[Ezln-it] Il caso Ayotzinapa non si chiude con le deboli e pretestuose dichiarazioni della Procura Generale

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Wed Jan 28 10:19:12 CET 2015


Ilcaso Ayotzinapa non si chiude con le deboli e pretestuose dichiarazioni dellaPGR. “Non ci lasciate altra scelta che lottare”Posted on 28/01/2015 Quattro mesi ed ungiorno il caso Ayotzinapa è chiuso secondo la Procura Generale della RepubblicaMessicana, non secondo i genitori e gli studenti di Ayotzinapa. Il giorno dopol’ottava enorme mobilitazione mondiale che pretende la restituzione in vita dei43 studenti della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa scomparsi dopo esserestati caricati su mezzi della polizia municipale di Iguala, stato del Guerrero,la PGR ha convocato in fretta e furia una conferenza stampa per dare rispostesull’andamento delle ricerche. Nei giorni scorsi glistudi sui presunti ritrovamenti di parti dei corpi degli studenti in unadiscarica erano stati bloccati poiché secondo i tecnici austriaci chiamati ainvestigare il grande calore a cui furono esposti i corpi aveva modificatoirreversibilmente il DNA. Oggi invece unimprovvisa e grottesca accelerazione. Nella conferenzastampa la PGR ha praticamente ripreso in mano l’ipotesi formulate il 7novembre, ovvero poco più di un mese dopo la scomparsa dei 43: azione congiuntadi corpi corrotti della polizia municipale di Iguala e Cocula e il gruppo delcrimine organizzato dei Guerreros Unidos con i loro annessi rapporti con lapolitica locale. Nessun coinvolgimento dell’esercito e della polizia federale enemmeno della politica nazionale. Un verità ottima per la stampa e molto buonaper la “pulizia” del paese agli occhi del mondo. Si cerca così dirompere l’evidenza delle correlazioni tra i narcos e gli alti gradi dellapolitica messicana. Da notare che nella relazione della PGR si dice che ilresponsabile dei Guerreros Unidos nell’omicidio dei ragazzi, ovvero RodríguezSalgado, lavorava con il vice capo della polizia municipale, César Nava, nelcommercio di droga ed evitare che gruppi di antagonisti entrassero nella lorozona di influenza, ma non si fa mai riferimento a “rapporti più altri” trapolitica, polizia e crimine organizzato. Il tutto sembra avere una valenza sololocale, e forse proprio per questo esercito e polizia federale sono tenutefuori dai giochi. Però tante cose nontornano: le voci usate come test sono solo quelle delle persone inquisite.Persone appartenenti al crimine organizzato e quindi persone pronte e preparatea pagare per tutti coprendo i grandi responsabili. Proprio alla fine dellamegamarcha di lunedì 26 gennaio dal palco dello Zocalo di Città del Messico igenitori avevano dichiarato che le indagini della PGR ”presentano incoerenze e contraddizioni” e che “le dichiarazioni degliarrestati non sono sufficienti per dare per certo che gli studenti siano statibruciati nella discarica di Cocula” “ è necessario avere provescientifiche inconfutabili, che ad oggi non si hanno, (per questo) quindi,continueremo a cercarli vivi e continueremo a denunciare in lungo e in largo intutto per tutto il Paese le atrocità commesse dallo Stato criminale che uccisee fece sparire i nostri figli”. Con un twitt,probabilmente misto di rabbia ed ironia, Omar Garcia uno dei portavoce deglistudenti ha scritto “L’unica cosa nuova nella conferenza della PGR è che adifferenza del 7 di novembre questa volta han messo la musica di fondo nelvideo…e l’esercito?”

Un verità tropposemplice, una verità buona per giustifica la “guerra al narco-traffico” da unaparte e l’assoluta innocenza di esercito (nella conferenza stampa è statodichiarato che non c’è nessun indizio a carico di una possibile partecipazionedei militari) e dello stato messicano. Quattro mesi perconfermare in tutto e per tutto le ipotesi del 7 novembre, nessuna novità,nessuna nuova possibile inchiesta. 99 persone sono agli arresti con accuse divario tipo che vanno dal rapimento all’omicidio, passando per lavaggio didenaro sporco. Tra questi 99 ci sono anche 50 elementi della polizia municipalelocale. Negli scorsi mesi parenti di molti poliziotti arrestati hannodenunciato in un reportage fatto dalla rivista Proceso che molti di loro nonhanno nulla a che vedere con il caso di Ayotzinapa e che sono accusati solo perproteggere i veri responsabili. Sembra che alcuni di loro o non stavanolavorando o addirittura erano fuori città. Ovviamente anche di questa denuncianon esiste traccia nell’inchiesta oggi chiusa dalla PGR.“Non ci lasciano altraopzione: la lotta, andiamo a cambiare questo paese” un’altro twitt di studentidella Scuola Normale di Ayotzinapa. Alle 20.00 ora Messicana i padri difamiglia hanno convocato una contro conferenza stampa dove non solo hannosmontato punto per punto alcune delle “prove” portate dalla PGR, dai “resti” ritrovatialla veridicità dei pochissimi testimoni ascoltati (tutti collusi con ilnarco-traffico). Dall’assenza di prove scientifiche reali, e allecontraddizioni nella spiegazione delle stesse, all’assenza di inchieste per“sparizione forzata”.Hanno ribadito che non lasceranno la lotta per sapere laverità sui 43 e che si rivolgeranno al comitato per i desaparecidos dell’ONU.Nella conferenza stampa si è rimarcato come l’esercito messicano abbia molto ache fare con il caso, partendo da lontano già nel 2013 proprio l’esercitodenunciò le infiltrazioni del crimine organizzato nella polizia di Iguala, lanotte della scomparsa dei 43 membri del 27esimo battaglione di Iguala hannodisposto diversi posti di blocco, molti abitanti di Ayotzinapa, oltre che alcunidegli studenti presenti il 26 e 27 settembre parlano della presenzadell’esercito nello scontro e per finire la traccia del GPS di uno dei ragazzisegnala chiaramente il passaggio dalla base di fanteria di Iguala. Impossibilenon trovare motivi per aprire un inchiesta sull’esercito.E’ stato ribadito cheparte della lotta per il ritrovamento dei 43 passerà dal “blocco delle elezioninel Guerrero”, perchè non può esistere rappresentatività con questa situazioned’insicurezza politica e di certezza di compromissioni della politica e delleforze di polizia con il narco-traffico. “Non ci saranno elezioni finchè nonriappariranno i nostri figli”Dieci sono i puntievidenziati in conferenza stampa per cui è IMPOSSIBILE archiviare il caso: 1- Non esiste certezzascientifica delle perizie fatte dalla PGR 2- La dichiarazione deEl Cepillo (l’esecutore materiale per il crimine organizzato dell’azione controi “normalisti” non è esaustiva 3- Ci sono denunce dicoercizione su alcune testimonianze 4- Nessuno menzional’assassinio di Giulio Cesare Mondragón 5- Ci sono inquisitimolto importanti a piede libero 6- Non ci sonoindagini per “sparizione forzata” 7- Ci sono versionidiscordanti sul luogo di uccisione degli studenti e dove sono stati messi nellacalce 8- Non è investigatala responsabilità dell’esercito 9- Si può parlare concertezza solo della morte di uno studente10- Ci sono almeno dueversioni di quello che è successo che non sono chiariteLa certezza che emerge èche il governo abbia voluto cercare di chiudere la pratica per provare afermare il forte movimento sociale che si sta creando attorno al casoAyotzinapa, ma è chiaro che la debolezza delle prove portate mostra il goffotentativo in molti suoi aspetti.
Chi è stato?Chi si sta coprendo?Perchè? Esercito e politica perchè sonocoinvolti?Queste domande tornanoad essere centrali. Di seguitol’allucinante video della conferenza stampa della PGR con cui si cerca diricostruire la storia del 26 e 27 settembre e giustificare la chiusura delcaso, assolutamente da vedere per comprendere come dopo quattro mesi ci cerchidi blandire l’intero mondo: https://www.youtube.com/watch?v=rDiPRlOgwt8&x-yt-ts=1422327029&feature=player_embedded&x-yt-cl=84838260


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