<b>Strani oggetti non identificati in... Ticino</b><br>
E se “strane” situazioni avvenissero pure in Ticino?<br>
Un'autostrada che devasta il piano di Magadino come quella che in Messico
condurrà i turisti da San Cristobal a Palenque e che priverà migliaia di
persone delle loro case e delle loro terre; le acque della Val Onsernone
privatizzate da una multinazionale, come quelle di buona parte del Chiapas di
proprietà di Coca-Cola e Nestlé; i migranti che bussano alle nostre porte,
quelli che lavorano e producono qui, privati di diritti, repressi e
criminalizzati come gli indigeni messicani; il grano per fare la polenta
gestito dalla Monsanto, tramutato in OGM, come il mais per fare le tortillas;
un mega complesso alberghiero sulle pozze di Osogna come quello in programma ad
Aqua Azul; i lavoratori delle Officine di Bellinzona che vincono la loro lotta contro
i licenziamenti come i paesani di Atenco con quella contro la costruzione di un
aeroporto sulle loro terre!<br>
<br>
<b>COME REAGIRESTE DI FRONTE A TUTTO QUESTO?</b><br>
<br>
<b>Tante degne rabbie, dove la solidarietà rimane un'arma</b><br>
In Ticino così come in Messico la definizione d'un territorio comune, aperto
all'incontro e alla condivisione d'esperienze, si inscrive nel cuore della
lotta per la dignità e la possibilità di vivere nel luogo e nella maniera che
abbiamo scelto. Immaginiamo, creiamo, viviamo spazi e vite NON come lassù in
alto ce lo impongono,ma secondo i nostri sogni, progetti, bisogni e desideri. Per
questo appoggiamo oggi le lotte in Messico. Per creare ponti di solidarietà, territori
liberi e comuni dove condividere esperienze e umanità diffuse. Per rifiutare le
logiche che ci rendono soli e con la costante paura di quello che non
conosciamo. Essere solidali con le popolazioni che subiscono gli attacchi del
sistema neoliberista o con coloro che migrano in cerca di una vita migliore significa
diffondere semi che non vogliono arrendersi a un mondo sempre piu individualista
e rassegnato.<br>
<br>
</span><span style="font-size: 8pt; font-family: Verdana;" lang="IT">(* libro dello scrittore messicano Carlos Montemayor, deceduto il 1 marzo
2010, sulla repressione negli anni '70 contro le comunità indigene e la
“guerrilla” del maestro Lucio Cabanas nello stato di Guerrero)</span><span style="font-size: 10pt; font-family: Verdana;" lang="IT"><o:p></o:p></span></p>
<br><br><br>                                            <br /><hr />Hotmail: Powerful Free email with security by Microsoft. <a href='https://signup.live.com/signup.aspx?id=60969' target='_new'>Get it now.</a></body>
</html>