[Ezln-it] Crimine di stato in Messico: uccisi 3 compagni del CODEDI

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Fri Feb 16 00:31:19 CET 2018


http://lapirata.indivia.net/crimine-di-stato-in-messico-uccisi-tre-compagni-del-codedi-in-unimboscata-attaccano-lautonomia-nessun-passo-indietro/



Il telefono che squilla.

– Si un’imboscata, si si sui compagni, raffiche.-

– Cosa? No, ti richiamo –

– Quanti morti? 3, si ti richiamo –

– Maledetti. Si, si. TI richiamo io –

Ancora sangue.

Ed è ancora il sangue dei compagni quello versato sulle strade di un 
Messico che in questi ultimi sei mesi del governo di Enrique Pena Nieto 
ha visto, da Michoacan a Oaxaca, passando per Veracruz, Guerrero e 
Chiapas, attaccare l’Autonomia con tutto il dispositivo repressivo, 
(statale e parastatale), di cui il partito PRI fa uso a proprio 
piacimento per annichilire chi alza la testa.
Ad essere colpito questa volta è il Comité por la Defensa de los 
Derechos Indígenas (CODEDI), organizzazione che in questi anni si è resa 
protagonista e artefice di una delle esperienze di autonomia e 
autogestione più significative e radicali nel Narcostato che chiamiamo 
Messico.

Lunedì 12 febbraio, verso le 22,30, al kilometro 122 della strada 
statale Oaxaca-Pacifico 175, uomini armati hanno attaccato con raffiche 
di mitra la camionetta dove stava viaggiando il compagno Abraham Ramirez 
Vàsquez assieme ad altri membri dell’organizzazione, mentre tornava 
dalla città di Oaxaca verso la Sierra Sur, dopo una riunione con 
funzionari del governo statale a cui era stato invitato. In questo 
attacco sono stati assassinati dallo Stato 3 giovani compagni del 
CODEDI, minori, di cui l’organizzazione ha scelto per il momento di non 
diffondere i nomi.

L’ organizzazione CODEDI ritiene responsabili dell’attacco il governo 
statale e quello federale, rappresentati rispettivamente da Alejandro 
Murat e da Enrique Pena Nieto,entrambi del PRI e da sempre impegnati 
nella destabilizzazione nello Stato attraverso azioni armate condotte a 
volte dalla polizia, a volte dall’esercito e dai servizi e più 
frequentemente dal braccio armato operativo dello stato sui territori: 
il narco e i gruppi paramilitari.

Il CODEDI nel comunicato diffuso poco dopo l’imboscata fa “appello a 
tutte le organizzazioni sociali, a tutti gli uomini e a tutte le donne 
liber* di solidarizzare con il CODEDI”. Inoltre i compagni e le compagne 
dell’organizzazione, ribadendo la responsabilità dello stato 
nell’imboscata subita dichiarano che non accetteranno di essere 
utilizzati dallo stato come pedine nella gestione di una vera e propria 
“strategia della tensione” le cui conseguenze nel paese vengono 
puntualmente pagate dalle classi lavoratrici,subalterne e dalle comunità 
indigene:
“Non verremo usati per generare paura nelle file del movimento sociale 
dei popoli di Oaxaca. Esigiamo verità e giustizia per i tre giovani 
messicani del CODEDI che sono stati assassinati dallo stesso governo che 
avrebbe dovuto proteggerli. Facciamo una chiamata fraterna a tutte le 
organizzazioni sociali, ai popoli di Oaxaca e in particolare ai compagni 
della SECCIÒN 22 affinché ci accompagnino negli appuntamenti che 
lanceremo nelle prossime ore.”

I compagni e le compagne del CODEDI, organizzazione che riunisce 45 
comunità indigene della regione costa sud dello stato di Oaxaca, sud-est 
messicano, lottano tutti i giorni contro il saccheggio dell’acqua dei 
loro fiumi, rubata dalle multinazionali alberghiere per riempire le 
grandi piscine degli hotel di Huatulco, contro il taglio illegale degli 
alberi di granadillo dei loro boschi, utilizzati poi per la costruzione 
di yachts in Canada, Cina e Stati Uniti e per il diritto a una vita 
degna nella sierra che questi popoli custodiscono e abitano da migliaia 
di anni.

Apparentemente isolata dal resto del paese CODEDI è stata in grado in 
questi anni di tessere a partire dalla costruzione della propria 
Autonomia e della conflittualità di massa organizzata verso mafie e 
capitalisti della regione, una rete di relazioni nazionali e 
internazionali che hanno visto l’organizzazione indigena prima 
alimentare la comune di Oaxaca nel 2006 ( quando la città cacciò la 
polizia dalle strade) e poi ospitare incontri culturali nei propri 
territori , come i tre forum internazionali di teatro nella sierra 
zapoteca, oltre che partecipare a eventi nazionali sulle Zone Economiche 
Speciali e non ultimo all’ Incontro per la Resistenza Globale Autonoma 
di settembre 2017 in Chiapas 
(https://resistenciaglobalautonoma.wordpress.com/2017/11/10/presentacion-de-la-finca-alemania-del-comite-por-la-defensa-de-los-derechos-indigenas-para-el-encuentro/ 
) dove è stato presentato pubblicamente davanti ad organizzazioni 
autonome provenienti da tutte le parti del mondo il progetto fiore 
all’occhiello dell’organizzazione: Finca Alemania.

Il 19 di Aprile 2013, CODEDI assieme ai compagni e alle compagne di 
Organizaciones Indias por los Derechos Humanos en Oaxaca (OIDHO), 
decidono occupare la “Finca Alemania”, 600 ettari di un ex piantagione 
di caffè di propietà tedescha nella sierra sur di Huatulco, dando vita a 
quello che a oggi potremmo definire uno straordinario soviet-università 
nelle montagne.
A Finca Alemania si produce buon cibo per le migliaia di persone che 
conformano l’organizzazione, si fabricano mattoni porte e finestre per 
costruire le case nelle comunità e si formano i giovani appartenenti al 
CODEDI.

L’educazione viene messa al servizio delle comunità di appartenenza di 
ogni compagno e compagna dato che non solo viene garantito l’accesso 
all’educazione a persone che non avrebbero mai potuto studiare, ma 
ciascuno ha l’obbligo di ritornare al villaggio di appartenenza e 
riportare nella pratica quanto appreso,contribuendo così alla crescita 
di una economia autonoma integrata fra le varie comunità della regione. 
Il gruppo di giovani che studia e vive stabilmente nella Finca è tenuto 
a frequentare corsi di : panetteria, agroecologia, allevamento, 
medicina, meccanica automotrice, elettricista automotrice, informatica, 
serigrafia, taglio e cucito, pittura, musica, teatro, apicultura e 
pedagogia per citare alcuni dei 18 laboratori della scuola autonoma 
attiva da più di un anno.

Il 12 febbraio 2018, ancora una volta, assistiamo ad un crimine di stato 
nei confronti di chi sogna, praticandolo ogni giorno, un mondo più 
giusto. Lo stesso mondo che ognuno,ognuna di noi ha avuto modo di 
toccare ogni volta che abbiamo camminato per i sentieri della Finca, 
ogni notte in cui abbiamo condiviso il caffè nel freddo dei blocchi 
sull’autostrada o quando abbiamo invaso le strade di Oaxaca, l’aeroporto 
di Huatulco, gli uffici del governo statale e federale, con rabbia e 
determinazione.
Questo stesso mondo che fa delle pratiche indigene un vero e proprio 
patrimonio comune anticapitalista da cui non impareremo mai abbastanza, 
viene sistematicamente attaccato con brutalità e violenza, senza 
importare le modalità spietate di repressione, come quelle dell’ennesima 
imboscata preparata dallo stato ad Abrahm Ramirez Vazquez, ne’ l’età di 
chi viene colpito dalle pallottole dei sicari pagati dal governatore 
Murat, che in questo caso colpiscono oltre che un adulto, anche due 
minori. Indigeni. Rivoluzionari. Colpevoli di praticare autonomia nei 
propri territori e di non accettarne la svendita e il saccheggio.

Mentre le famiglie aspettano di riceverne i corpi, lunghe colonne di 
membri dell’organizzazione indigena campesina marciano sulla stessa 
strada dove sono stati aggrediti e uccisi. Reclamano giustizia.
CODEDI, nel denunciare il crimine di stato perpetrato ai danni di tre 
suoi membri annuncia che la lotta contro le Zone Economiche Speciali , 
le grandi opere previste dal governo nello stato di Oaxaca, lo 
sterminio,la tortura, gli arresti di militanti, attiviste a attivisti e 
contro tutti i piani di saccheggio dello stato non si fermerà, anzi. E 
non verrà fatto nemmeno un passo indietro.

Colletivo Nodo Solidale (Italia-Mexico)


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