[Ezln-it] Sull'omicidio della compagna Bertha Caceres
nodosolidale at autistici.org
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Fri Mar 11 17:17:22 CET 2016
Comunicato del Collettivo Nodo Solidale sull’assassinio della nostra
compagna Bertha Caceres del COPINH a Tegucigalpa, Honduras
Giovedì 3 marzo 2016,
Ai media indipendenti del Messico e del mondo,
Agli/Alle aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona
dell’EZLN,
Alle organizzazioni popolari e collettivi in lotta,
Come Nodo Solidale (Messico e Italia) esprimiamo tutto il nostro dolore
e la nostra rabbia di fronte all’assassinio della nostra compagna Bertha
Caceres, difensora della vita.
Abbiamo camminato con lei, imparando da lei, condividendo pensieri,
momenti di incontro, esperienze.
All’alba del 3 marzo alcuni soggetti sono entrati nella sua abitazione
forzando le porte e l’hanno giustiziata mentre dormiva, ferendo altre
persone che si trovavano all’interno della casa.
Ancora una volta colpiscono al cuore dei movimenti, attaccando quei
compagni e quelle compagne che lottano con forza e determinazione.
Bertha era una indigena Lenca, madre e femminista. Ha accompagnato le
lotte del suo popolo come lider del Consiglio Civico delle
Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras(COPINH),
un’organizzazione che è riuscita a impedire la costruzione della
centrale idroelettrica di Agua Zarca, nella provincia di Intibuca.
Assieme alle sue compagne e ai sui compagni, Betha ha sfidato il potere
della Banca Mondiale e di Sinohydro/Desa, la più grande impresa al mondo
nel settore idroelettrico.
In nessun momento ha dubitato nel denunciare e nel segnalare i colpevoli
di tanta distruzione. Ha contribuito a rafforzare vari settori impegnati
nei processi di lotta nel paese col suo coraggio e la sua
determinazione. La sua voce è arrivata ben oltre i confini onduregni,
accompagnando e diventando la voce di grandi movimenti di donne in
resistenza in tutto il mondo.
Bertha è stata prima criminalizzata e poi indagata. Ha ricevuto numerose
minacce di morte però tutto questo non ha fermato la sua battaglia ne’
le ha tolto il sorriso:
“Durante tutta la mia vita sono sempre stata cosciente di quello che mi
può succedere stando in questa lotta, però non riusciranno a piegarmi”
Il governo dell’Honduras se ne sta lavando le mani. Sostiene che Bertha
fosse sotto protezione e che forse si è trattato di un tentativo di
furto.
Sappiamo che non è così e indichiamo come responsabile della sua morte
e delle morti di tutti i membri del COPINH fino ad oggi il governo di
Juan “Ruba Tutto” Orlando Hernandez.
Sappiamo che i colpevoli di questo omicidio e di molti altri hanno nomi
e cognomi. Sappiamo che quelli che premono il grilletto sono gli stessi
che bramano la terra, l’acqua e la distruzione del popolo Lenca.
Se parliamo di furto, uno chiaro come il sole, è quello perpetuato a
danni dei popoli e senza interruzioni da parte degli stati e del
capitale.
I popoli indigeni del Centroamerica e del continente oggi piangono una
sorella, una compagna di lotta, di resistenza e di vita. Queste lacrime
sono le stesse che annaffieranno sulla terra il seme che è stato
piantato. Ammazzando Bertha non fermeranno la forza del popolo Lenca.
Non riusciranno a spegnere la fiamma accesa dai custodi ancestrali dei
fiumi. Non potranno zittire il grido di 500 anni di dignità ribelle.
VERITA’ E GIUSTIZIA PER BERTHA CACERES!
SOLIDARIETA’ CON IL COPINH!
VIVA LA VIDA , QUE MUERA LA MUERTE!
Solidarietà attiva dalle nostre geografie ribelli: Chiapas, Messico e
Italia. Facciamo appello ai collettivi, alle organizzazioni e ai popoli
che si pronuncino, si mobilitino e si agitino davanti alla distruzione
che ci vogliono imporre.
COLLETTIVO NODO SOLIDALE (Messico e Italia)
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