[Ezln-it] Le sexworkers sulla congiuntura elettorale in Messico
nodo solidale
nodosolidale at autistici.org
Sat Jun 23 01:07:39 CEST 2012
Un profondo e articolato testo della Brigada
Callejera, organizzazione di base autonoma per la
promozione dei diritti e della salute delle
lavoratrici sessuali. In questo articolo
analizzano, dal punto di vista dei movimenti, la
congiuntura elettorale in Messico, a una
settimana dal voto delle presidenziali.
http://www.autistici.org/nodosolidale/uploads/materiali/brigada_congiuntura_elettorale_2012.pdf
Tradotto da Nodo Solidale
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Alcuni stralci che riassumo da se l'articolo:
Alcune lottatrici e lottatori, stanchi di 12 anni
di alternanza, scommettono su questo momento per
"non sprecare il proprio voto" e per "non fare il
gioco della mafia che ci rubò le elezioni del
2006" e per questo vanno a votare per il meno
peggio (o il migliore per alcuni di loro);
inoltre sostengono che continueranno a lottare
per sconfiggere il capitalismo
nella quotidianità e dalle trincee sociali in
cui combattono. Altre e altri compagne/i
annulleranno il proprio voto e continueranno a
lottare per il Movimento della Pace con Giustizia
e la Dignità, indifferentemente se questo
coincida con le politiche del leader, il poeta
Javier Sicilia. Altri e altre promuoveranno
l'astensione motivata e la continuità della lotta
contro ogni tipo di sfruttamento, non solo
sessuale, contro il disprezzo e l'incitamento
all'odio contro le comunità zapatiste in Chiapas,
verso la comunità LGBTTTI, contro le donne di
tutti i ceti sociali, i giovani, i lavoratori e
le lavoratrici sessuali, migranti e poveri,
soprattutto quelli/e che si organizzano e lottano per un mondo migliore.
[...]
Per ora il compito è quello di rileggere,
riflettere e discutere sulla seguente
affermazione della Sesta Dichiarazione della
Selva Lacandona dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN):
"...Andare oltre le scadenze elettorali, non
tentare di risolvere i problemi della nostra
nazione dall'alto ma costruire DAL BASSO E PER IL
BASSO un'alternativa alla distruzione
neoliberista, un'alternativa a sinistra per il Messico"
In ogni caso cerchiamo di discutere di come fare
affinché le nostre differenze politiche, quelle
che non nascano per invidia, gelosia e altre
basse passioni, ci permettanodi consolidare
un'iniziativa sociale che smetta di stare sulla
difensiva di fronte agli attacchi dei nostri
nemici di classe. Una proposta che riunisca
coloro che votano per necessità o convincimento,
e coloro, come noi, che non lo faranno.
Pensiamo che ci sono problemi e questioni molto
più importanti piuttosto che criticare il voto,
la protesta delle schede bianche o
l'astensionismo. Pensiamo che ci sia bisogno di
stabilire un percorso critico per unire gli
sforzi in spazi comuni, che costruiscano non solo
lotte e resistenze, ma anche una vita piena, fin
dove i nostri limiti ce lo permettano.
Quel che è certo è che questa volta non
cercheremo di convincere nessuno a non votare e
ciò farà la differenza con le precedenti elezioni
che la nostra organizzazione ha vissuto dal 1995
in poi, posizioni documentate e rese pubbliche
attraverso diversi media informativi. Questo
perché il voto è una questione che riguarda ogni
singola persona, come ci dice un sofisma di
vecchia data. Ci concentreremo con le lavoratrici
e i lavoratori del sesso di tradizione
astensionista: a loro ci rivolgeremo affinché si
coordino con le loro colleghe che vanno a votare
e anche con quelle che non ci andranno, affinché
continuino a lottare per i diritti e i bisogni di ciascun gruppo.
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