[Ezln-it] Chiapas: Abusi nel carcere di Catazaja

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Thu Jul 7 08:25:38 CEST 2011


La Jornada – Mercoledì 6
luglio 2011



Denunciati
abusi sui detenuti e visitatori nel carcere di Catazajá, Chiapas

 Hermann Bellinghausen
Decine di
familiari di detenuti nel Centro Statale di Reinserimento Sociale (CERSS)
numero 17, di Playas de Catazajá, Chiapas, hanno denunciato maltrattamenti ed
umiliazioni sessuali da parte delle autorità della prigione. Accusano il
direttore, David Montero Montero, e chiedono l'intervento del segretario della
Sicurezza e Protezione del Cittadino, generale maggiore di cavalleria Rogelio
Hernández de la Mata, "sulla base di quanto dispone l'articolo 8 della
nostra Carta Magna".

Prima di passare
all'interno del CERSS, "durante la perquisizione ci fanno spogliare
completamente, mettendoci a gambe larghe, e ci portano via il cibo che portiamo
per i nostri familiari". Si dicono indignati per l'abuso di autorità del
direttore, del personale di custodia e del giudice della prigione, David Arias
Jiménez.

In una lettera al
segretario ribadiscono "ogni abuso di autorità viene da Montero Montero,
direttore del CERSS, dove sono reclusi i nostri familiari, questo funzionario
pubblico, insieme al suo personale, ci riserva trattamenti che ledono i nostri
diritti umani.

"Gli abusi
non sono solo su noi visitatori, ma anche sui nostri familiari rinchiusi nel
CERSS di Catazajá", aggiungono. "Il direttore ha la sfacciataggine ed
il cinismo di dire di eseguire ordini superiori, e di fare quello che vogliamo,
tanto a lui non importa perché dice di avere molti amici influenti".

I querelanti
spiegano al segretario della Sicurezza chiapaneco che il curriculum di Montero
Montero "non è per niente bello, poiché nei centri penitenziari in cui è
stato ha agito sempre con abuso di autorità e prepotenza sia con i visitatori
che con i detenuti". Contro il direttore "ci sono molte denunce
presso la Commissione Statale dei Diritti Umani, così come su stampa, radio e
televisione, per questo chiediamo che si dia corso ad un'indagine approfondita
contro questo ed altri funzionari pubblici". Le famiglie offese chiedono
la sua destituzione, perché "non solo commette abusi di autorità, ma
molesta sessualmente noi visitatori".

Chiedono
l’intervento del generale Hernández de la Mata, "poiché i nostri familiari
reclusi sono molto tesi per gli abusi di questi funzionari pubblici, e vogliamo
che i nostri internati stiano bene e si evitino situazioni spiacevoli".

In questo
carcere, dal 3 febbraio scorso si trovano quattro dei cinque indigeni, aderenti
dell'Altra Campagna dell'ejido San Sebastián Bachajón. Si tratta di Juan
Aguilar Guzmán, Jerónimo Guzmán Méndez, Domingo García Gómez e Domingo Pérez
Álvaro. Si considerano "prigionieri politici", perché è dimostrato
che sono innocenti delle accuse mosse contro di loro.

Il Centro dei Diritti
Umani Fray Bartolomé de las Casas, incaricato della loro difesa, li ritiene
"ostaggi" del governo statale, il quale vuole obbligare la comunità
ad accettare i progetti turistici imposti nella regione delle cascate di Agua
Azul. Inizialmente, il numero degli arrestati era di 117, la maggioranza fu
quasi subito liberarta. Da
febbraio ci sono state mobilitazioni e campagne internazionali per chiedere la
liberazione dei "cinque di Bachajón", contro i quali i maltrattamenti
in carcere sono stati costanti, così come ai loro familiari. http://www.jornada.unam.mx/2011/07/06/politica/018n2pol

(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
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