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Il Collettivo Zapatista Marisol e il Centro Sociale il Molino di Lugano<br>presentano:<br><br>Sabato 14 novembre a partire dalle 18.00 "Il volto del Messico che R-Esiste".<br><br>Programma della serata:<br><br>18.00 Aperitivo solidale<br><br>19.30 Cena popolare messicana "Chava cocinero"<br>(sopa azteca, arroz, frijoles, tacos al pastor de soja)<br><br>20.30 Vittorio Sergi presenta il libro<br>"Vento dal basso nel Messico della rivoluzione in corso"<br><br>Con la presenza di John Holloway, autore delle prefazione del libro<br>nonché di "Cambiare il mondo senza prendere il potere"<br><br>23.00 La Rifa con ricchi premi dignitosi<br><br>23.30 Dj set con Luka Rudeboy - Radio Kingston (from ska to salsa) <br><br>Cocktail bar a favore dei prigionieri politici e murales dal vivo!<br><br><table height="1" width="234"></table>info: http://ch.indymedia.org/it/2009/11/72023.shtml<br>molino@inventati.org<br><br><span class="ctexte">Messico e nuvole... (gonfie di sangue): evitate le zone a "rischio"</span><br><span class="atexte"><br>Spiagge d’orate, mare blu e trasparente,
gastronomia esotica e invitante, popolazioni locali affabili e
sorridenti. Vulcani, giungle, tequila e cocaina, arte e cultura e
un’incredibile storia fatta di piramidi, templi e divinità misteriose.
Intrigante e affascinante! <br>È il Messico venduto dalle agenzie e
dai depliant turistici: etnico e a buon mercato, alla portata di tutti,
spensierato e non troppo pericoloso. <br>Se si evitano le zone «a rischio»... chiaramente! <br><br>I
«guerriglieri» in Chiapas, a Oaxaca, a Guerrero, i paesani di Atenco,
gli studenti dell’auditorio occupato «Che» di Città del Messico, le
mamme di Ciudad Juarez, i minatori e gli elettricisti in sciopero, i
transessuali e le «sexoservidoras» del barrio bravo di Tepito e della
Merced. <br>Evitate le zone a rischio perchè il Messico, attenzione
sono notizie confidenziali, é il secondo paese dopo l’Iraq, con più
giornalisti ammazzati. <br>È la nuova via della droga senza ostacoli e
confini che provoca migliaia di morti mensili; è il moderno muro che, a
vent’anni dalla caduta di quello di Berlino, viene eretto per impedire
l’entrata su suolo statunitense. <br>In Messico non si rispettano i più elementari diritti umani, dice Amnesty International. <br>Il
Messico sono le mattanze di Atenco e di Oaxaca, le bottte agli
studenti, il femminicidio di Ciudad Juarez, le privatizzazioni
selvagge, la devastazione ambientale e la costruzione di nuovi mega
progetti turistici e d'autostrade devastatrici a scapito delle
popolazioni indigene e locali. Qui, la violenza perpetua che subiscono
le comunità indigene (sorridenti sulle foto…) in Chiapas, Guerrero e
Oaxaca si chiama guerra a bassa intensità. Qui, chi ha lottato per
difendere la propia terra dalla devastazione e dal saccheggio di
governi e multinazionali é morto ammazzato o é rinchiuso nelle prigioni
di massima sicurezza, in condizioni abominevoli. <br><br>Non ci piace il turismo di massa e ci piace narrare di altri mondi! <br>Le
zone « a rischio » preferiamo attraversarle, conoscerle per interagire,
per costruire comunità, ammiccamenti e solidarietà. Qui e altrove. <br>Oggi,
all’interno della rassegna «caratteri resistenti», presentiamo un
opuscolo e un libro, con amici e compagni con i quali abbiamo
teneramente condiviso queste «zone a rischio», che narrano di
quell’altro Messico che costruisce, lontano da partiti politici e
istituzioni, cammini di autonomia e d’emancipazione. <br>Dove le
storie, reali e immaginarie, dolci e violente, diventano lotta e
resistenza, umanità «altra»! Dove per cambiare il mondo non si mira
alla presa del Potere. <br>La solidarietà rimane un'arma e questa
iniziativa partecipa alla campagna internazionale di mobilitazione per
i prigionieri politici « primero nuestr@ pres@s ». <br><br>Possiamo
ancora dire che non ci riguarda quando la complicità gonfia le nubi?
Quando il governo svizzero vende armi e mezzi a quello messicano (gli
aerei pilatus che nel 1994 bombardavano le comunità zapatiste)? Quando
le multinazionali svizzere contribuiscono all’impoverimento e allo
sfruttamento? Quando, silenziosi e indifferenti, godiamo delle
« bellezze » locali contribuendo indirettamente allo spoliamento delle
comunità indigene e della popolazione locale. <br><br>Esageriamo? Guardando in alto le nubi hanno striature rosso sangue e, a volte, gocciolano.... <br>Passa
e partecipa il 14 novembre (il ricavato della serata sarà destinato a
progetti per le comunità zapatiste o in solidarietà agli arrestati di
Atenco e Oaxaca) <br>e ti daremo tutti i particolari della guerra a bassa intensità che avvolge il Messico. <br> <br>In fondo basta poco a stracciare depliant turistici e ipocrite foto sorridenti. A bucare le nubi. <br>La «vie est ailleurs», sicuramente non su carta patinata e cartelloni pubblicitari! </span><br>                                            <br /><hr />Windows Live: Make it easier for your friends to see <a href='http://www.microsoft.com/middleeast/windows/windowslive/see-it-in-action/social-network-basics.aspx?ocid=PID23461::T:WLMTAGL:ON:WL:en-xm:SI_SB_2:092009' target='_new'>what you’re up to on Facebook.</a></body>
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