<meta http-equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8"><title></title><meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 3.1 (Win32)"><style type="text/css">
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<p style="margin-bottom: 0cm; font-weight: normal;" align="CENTER"><font face="Times New Roman, serif"><i>La
Jornada – Mercoledì 23 dicembre 2009</i></font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="CENTER"><br>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;" align="CENTER"><font style="font-size: 16pt;" size="4"><b>"Una
presa in giro", la conclusione dei giudici del caso Acteal:
Arizmendi</b></font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Elio Henríquez, corrispondente.
Acteal, Chis., 22 dicembre</i>. Durante l'omelia in ricordo dei 45
indigeni assassinati 12 anni fa da un gruppo di paramilitari in
questa località, Felipe Arizmendi Esquivel, vescovo di San Cristobal
de las Casas, ha dichiarato: "È una presa in giro ed una
vergogna che si siano liberati per cavilli legali 29 responsabili di
un crimine tanto orrendo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">"Quello che è successo il 22
dicembre 1997 continua a farci male e ci indigna che, nonostante la
loro colpevolezza, alcuni siano stati liberati avvalendosi di
deficienze del procedimento penale". Ribadendo che "senza
giustizia non ci può essere pace stabile e duratura e si perde
fiducia nelle istituzioni".</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Alberto Brunori, rappresentante
dell'Alto Commissariato dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU)
per i Diritti Umani in Messico, ha ripetuto il suo appello allo Stato
messicano a "porre fine all'impunità" nel caso Acteal e a
garantire il diritto alla giustizia, alla verità ed al risarcimento.
"L'oblio e l'impunità non sono la risposta che ci si aspetta da
uno Stato democratico, rispettoso dei diritti umani", ha
affermato davanti a centinaia di persone.
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ha aggiunto che per il suo ufficio "il
caso non è chiuso" e che se sono stati commessi errori ed
omissioni nelle indagini, bisogna punire i responsabili. "Ma
dopo tanti anni non ho ancora visto nessun responsabile", ha
affermato, dopo aver definito il massacro di Acteal come "il
fatto più cruento nella storia recente del Messico".
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Le attività per ricordare le 21 donne,
15 bambini 9 uomini assassinati il 22 dicembre 1997 sono iniziate con
un pellegrinaggio di decine di cattolici dalla comunità di Majomut
ad Acteal, di circa quattro chilometri.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">All'entrata di questa località
l'organizzazione della società civile Las Abejas ha collocato uno
striscione con la scritta: "A partire da oggi Acteal è stato
designato ‘Luogo di Coscienza dell'Umanità ', per ispirazione di
tutti quelli che lottano per la pace e la memoria incancellabile per
le generazioni future".
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">In una cerimonia successiva è stata
fatta la dichiarazione ufficiale di Acteal come "Luogo di
Coscienza", per cui ora fa parte della Rete Latinoamericana che
raggruppa 21 membri.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Alla fine del pellegrinaggio, con riti
tradizionali, canti ed accompagnati da diversi sacerdoti e dai
vescovi Arizmendi Esquivel ed il suo ausiliare, Enrique Díaz Díaz,
gli oltre 500 partecipanti, tra i quali i rappresentanti del
Sindacato Messicano degli Elettricisti e del Fronte dei Popoli in
Difesa della Terra di San Salvador Atenco, oltre a molti visitatori
stranieri, hanno ricordato le vittime con una messa tradotta in
tzotzil.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><br>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Las Abejas hanno affermato che i
paramilitari "credevano che avrebbero distrutto il nostro seme,
ma non solo non siamo scomparsi, ma nostro Dio padre-madre ci ha dato
ali per volare in molte parti del Messico e di altri paesi per
denunciare l'ingiustizia e le bugie dei governi e la pace che
vogliono i popoli".
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">(…) "Non vogliamo una guerra che
torni a costare il sangue di milioni di fratelli. Vogliamo una nuova
rivoluzione, ma non violenta, affinché abbiamo libertà, giustizia e
pace e per recuperare la terra dalle mani di coloro che la stanno
distruggendo e saccheggiando", hanno aggiunto.
<a href="http://www.jornada.unam.mx/2009/12/23/index.php?section=estados&article=026n2est"><font color="#0000ff"><span lang="zxx"><u>http://www.jornada.unam.mx/2009/12/23/index.php?section=estados&article=026n2est</u></span></font></a></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><u>(Traduzione “</u><i><u>Maribel</u></i><u>”
Bergamo </u><a href="http://chiapasbg.wordpress.com/"><font color="#0000ff"><span lang="zxx"><u>http://chiapasbg.wordpress.com</u></span></font></a></p>