[Ezln-it] Gloria Munoz Ramirez: Ingiustizia in Chiapas
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Mon Oct 24 11:28:30 CEST 2011
Los de
Abajo
Ingiustizia in Chiapas
Gloria Muñoz Ramírez
Emilia Díaz è la
moglie di Rosario Díaz, detenuto nell’Istituto Penitenziario N. 5 di San
Cristóbal de las Casas, Chiapas, dove sta scontando una condanna a 45 anni di
prigione accusato di sequestro e omicidio. Rosario, come gli altri 10
prigionieri politici da 24 giorni in sciopero della fame per chiedere la loro
liberazione, sta scontando una sentenza frutto di un processo ingiusto e
razzista, piagato da irregolarità di cui trabocca l'apparato di giustizia del
governo di Juan Sabines e dei suoi predecessori, sia Pablo Salazar Mendiguchía
sia Roberto Albores Guillén, in uno stato storicamente emblematico per
l'ingiustizia verso gli indigeni.
Torture,
testimoni falsi, detenzioni arbitrarie, mancanza di traduttori nei processi ed
un'infinità di irregolarità sono presenti nei processi di centinaia di indigeni
imprigionati in Chiapas. Di molti si presume l'innocenza, perché è dimostrabile
l'arbitrio dei processi giuridici. Il reato di essere indigeno e, la cosa
peggiore, di organizzarsi dentro le prigioni per chiedere la propria libertà,
ha fatto sì che uno dei leader dello sciopero della fame, Alberto Patishtán
Gómez, fosse trasferito improvvisamente in una prigione federale a duemila
chilometri di distanza, a Guasave, Sinaloa, azione che è stata criticata da
molti settori della società civile e da organismi dei diritti umani, come
Amnesty International, che in un comunicato ha denunciato che si è trattato di
"una rappresaglia per il suo ruolo attivo nello sciopero della fame e
nelle rivendicazioni per il rispetto dei diritti umani dei detenuti".
Venerdì scorso
convocata dalla Rete contro la Repressione e la Solidarietà, si è svolta
un'azione di protesta di fronte alla rappresentanza del "malgoverno del
Chiapas" a Città del Messico, per chiedere la liberazione immediata degli
11 detenuti dell'Altra Campagna che appartengono alle organizzazioni La Voz del
Amate, Voces Inocentes e Solidarios de la Voz del Amate. Contemporaneamente,
sta circolando un'Azione
Urgente del Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas, che
chiede ai governi federale e statale informazioni su dove si trovi Alberto
Patishtán Gómez, così come le ragioni del suo trasferimento; il suo ritorno
immediato nella prigione di San Cristóbal de las Casas; che si accolgano le
richieste di giustizia che esigono i detenuti in sciopero della fame e si
rispettino i diritti delle persone private della libertà; e che si rispetti il
diritto di manifestazione, riunione e libertà di espressione dei familiari dei
detenuti in sciopero della fame che si sta svolgendo nella Piazza della
Cattedrale di San Cristóbal de las Casas, Chiapas. http://www.jornada.unam.mx/2011/10/22/opinion/015o1pol
losylasdeabajo at yahoo.com.mx- http://desinformemonos.org
(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
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