[Ezln-it] Tutti i punti oscuri della strage dei 43 studenti in Messico

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Tue Nov 11 12:09:17 CET 2014


Tuttii punti oscuri della strage dei 43 studenti in Messico10 novembre @ 11.30 Federico MastrogiovanniDemocrazia. La versione ufficiale non convince: mancano le prove scientifiche che icorpi ritrovati siano quelli dei ragazzi uccisi. "E ogni testimonianza fapensare a un'azione dell'esercito", spiega un ex ufficiale ed esperto diintelligence. Inoltre i servizi segreti militari non potevano non essereinformati.La porta in fiamme a Città delMessicoCittà del Messico - L’immagine piùforte delle molte manifestazioni di protesta che hanno riempito le strade del Messico nelle ultime settimane è la portain fiamme del Palazzo Nazionale nella piazza del Zócalo di Città del Messico.Poco importa se il fuoco è durato solo pochi secondi, subito spento daipompieri. Si protesta contro il governo federale per il massacro di sei personee la sparizione forzata di 43 studenti della Scuola Normale Rurale diAyotzinapa, avvenuti nel municipio di Iguala, stato di Guerrero, il 26 e 27settembre scorsi. Il Messico si mobilita per opporsi a una violenza che da anniaffligge il paese, con più di 100mila morti e più di 30mila desaparecidos dal2006 a oggi.Nel pomeriggio del 7 novembre scorsoin conferenza stampa il Procuratore Generale della Repubblica, Jesús Murillo Karam ha dato l’annuncio che si stavaaspettando da molti giorni. Secondo la versione ufficiale, ricavata dalleconfessioni di tre presunti sicari, i 43 studenti normalistas di Ayotzinapa,sarebbero stati consegnati dagli agenti della polizia municipale di Iguala algruppo criminale dei Guerreros Unidos. Questi li avrebbero uccisi, fatti apezzi, bruciati in abbondante benzina per 15 ore e buttato i loro resti in unadiscarica nella località di Cocula, a pochi chilometri da Iguala. Senza chenessuno se ne accorgesse.La versione ufficialePer questo motivo, secondo ilprocuratore, dopo piùdi un mese di investigazione, sarebbe impossibile affermare con certezza chequei pezzetti di osso e di denti calcinati siano ciò che resta dei 43 giovanidesaparecidos. Nonostante questo il responsabile della PGR si è esposto e hareso pubblica parte dell'indagine in corso, dove si indica che i restipotrebbero appartenere ai normalisti. Murillo Karam non ha mai affermato che sitratta dei ragazzi, ha usato il condizionale, ma la stampa messicana einternazionale ha trascritto e diffuso la notizia come se fosse un fatto, chepoi era proprio l’obiettivo del governo messicano.L'Ong Tlachinollan, che rappresentai familiari dei 43 studenti, in uncomunicato datato 9 novembre afferma che i ritrovamenti non sono credibili edevono essere avallati da periti argentini. I genitori sarebbero disposti adaccettare risultati se vi fossero prove irrefutabili, che a oggi non ci sono.Il governo, sventolando quei cadaveri sconosciuti davanti ai media gioca con lasituazione dolorosa dei familiari dei desaparecidos.L’affermazione più decisa delrappresentante della Procura è la totale estraneità dello Stato nel caso di sparizione forzata ed esecuzioneextragiudiziale dei 43 giovani: “Iguala non è lo Stato messicano” ha affermatocon stizza Murillo Karam alle telecamere, insistendo sul fatto che non c’èresponsabilità della catena di comando, a parte l’ovvia partecipazione dellapolizia municipale e del sindaco di Iguala, José Luis Abarca e sua moglie Maríade los Ángeles Pineda, arrestati come unici mandanti il 4 novembre a Città delMessico. Sopra di loro nessuno.Quello che non tornaNon è però della stessa opinione ilgenerale di brigata dell’Esercito messicano, José Francisco Gallardo, ex prigioniero politico e difensore dei dirittiumani: “Da quando è successo il fattaccio io ho subito detto: questo è statol’esercito, hanno usato una tattica militare”.Il generale non ha dubbi perché haparlato con testimoni oculari: “Ho parlatocon alcune persone il giorno dopo, sono venute nel mio ufficio. Sono sicuro cheè stato l’esercito. Perché la polizia in Messico è militarizzata. L’esercito hausato una tattica militare. C’era polizia municipale, certo, civili, ma sonotutti militarizzati. Tutti gli agenti della regione vengono portati a farecorsi nella zona militare di Tlaxcala. E lì cosa c’è? Un centro diaddestramento militare! Tutto questo show, l’arresto del sindaco come unicocolpevole, è per sviare l’attenzione dall’esercito.” Secondo Gallardo lamanovra eseguita a Iguala ha tutti i connotati delle azioni militarianti-guerriglia.Durante la conferenza stampa ilprocuratore afferma chel’esercito non ha nulla a che vedere con i fatti di Iguala: “L’esercito simuove solo con ordini. Cosa sarebbe successo se fosse intervenuto? Chi avrebbeappoggiato? Ovviamente l’autorità, quindi meno male che non è intervenuto!”Nelle scorse settimane, da moltefonti è stata ventilata l’ipotesi di una partecipazionedell’esercito nel senso di mancato intervento. Alcuni superstiti al massacroraccontano che l’esercito non è intervenuto in aiuto degli studenti benché nefosse stato richiesto il soccorso."Incudine e martello"Il generale Gallardo ha lettura deifatti più inquietante. “No, non fuaffatto omissione. Sono complici. Questa è la manovra che mi hanno raccontato:gli studenti generalmente prendono “in prestito” degli autobus. Non si dovrebbefare, però lo fanno, prendono questo autobus e vanno verso Chilpancingo. Lapolizia, l’esercito e tutte le forze di sicurezza insieme li fermano ecominciano a sospingerli verso Iguala, per l’autostrada. Passano un ponte e c’èun posto di blocco della polizia federale. Cioè un posto di blocco militarecamuffato da polizia, per essere precisi. Passano, li continuano a spingerefinché arrivano a Iguala, dove li ferma un altro posto di blocco, di frontealla caserma del 27° battaglione di fanteria, che sta proprio lì. Ed è lì checominciano a sparare.”Secondo il generale Gallardo sitratta della manovra conosciuta come “incudine e martello” che si usa nella guerra di guerriglia: “Quello cheferma è l’incudine, quello che colpisce è il martello. Lì gli studenti si sonodetti, ah ci sono i militari, ci aiuteranno. Invece non li hanno aiutati. Sonoandati all’ospedale feriti a chiedere aiuto, ma non li hanno soccorsi, nessunoli ha aiutati. Perché le forze di polizia e l’esercito si sono comportati così?Io dico perché hanno pensato che non sarebbe successo nulla. Un giovane diAyotzinapa che era presente è venuto qui a raccontarmi: quando hanno fermatol’autobus è sceso un compagno a discutere con la polizia che ci stava fermando.Mentre discuteva ha ricevuto un proiettile in testa, da un cecchino.”Jesús Moisés Gonzáles è un exfunzionario del Cisen, il servizio di intelligence messicano. Ora fa il consigliere politico di una senatrice. Èsicuro che la responsabilità dei fatti di Iguala debba farsi risaliredirettamente al presidente della Repubblica: “In Messico non c’è un soloautobus che viaggi su strade federali o statali senza che lo sappia il Cisen.Non esiste. Se un gruppo si muove in una certa regione il delegato di quellostato attraverso le subdelegazioni del Cisen è informato a Città del Messico intempo reale: che traiettoria ha l’autobus, quanta gente viaggia al suo interno,se hanno striscioni e la targa del veicolo. Seguono gli autobus dal punto A alpunto B, soprattutto se sono autobus rubati. Li si segue con auto e moto. Non èpossibile che tutto quel traffico nel giorno della strage sia passatoinosservato. Questo è la creazione di una favola”.La miniera sul BalsasGuerrero è uno stato chestoricamente ha vissuto una repressione brutale da parte dello Stato. E per ironia della sorte, Iguala è il luogo in cui,nel 1821, Agustín de Iturbide dichiarava l’indipendenza del Messico attraversoil Plan de Iguala. Secondo statistiche pubbliche Guerrero è il secondo statopiù povero del Messico, benché abbia enormi risorse naturali, tra cui miniered’oro, argento, riserve boschive, acqua. E secondo il generale Gallardo, cosìcome altri analisti, è proprio la presenza di queste risorse una delle ragionidi tanta violenza e repressione.“La compagnia mineraria canadeseTorex ha scoperto una miniera vicino al fiume Balsas, nella località di Quechultenango, a pochi chilometrida Chilpancingo” afferma Gallardo. In base a informazioni rese note dallastessa Torex, pubblicateil 6 novembre sul quotidiano El Economista l’azienda investirà 725 milionidi dollari nei prossimi anni e si attende di ricavare solo da quella miniera358000 once d’oro all’anno tra il 2017 e il 2024, per un totale di più di 10tonnellate d’oro all’anno in 7 anni, con guadagni per quasi 3 miliardi didollari.“Però la gente del posto non lopermetterà” spiegaGallardo “È in questo contesto che vanno letti i fatti di Ayotzinapa. È unaquestione di risorse naturali. Ma chi favorisce questa politica violenta emilitarizzata? Il presidente della Repubblica. Perché decidere che l’esercitocontinui a svolgere funzioni di polizia è lui. È la teoria del dominio difatto”, la teoria giuridica attraverso la quale si può risalire dall’autoremateriale all’autore intellettuale di un delitto, che è altrettantoresponsabile, soprattutto dentro istituzioni gerarchiche, sia per azione (dandoun ordine diretto) che per omissione (mancanza di supervisione o inazione).La coppia imperialeNelle scorse settimane si èrinsaldata l’idea, sostenutada tutti gli apparati dello Stato, che la “coppia imperiale”, Luis Abarca e suamoglie fossero gli unici responsabili morali del delitto di Iguala, dato che ifratelli di María de los Ángeles Pineda sono esponenti di spicco del gruppo deiGuerreros Unidos.Secondo Jesús Moisés Gonzáles questoè impensabile, dato che atutti i livelli di governo da molto tempo si sapeva della stretta relazione tragli Abarca e il gruppo criminale e non si è fatto nulla per destituirli “Laresponsabilità cade direttamente sul presidente, poiché attraverso i suoidelegati del Cisen doveva aprire un file sulla famiglia Abarca. Leinvestigazioni si aprono quotidianamente in campagna elettorale. Ogni candidatoha il suo file aperto, si sa tutto, nome, cognome, organizzazioni di cui faparte, cosa fa la moglie, la famiglia, i figli. Tutto. Il Cisen hal’informazione completa da tempo, ancora prima che Abarca diventasse sindaco.Perché allora la Procura Generale e gli organismi di intelligence non hannoavvisato? E se lo hanno fatto, perché l’autorità, in questo caso il Ministrodegli Interni Osorio Chong non ha dato le istruzioni per arrestare Abarca o perinvestigarlo più a fondo? Il problema è che il Ministro degli Interni rispondedirettamente al signor presidente, che aveva tutte le informazioni necessarieper sapere chi fossero gli Abarca. Però ora tutti si dissociano”.I familiari dei normalisti nonaccettano la versione ufficiale econtinuano a richiedere l’assistenza tecnica internazionale, nell’ambito dellemisure cautelari dettate il 3 ottobre dalla Commissione Interamericana deiDiritti Umani, un meccanismo concreto che ha accettato lo stesso Peña Nieto. Letre linee di assistenza tecnica internazionale sollecitate sono la ricerca invita, l’identificazione dei cadaveri o dei resti ossei e l’investigazionepolitico criminale, per accertare i nessi tra governo (a tutti i livelli) ecrimine organizzato.Parte fondamentale in questoprocesso quindi l’hanno svolta i familiari, che, attraverso i loro rappresentanti, hanno informato sulle linee diricerca, richiesto la partecipazione dell’Equipe Argentina di AntropologiaForense (EAAF), esperta di casi di sparizione forzata. Ed è grazie al lorosforzo che sono riusciti a far leggere al presidente Peña Nieto unadichiarazione in cui si esige il rispetto della dignità delle scuole normalirurali e la formazione di una commissione mista per proseguire l’investigazione.Ma per il momento non è stato compiuto nessuno degli accordi presi con ifamiliari, e si è fatta passare l’idea che il caso sia chiuso.- See moreat: http://www.pagina99.it/news/mondo/7426/Messico--tutti-i-punti-oscuri.html#sthash.IJe3sNRu.F8mwuLio.dpuf


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