<table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0" ><tr><td valign="top" style="font: inherit;"><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 9"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 9"><link rel="File-List" href="file:///C:/DOCUME%7E1/ANNAMA%7E1/IMPOST%7E1/Temp/msoclip1/02/clip_filelist.xml"><!--[if gte mso 9]><xml>
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<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><i>La Jornada –
Venerdì 5 febbraio 2010<o:p></o:p></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;" align="center"><b><span style="font-size: 18pt;">ONG denunciano gli sgomberi
degi indigeni nei Montes Azules<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><!--[if !supportEmptyParas]--> <!--[endif]--><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><i>Hermann Belinghausen. Inviato</i>. Davanti agli
"sgomberi forzati" nei Montes Azules, Chiapas, "perpetrati dai
governi federale e statale", e la "minaccia imminente di nuovi
sgomberi di comunità indigene" insediate in quella parte della selva
Lacandona, diverse ONG hanno emesso un'azione urgente rivolta alle autorità.</p>
<p class="MsoNormal">Le organizzazioni civili sostengono che "è falso che lo
sgombero forzato e la politica di riordino territoriale intrapresa nei Montes
Azules sia rispettosa dei diritti umani; al contrario, prescindendo da questi,
lo Stato messicano promuove il furto, l'incertezza giuridica e colpisce
seriamente la possibilità delle famiglie indigene di costruirsi un progetto di
vita degna".</p>
<p class="MsoNormal">Ricordano che il 26 gennaio, autorità ambientali - statali e
federali - "hanno comunicato di promuovere circuiti turistici della Ruta
Maya che includeranno siti certificati come turismo naturale per una strategia di
sviluppo e conservazione della selva Lacandona". Inoltre, è stato
comunicato che prossimamente saranno sgomberate le comunità Nuevo San Gregorio,
Nuevo Salvador Allende, Nuevo San Pedro, 6 de Octubre, Poblado Laguna El
Suspiro, Ojo de Agua el Progreso e San Jacinto Lacanjá.</p>
<p class="MsoNormal">Il Comitato dei Diritti umani Fray Pedro Lorenzo de la Nada,
il Servizio di Consulenza per la Pace (Serapaz) ed il Centro dei Diritti Umani
Fray Bartolomé de Las Casas chiedono al governo di indennizzare e risarcire del
danno causato alle famiglie sfollate, e che"si astenga da eseguire nuovi
sgomberi e modifichi la sua politica di regolarizzazione nelle regioni indigene
del Chiapas, in particolare nei Montes Azules, in modo che garantisca giustizia
ed uguaglianza rispetto a diritti ed interessi che riguardano comunità ed
organizzazioni, avendo cura di attenersi in ogni momento alla normativa
internazionale in materia di diritti umani".</p>
<p class="MsoNormal">I giorni 21 e 22 gennaio sono stati realizzati due operativi
di espuslsione nelle comunità Laguna El Suspiro e Laguna San Pedro (municipio
ufficiale Ocosingo), quest'ultima composta da basi di appoggio dell'EZLN. E'
stata un'azione coordinata tra la polizia specializzata della Procura Generale
di Giustizia dello Stato, la Segreteria per la Sicurezza e Protezione
Cittadina, la Procura Generale della Repubblica, la Procura Federale per la
Protezione dell'Ambiente, la Commissione Nazionale per le Aree Naturali
Protette e rappresentanti dei diritti umani dello stato.</p>
<p class="MsoNormal">Secondo le testimonianze delle famiglie sfollate da El
Suspiro - il 21 gennaio - intorno alle 11 circa sono arrivati tra i tre e
cinque elicotteri, dai quali sono scesi 60 poliziotti in uniformi di colore
nero o mimetiche. "I poliziotti hanno tirarono fuori di casa in maniera
violenta María Cortés Pérez e Magdalena García Cortés, per farle salire a forza
sull'elicottero ed essere trasortate a Palenque". Lo sgombero è stato
fatto senza preavviso, senza che venisse mostrato alcun documento ufficiale,
senza nessuna spiegazione né permettere alla gente di portare bagagli. La
mattina seguente sono atterrati quattro elicotteri a Laguna San Pedro. La
comunità è stata circondata da circa 250 poliziotti che hanno trascinato gli
indigeni fino ad un elicottero.</p>
<p class="MsoNormal">A Palenque le famiglie sfollate sono state interrogate da
Marcos Minor Flores, agente del Pubblico Ministero della Procura del Distretto
Selva che ha insistito a chiedere loro "dov'erano i terreni coltivati a
droga". Dopodiché, gli indigeni sono stati costretti a firmare un
documento senza conoscerne il contenuto. "Non è stato fornito loro né un
interprete né un avvocato", aggiungono le ONG.</p>
<p class="MsoNormal">A loro volta, organizzazioni sociali di Ocosingo nei giorni
scorsi hanno denunciato l'esistenza di minacce e persecuzione contro le
comunità Nueva Galilea, Benito Juárez, Ojo de Agua La Pimienta e Chuncerro,
sempre nei Montes Azules. <a href="http://www.jornada.unam.mx/2010/02/05/index.php?section=politica&article=014n1pol">http://www.jornada.unam.mx/2010/02/05/index.php?section=politica&article=014n1pol</a></p>
<p class="MsoNormal">(Traduzione “<i>Maribel</i>” – Bergamo <a href="http://chiapasbg.wordpress.com/">http://chiapasbg.wordpress.com</a> )</p>
</td></tr></table><br>