[Ezln-it] Aggressione del governo del Chiapas ai movimenti sociali e ai difensori dei diritti umani

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Fri Mar 4 10:34:39 CET 2011


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    Aggressione del governo del
            Chiapas ai movimenti sociali e ai difensori dei diritti
            umani

            

          
    Lo scorso 22
          Febbraio 2010, varie associazioni hanno realizzato un blocco
          stradale sulla via che da Tonalà porta a Pijijiapan (Chiapas)
          all'altezza di Pilitas, aderendo alla chiamata della Otra
          Campaňa per una manifestazione in favore della libertà dei
          prigionieri politici.
    Trecento persone
          appartenenti al Consejo Autonomo Regional de la Zona Costa de
          Chiapas (CARZC) hanno espresso il loro rifiuto alle
          aggressioni e agli arresti subiti nella regione e il loro
          appoggio ai compagni di San Sebastián Bachajón e Mitzitón,
          recentemente attaccati da gruppi paramilitari.
    Il blocco è stato
          tolto verso le 16, mentre a Tonalà alcuni rappresenti del
          CARZC prendevano parte a una riunione con membri del governo.
          Un'ora più tardi, mentre la gente stava già tornando alle
          proprie comunità, sono iniziate le detenzioni indiscriminate
          da parte di elementi della Polizia Federale; mentre altri
          manifestanti venivano circondati nella zona del blocco da
          corpi della Polizia Statale che impediva loro il ritorno a
          casa.
    Il Pubblico
          Ministero si è in principio rifiutato di dare qualsiasi tipo
          di informazione sul numero degli arrestati e la loro identità,
          oltre a proibire la visita di avvocati e familiari. Solo verso
          l'1 della notte, attraverso il Consejo Estatal de Derechos
          Humanos, si è potuti venire a conoscenza del numero esatto dei
          compagni che si trovavano in carcere, in tutto 19.
    Dopo lunghe ore di
          attesa e assenza di notizie, la mattina del 23 sono state
          espresse le accuse, assolutamente prive di fondamento, a cui
          si trovano di fronte i difensori dei diritti umani della costa
          chiapaneca: attacco alle vie di comunicazione, disordini e
          cospirazione.
    Durante il giorno
          23 sono state messe in libertà 3 persone, restano in carcere
          16 attivisti. La moltitudine di familiari e compagni che si
          trovava di fronte alla procura è stata sciolta sotto le
          minacce dei corpi di polizia e con la falsa promessa che i
          detenuti sarebbero stati liberati entro il giorno seguente,
          dando adito ai sospetti che si tratti in effetti di arresti
          politici e non penali.
    Questo non è un
          fatto isolato, lo riconosciamo come strategia del governo
          statale di aggressione e repressione verso le organizzazioni
          aderenti alla Otra Campaňa nel Chiapas.
    La repressione
          durante le mobilitazioni del 22 Febbraio contro il Consejo
          Autònomo Regional de la Costa de Chiapas, assieme agli arresti
          e ai processi ingiustificati contro le comunità di Bachajon e
          Mitziton, il silenzio mediatico e il fatto che nelle carceri
          del Chiapas continuino ad esserci, e ogni giorno ce ne siano
          di più, prigionieri politici, sono un chiaro segno
          dell'incongruenza del governo di Juan Sabines Guerrero, che se
          da una parte manifesta la volontà di cambiare la realtà dei
          popoli indigeni affrontando all'origine i loro problemi e
          preparando la base per la loro autodeterminazione, dall'altra
          si trova in piena offensiva contro qualsiasi manifestazione di
          partecipazione popolare, di dignità e lotta.
    Molto poco sembra essere cambiata la politica
            statale dal 2006 nonostante ciò che afferma il governatore
            (come pubblicato da non molto sul periodico El Cuarto
            Poder): “Lo stato deve garantire il
              rispetto dei diritti umani a tutti i suoi abitanti, quelli
              nati qui, quelli che qui vivono, quelli che ci visitano o
              restano ad abitare per un periodo, senza badare al sesso,
              l'origine culturale, il credo o la nazionalità. Al
              contrario, governare solo per alcuni, per quelli di un
              unico partito, di un unica religione, di una sola
              nazionalità è una pratica discriminatoria e lesiva dei
              diritti umani”. Queste parole non hanno molto
              a che vedere con gli ultimi fatti accaduti nella costa del
              Chiapas, come a Bachajon o Mitziton.
    Per questo
            chiediamo la liberazione immediata di tutti i detenuti,
            oltre alla piena regolarità del processo.
    ¡¡¡¡¡Libertad inmediata a los
          presos políticos de Bachajon y Mitziton!!!!
     ¡¡¡Libertad inmediata a todos
          los presos políticos en Chiapas!!!!
     ¡¡¡¡Cese a la represión del
          gobierno de Chiapas en contra de los compañeros de Mitziton y
          Bachajon!!!!
     ¡¡¡Respeto a la libre
          determinación de los pueblos y a la autonomía!!!!
     ¡¡¡¡ Cumplimiento de los
          acuerdos firmados por el Gobierno del Estado!!!!
     ¡¡¡¡Reubicación a los
          Paramilitares de Mitziton!!!
     ¡¡¡¡ Respeto a
              los pueblos de Bachajon!!!!

              

            
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