[Ezln-it] Sul trasferimento di Alejandro Diaz Santiz
nodosolidale at autistici.org
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Wed Sep 16 05:08:50 CEST 2015
Compas,
diffondiamo il comunicato (tradotto in italiano) del GT No Estamos Todxs
sul trasferimento forzato del compagno Alejandro Diaz Santiz,
prigioniero politico della Sexta, avvenuto pochi giorni fa.
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Pronunciamento del Gruppo di Lavoro "No estamos Todxs" per il
trasferimento di Alejandro Diaz Santiz
11 settembre del 2015, San Cristobal de Las Casas
Il Gruppo di Lavoro “No Estamos Todxs”, come collettivo che accompagna
le lotte nelle galere del Chiapas, esprime la sua più grande e sentita
indignazione per il trasferimento forzato del compagno Alejandro Diaz
Santiz dal Cereso 5 di San Cristobal de las Casas (Los Llanos) al
CEFERESO di Villa Comaltitlan, carcere di massima sicurezza,
recentemente costruito .
Il trasferimento è avvenuto all'1 di notte del 10 settembre, secondo
quanto denunciato pubblicamente da tre detenuti simpatizzanti con la
lotta di Alejandro, ed è avvenuto in un contesto di trasferimenti di
massa di detenuti, eseguiti utilizzando più di 2000 poliziotti.
Nell'operazione sono stati ricollocati 400 prigionieri di differenti
carceri, considerati detenuti di "alta pericolosità".
Alejandro Díaz Santiz, indigeno tzoztil di 35 anni, è prigioniero dal
1999 accusato di un omicidio che non ha mai commesso; al momento
del'arresto non parlava spagnolo, è stato torturato, non ha mai avuto
diritto ad un interprete e non disponeva del denaro sufficiente per
garantirsi una difesa legale adeguata. Insomma: è stato arrestato e
incarcerato per la ragione di essere povero e indigeno, un fatto molto
comune nel contesto razzista del sistema giudiziario coloniale in
Messico e in Chiapas.
Il compagno non si è arreso, ha aderito alla Sesta Dichiarazione della
Selva Lacandona dell'EZLN e si è organizzato con altri prigionieri e
prigioniere di un collettivo chiamato " Solidarios de la Voz del
Amate",i cui membri, grazie a molte azioni partecipate anceh dallo
stesso Alejandro, hanno ottenuto la propria libertà nel luglio del 2013.
Alejandro Diaz Santiz rimane l'unico membro di questa organizzazione
ancora prigioniero.
Da quel momento il compagno ha continuato a lottare, facendo coscienza
coi detenuti sui loro diritti e sulle costruzione di processi
organizzativi anche dentro a una struttura carceraria. Oltre a tutto ciò
ha offerto la sua voce per denunciare gli abusi e la corruzione delle
autorità penitenziare a danno della popolazione carceraria.
Per tutto questo, denunciamo che questo trasferimento forzato è una
vendetta politica del "mal gobierno" contro Alejandro, punito per
appoggiare e diffondere coscienza fra tutti gli altri prigionieri.
Questa maniera brutale di trasferire un prigioniero da un carcere a un
altro dopo molti anni passati in nello stesso luogo, rappresenta una
vera e propria tortura psicofisica perché allontana il prigioniero dai
suoi familiari e dalla sua rete di amicizie. Inoltre le regole di
accesso e visita in un Cefereso come quello di Villa Comaltitlan, sono
così strette che rendono questi luoghi veri e propri campi di
concentramento, praticamente impenetrabili.
Per ultimo sottolineiamo che durante questo trasferimento sono state
trasgredite le medesime leggi e codici del Sistema giudiziario dal
momento che il reato di cui è stato accusato Alejandro non è di
carattere federale e la sua condotta all'interno del carcere non è
considerata di "alta pericolosità", salvo che per il governo messicano
lottare per i propri diritti e quelli degli altri sia considerato un
rato di gravi dimensioni.
Come successo con il compagno Alvaro Sebastian Ramirez, inviato a
provare le fredde celle del nuovo CEFERESO di Miahuatlan a Oaxaca, il
governo cerca di zittire le voci ribelli che nascono nelle
prigioni; però come nel caso di Alvaro, come organizzazioni e come parte
del movimento sociale otterremo il ritorno al carcere di provenienza e
in più rafforzeremo la lotta per la libertà di tutti/e i/le
prigionieri/e politiche/i e di coscienza del paese.
Alejandro Díaz Santiz libertad!
Grupo de Trabajo “No Estamos Todxs”
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