[Ezln-it] GRAZIE II IL CAPITALISMO DISTRUGGE. I POPOLI COSTRUISCONO.

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Sun Mar 8 21:34:18 CET 2015


GRAZIEIIILCAPITALISMO DISTRUGGE. I POPOLI COSTRUISCONO.Subcomandante Insurgente Moisés

Parole della Comandancia Generale dell'EZLN, per voce delSubcomandante Insurgente Moisés, a La Realidad Zapatista. Consegnadella Scuola Autonoma Zapatista “Compañero Galeano” edella Clinica Autonoma 26 de Octubre “Compañero SubcomandanteInsurgente Pedro“, alle basi di appoggio zapatiste il 1°marzo 2015.
Buongiorno a tutti, compagni e compagne di questa zona, di questoCaracol della Realidad, zona Selva di Confine. Oggi siamo qui con voi, compagni, compagne di questa zona, perfare una consegna nelle mani dei compagni e compagne basi di appoggiodi questa comunità zapatista La Reaidad, Nueva Victoria, nomedi battaglia dato dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Compagni e compagne, dobbiamo dire che ognuno di noi zapatistiancora soffre, ma non solo gli zapatisti del Messico, ma del mondointero, perché manca il compagno il cui nome è stato dato a questaopera: il compagno Galeano.
Questa costruzione è il frutto del lavoro, dell'impegno edell'organizzazione dei compagni e compagne della Sextainternazionale e della Sexta nazionale. Questa è la dimostrazione diquello che siamo noi zapatisti del Messico e del mondo. 

Quello che siamo realmente, quello che pensiamo, vogliamo, è lavita e non che ci uccidano.
Ma il sistema capitalista distrugge sistematicamente quello che ilpopolo costruisce. Ma il popolo non smette di costruire, perché èla sua vita. Il sistema distrugge perché sa che un giorno il sistemastesso sarà distrutto, perché è un sistema di sfruttamento, diumiliazione. Non è vita quella che costruisce il capitalismo, a noipoveri non lascia niente, oltre a quello che costruiamo noi stessi,popoli, uomini e donne che lottiamo, nessuno altro.Lo diciamo qui, sul luogo della costruzione, quello che siamo, nelvillaggio del compagno Galeano, maestro della Scuola zapatista,sergente nella lotta, miliziano nell'organizzazione, autorità nellavita, per noi un esempio. Il capitalismo vuole distruggere questo esempio e noi non lopermetteremo.
Vogliamo dire chiaro qua, di fronte a questa gente, a quelli chenon stanno con noi: noi non siamo contro di loro. Vogliamo rispetto,loro lo sanno. Abbiamo detto: se ci rispettano anche noi lirispettiamo, non vogliamo ammazzare povera gente. Ma se loro cedono,sappiano che stanno al fianco del criminale, dello sfruttatore,dell'assassino, che è il capitalismo.
Diciamo chiaramente alla gente che non è d'accordo con noi: a noinon fa niente se non sono d'accordo con noi, perché un giorno questosarà per loro, forse ora non lo vedono perché molti hanno cinquantao sessanta anni, ma il frutto di quello che noi stiamo costruendo lovedranno i loro figli e le loro figlie.
Lo diciamo con tutto il cuore e sinceramente: lottiamo per ilpopolo del Messico, e forse siamo un esempio per il mondo. Vogliamoche sia chiaro che quello che vogliamo è la vita. L'abbiamo giàdetto riguardo ai soldati, per esempio, i poliziotti, stiamo lottandoanche per loro, perché sappiamo che sono povera gente, per povertàvendono il loro corpo, la loro vita, la loro anima, il loro sangue,le loro ossa, la loro carne; si vendono ed il capitalismo li compraper difendersi. Non vediamo mai un ricco, il figlio di un ricco cheva a fare il soldato, che viene qui e ci affronta, certo, ci sonoanche i figli dei ricchi ma sono generali che sfruttano i proprisoldati.
Lo sappiamo, è questo il trucco del ricco con noi povera gentedel Messico, ci comprano con dei regali affinché crediamo che ilgoverno è buono. Non è mai buono il malgoverno del sistemacapitalista, non è mai buono, mai e poi mai i ricchi sono buoni. Unsemplice esempio, se perfino tra noi stessi, familiari, fratelli,sorelle, o zii, zie, a volte litighiamo pur essendo figli deglistessi papà e mamma, come possiamo credere a quello che dicono iricchi, come possiamo credere che sono buoni, non li conosciamo. Peresempio adesso con le elezioni, cosa sappiamo dei candidati?
Vogliamo che sia chiaro: non abbiamo niente contro i nostrifratelli, quelli che vogliono essere nostri fratelli di lotta. Sevogliono bene, altrimenti, non c'è problema. Ma come diciamo che nonc'è problema, così diciamo che non ci creino problemi. Chi la fa,l'aspetti. E vale anche per noi zapatisti, se noi provochiamo,dobbiamo aspettarcela. Per questo diciamo chiaramente: noi nonprovochiamo, perché non abbiamo niente contro quelli, quelle, chenon vogliono lottare con noi.
Ci dispiace e ci rattrista perché sono ingannati, sfruttati,umiliati. Non insegnano niente ai loro figli e figlie per il lorofuturo. A noi zapatisti importano i nostri figli e le nostre figlie,vogliamo mostrare loro la strada dove non ci sia più losfruttamento, l'umiliazione, dove noi possiamo governarci da soli.Dunque, compagni, compagne, la costruzione che stiamo inaugurandoè il frutto, è il risultato di quello che siamo per i nostricompagni e compagne della Sexta, ma perfino per altri fratelli esorelle del Messico e del mondo che ancora non sono entrati nellalotta della Sexta, ciò a cui convoca la nostra Sesta Dichiarazione,ma che ci stanno appoggiando col cuore.Forse, sul cammino, se ne accorgeranno e verranno con noi alottare, ma è qui la parte dell'impegno, della lotta,dell'organizzazione di quei fratelli e sorelle, del Messico e delmondo che non sono della Sexta. 

Ma la maggior parte dell'impegno, del sacrificio edell'organizzazione è dei compagni della Sexta nazionale edinternazionale.Qui stiamo dimostrando che quando il popolo si organizza non ènecessario il sistema capitalista, non è necessario un sistemadominante, che umilia. Qui l'esempio è nei fatti. Il capitalismo, ilmalgoverno di questo paese, ha ordinato di distruggere la scuolaautonoma dei compagni basi di appoggio. Distruggetela, è moltofacile da buttare giù, distruggete anche la clinica,…..(incomprensibile).
E questo è il risultato, il risultato dell'impegno edell'organizzazione dei nostri compagni e compagne della Sextanazionale ed internazionale, ed è molto meglio quello che hacostruito la povera gente del Messico e del mondo.
Allora che sia chiaro, questa è la dimostrazione che ai nostricompagni e compagne della Sexta nazionale ed internazionale importala lotta per la vita. Quello che ci fa male è che questa costruzione è costata moltocara perché la vita del nostro compagno maestro, il compagnoGaleano, non vale questo edificio. La vita del nostro compagno non haprezzo. Ma, purtroppo, il malgoverno, i tre livelli di malgoverno ela gente che si vende e che non pensa ai propri figli, hanno fattoquello che hanno fatto al nostro compagno Galeano.
Quello che vogliamo dire qui, perché arrivi in tutto il mondo,vogliamo dire ai nostri compagni e compagne della Sextainternazionale e della Sexta nazionale: non organizziamoci, nonfacciamo una cosa quando un compagno o una compagna sono ormai morti. 

Dobbiamo organizzarci senza aspettare quello che può succedere.Dimostriamo che il sistema capitalista, i malgoverni non servono. Costruiamo quello di cui c'è bisogno anche se non ci sono morti,perché noi non vogliamo che ci siano, ma è quello che vuole ilfottuto sistema capitalista. 

E vogliamo dire ancora una volta che noi non proviamo odio per lapovera gente, quello che non vogliamo è lo sfruttamento.Vogliamo dire che bisogna aiutare altri compagni e compagne, nonsolo nelle zone zapatiste, ma dobbiamo aiutare anche altri compagni. E' così che dimostriamo che non solo siamo organizzati, ma chel'organizzazione si dimostra facendo coi fatti quello che diciamo. 

Vorremmo dirvi molte altre cose, compagni, ma nei prossimi giornilavoreremo qui con voi. Adesso siamo qua per consegnare ai compagnibasi di appoggio dell'Esercito Zapatista questa costruzione,l'edificio che ci hanno permesso di costruire i nostri compagni ecompagne della Sexta.Questo edificio è del popolo. Il popolo deve pensare, deciderecome usarlo, perché sarà d'esempio per altri compagni e compagne. Quello che è difficile, e che non mi entra in testa, è chedovrebbe essere qui presente il compagno Galeano. 

Non è più con noi e sappiamo di chi è la colpa, e la domandache facciamo a chi ha fatto quel che ha fatto (a quelli che hannofatto quel che hanno fatto al compagno Galeano), quanti milioni dipesos doveva alle persone che l'hanno assassinato? Che cosa ha rubatoloro il compagno Galeano perché gli facessero quello che hannofatto? Queste domande non hanno risposta. Non c'è risposta perchéin realtà non ha rubato nulla. Il compagno non ha mai rubato e nondoveva loro niente. Al contrario, loro devono a noi.
Per questo noi non abbiamo niente contro. Se ci voglionorispettare che ci rispettino, ma anche noi zapatisti dobbiamorispettare, così si vede chi è che comincia. 

Perché noi zapatisti dobbiamo pensare a quei bambini e bambine, eper questo vogliamo dire loro per lo meno che pensino ai lorobambini. Loro sanno cos'è successo nel 1994. Qualunque cosa decidail malgoverno, l'esercito esegue, loro lo sanno, non valgono nientequelle credenziali che dicono di avere. Non serve niente, tuttivengono accusati di essere zapatisti, lo sanno, e vogliamoricordarglielo.
Per questo chiediamo loro di ascoltare il loro cuore, di pensarecon la propria testa, di pensarci. Non c'è posto dove andare, a menodi fuggire, ma è la morte che incontreranno fuggendo. Tanto valerestare qui, vivere qui e rispettare le persone, da cristiani, comesi dice. Lo capiscono perfino i nostri animali, che sono animali, noinon siamo animali, siamo uomini o donne, ragazze o ragazzi, abbiamoun cervello.
Quel poco che ora ricevono gli indigeni in Chiapas, quello che ilmalgoverno dà loro, è perché il malgoverno non vuole che questiuomini e donne si organizzino, dà loro affinché non pensino mai diorganizzarsi e lottare. E' questo il problema principale perché cosìpermettono che i loro figli siano sfruttati, umiliati, calpestati.
È quello che noi zapatisti non vogliamo, per questo nonaccettiamo niente dal malgoverno, perché non vogliamo più questosistema. Il sistema capitalista non ci può distruggere. Stiamoparlando del capitalismo, con i suoi migliaia di eserciti non ci puòdistruggere. Da qualche parte si dice che ormai gli zapatisti sonopochi, ma è solo una bugia del governo. Ed invece di fare tantidiscorsi, noi lo dimostriamo nei fatti.Continueremo a ricordare il nostro compagno Galeano. 

Dunque, compagni e compagne, di questa zona del caracoldella Realidad, a nome dei compagni e compagne della Sexta nazionaleed internazionale consegno questo edificio per il bene dei nostricompagni e compagne di questo villaggio, La Realidad, affinchécomincino a lavorarci i compagni promotori, compagne promotrici disalute e di educazione.
Questo edificio è di tutti noi, ci pensino bene se voglionodistruggerlo di nuovo. Ma chiediamo che non lo distrugga la gente diqua, che sia il malgoverno a farlo. Signore e signori, non fateviusare dal malgoverno per venire qui a distruggerlo, perché anche voisiete povera gente come noi, lo sapete bene.
Non prestatevi, non vendetevi, perché la vita non si compra e nonsi vende. Che venga qui il malgoverno e che lo faccia lui. Com'èquella preghiera che recitano nella loro chiesa o nel tempio? Chebisogna amarsi gli uni con gli altri, dice. E com'è? Pensateci,signori e signore, non fate come il malgoverno che dice una cosa e nefa un'altra, non siate così signori e signore. Che barzelletta è sefanno il contrario di quello che predicano? Noi non vogliamo piùtutto questo, che si dica una cosa e se ne faccia un'altra.Il risultato di avere compagni e compagne che sono con noi nellalotta, è quello che stiamo consegnando oggi, primo di marzo. Quindi,consegno formalmente la costruzione oggi, Primo di marzo, domenica,dell'anno 2015, alle ore 10 e 34 minuti, ora sudorientale.
Grazie compagni e compagne.
Dalle montagne del sudest messicano.
Per ilComitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comandancia Generaledell'Esercito Zapatista di Liberazione NazionaleSubcomandante Insurgente MoisésLa Realidad zapatista, Messico, Marzo 2015
Foto a cura de Los Tercios Compas.
SEZIONE “DAL QUADERNO DI APPUNTI DEL GATTO-CANE”:
.- Non è la stessa cosa cercare un uomo provvidenziale che cisalvi, che cercare di organizzarsi uomini, donne, otroas,per salvarsi in maniera collettiva. Delegare ad un altro quello che èresponsabilità propria è, quanto meno, irresponsabile..- Attento avviso: Sei depresso perché i candidat@ del PRI edell'opposizione ti provocano nausea? Ti terrorizza che, di frontealla TV, non saprai se sei sul canale del congresso o sul canalecomico? Triste perché nessuno ti blocca, ti unfollowea, tichiede un panino? Stai male! Tuitta qualcosa come questa e vedrai chela vita ti sorriderà… ok, ti fa le smorfie, ma è qualcosa, no?Vai:Le elezioni stanno alla trasformazione sociale come l'omeopatiaalle pandemie: costano ed intrattengono, ma non risolvono la cosafondamentale.In Messico, la differenza tra un voto ed una barca è che il primoè molto più caro… ed è più utile la seconda.Perdi peso: dopo aver mangiato, leggi le proposte dei partiti.Idratati dopo il vomito. Garantito. Brevetto dell'INE..- Tips per turisti stranieri: in Messico le quesadillaspossono non avere formaggio, i politici non avere cervello e laragione non avere peso. Ecco.

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(continua..)Testooriginale(Traduzione"Maribel" - Bergamo)
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