[Ezln-it] SupGaleano: La Tormenta, el Centinela y el Sindrome del Vigia

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon Apr 6 11:11:03 CEST 2015


   Car@? amic@ e nemic@: ehm… bene…insomma… cioè… ricordate che alla fine del testo del 19 marzo 2015 "SuOmaggio e Seminario", avevamo scritto che l'organizzazione del seminarioera un casino? Bene, abbiamo mantenuto la parola: l'indirizzo di postaelettronica al quale state inviando i vostri dati di iscrizione non è giusto,non è questo, è sbagliato, ecc. L'indirizzo corretto è seminario.pensamientocritico15 at gmail.com Ok, ok, ok, Colpa mia. Distintamente: io tapino. 

 La Tormenta, laSentinella e la Sindrome della Vedetta.   Aprile 2015A loas compañeroasdella Sexta:A tutt@ gli interessati:Anche se non sembra, questo è uninvito… o una sfida?Se siete aderenti alla Sexta, sesiete di un media libero, autonomo, alternativo, indipendente o come si dica,se siete interessati al pensiero critico, allora fate vostro questo invito alSeminario "Il Pensiero Critico di fronte all'Idra Capitalista". Se,oltre ad accettare l'invito, volete partecipare, per favore seguite questolink: http://enlacezapatista.ezln.org.mx/registro-al-seminario-de-reflexion-y-analisis-el-pensamiento-critico-frente-a-la-hidra-capitalista/Se siete stati invitata, invitato, invitadoacome relatore, vi arriverà una missiva simile a questa attraverso lo stessotramite col quale siete stati contattati. La differenza sta nel fatto che lalettera di invito ai relatori contiene una “clausola segreta”.Bene, l'invito, come si dice, èl'involucro.Dentro, più in basso e a sinistra,c’è…La Sfida.Oh lo so. Gli inizi classici ad unariflessione zapatista: sconcertante, anacronistica, confusa, assurda. Anchesenza volerlo, è così, viene fuori una cosa tipo "vi lasciamo adessa", "vedete voi cosa farne", o qualcosa del genere "è affarevostro". Come se prendessero un pezzo di un puzzle e si aspettassero chesi capisse che non stanno descrivendo una parte della realtà, ma stannoimmaginando l'immagine completa. Come se guardassero il puzzle già completato,con le sue figure ed i suoi bei colori, ma con i bordi dei pezzi visibili, comeper segnalare che l'insieme è tale grazie alle parti, e, chiaramente, che ogniparte acquisisce il proprio senso nella sua relazione con le altre.Come se la riflessione zapatistasollecitasse a vedere quello che manca, e non solo quello che c'è, quello chesi percepisce nell'immediato.Qualcosa di simile a quanto feceWalter Benjamin con “Angelus Novus” di Paul Klee. Riflettendo sul dipinto,Benjamin lo "completa": vede l'angelo, ma vede anche quello chel'angelo vede, vede come è spaventato per ciò che vede, vede la forza che loaggredisce, vede l'orma brutale. Vede il puzzle completo:
“C’èun quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo chesembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gliocchi spalancati, la bocca aperta, le ali distese; l’Angelo della Storia deveavere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catenadi eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine surovine e le rovescia ai suoi piedi. Egli vorrebbe ben trattenersi, destare imorti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal Paradiso, si èimpigliata nelle sue ali ed è così forte che gli non può chiuderle. Questatempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentreil cumulo delle macerie sale davanti a lui fino al cielo. Questa tempesta è ciòche chiamiamo progresso.” (X, “Tesi su filosofia della storia”) È come se le nostre riflessionifossero una sfida, un enigma dell’Arcano, una sfida da Mr. Bane, un jolly nellemani del Joker mentre chiede “Perché così seri?”.
Come se il gatto-cane, super eroe esuper cattivo, Sherlock e Moriarty, irrompesse sulla scena a disturbare condomande quali: che cosa guardiamo? perché? dove? da dove? per quale motivo?È come se discutessimo del mondo,criticando il suo rozzo girare, dibattendo sulla sua direzione, sfidando la suastoria, disputando la razionalità delle sue prove.È come se, per un solo momento,fossimo…La Sentinella.Come potete vedere, di solito, inun'installazione militare ci sono delle postazioni ai suoi confini. Sonochiamati "Punti di Osservazione", "Posti di Guardia" o"Postazioni della Vedetta". Scopo di queste postazioni è vigilare iparaggi e gli accessi alle installazioni in modo da sapere che cosa o chi siavvicina o si muove o si trova nei dintorni del luogo. Bene, questi posti divigilanza (negli accampamenti zapatisti li chiamiamo "la posta",ignoro la ragione; per esempio, diciamo "ti tocca la posta alle 00:00 H","il cambio della posta è alle 12:00, ecc.) avvisano o danno l'allarme alresto dell'installazione e bloccano o fermano chiunque cerchi di entrare senzaautorizzazione. Chi occupa il posto di osservazione è la guardia, la vedetta,la sentinella. Oltre ad osservare e stare attento a quello che succede, lasentinella è chi lancia l'allarme in caso di attacco e di eventuale pericolo.Secondo noi, zapatiste e zapatisti,la riflessione teorica, il pensiero critico svolge questo compito disentinella. A chi lavora col pensiero analitico, tocca il turno di guardianella postazione della vedetta. Potrei dilungarmi sull'ubicazione di questapostazione nel tutto, ma per adesso basti solo dire che questo è una parte,niente di più, e niente di meno. Dico questo per quelli, quelle e aquelloas(non dimenticare l'equità di genere ed il riconoscimento della diversità) chepretendono di:- O stare al di sopra e al di fuoridi tutto, come in disparte, e si nascondono dietro "l'imparzialità","l'obiettività", "la neutralità". E dicono di analizzare eriflettere dall'asepsi di un impossibile laboratorio materializzato nellascienza, la cattedra, l'investigazione, il libro, il blog, il credo, il dogma,lo slogan.- O mutano il loro ruolo di vedettee si aggiudicano quello di nuovi sacerdoti dottrinari. Sono solo dellesentinelle, ma si comportano come se fossero il cervello guida che muta intribunale penale secondo convenienza. E da lì ordinano ciò che si deve fare,giudicano e assolvono o condannano. Benché si debba riconoscere loro che il fattoche nessuno faccia loro caso, soprattutto la realtà sempre ribelle, non liinibisce affatto nel loro delirio (etilico, non poche volte).La sentinella ha a che vedere colposto della vedetta in questione. Ma torneremo sull'argomento in qualcuno deinostri interventi durante il seminario.Per adesso, basti dire che, esausto,sommerso dal compito di osservazione critica in un mondo ingannevolmenteistantaneo, durante il suo turno al posto di guardia il vigilante può caderenella…La Sindrome della Vedetta........testo completotesto originale
    
-------------- next part --------------
An HTML attachment was scrubbed...
URL: <http://lists.ecn.org/pipermail/ezln-it/attachments/20150406/eeb016c5/attachment-0001.html>


More information about the Ezln-it mailing list