[Ezln-it] Denuncia della JBG di La Realidad
Annamaria
maribel_1994 at yahoo.it
Thu Aug 4 14:32:59 CEST 2011
La Jornada – Giovedì 4
agosto 2011
La JBG
reclama l’uscita degli invasori dalle terre di Monte Redondo, in Chiapas
Hermann Bellinghausen
La giunta di buon
governo (JBG) Hacia la esperanza, del
caracol zapatista della selva di
frontiera a La Realidad, Chiapas, denuncia "provocazioni e danni" da
parte delle autorità ed ejidatarios di Monte Redondo (Frontera Comalapa) contro
basi di appoggio dell'EZLN appartenenti al municipio autonomo Tierra y
Libertad. Accusano di favorire le aggressioni i militanti di quattro partiti
politici: PAN, PRD, PRI e PVEM ed il governo statale.
La JBG riferisce
che Patricio Domínguez Vázquez, Alba Palacios de León e Carmelino Felipe Pérez,
basi zapatiste, dal 1972 hanno acquisito terreni all'interno dell'ejido stesso,
terreni che hanno coltivato "senza alcun problema" fino al 1987,
quando sono sorti "seri conflitti" che persistono tuttora. Le
autorità precedenti ed attuali ed altri ejidatarios hanno compiuto
"offese, abusi e furti" di mais, fagioli, frutta e caffè, oltre ad
occupare "illegalmente" i terreni.
I rappresentanti
autonomi identificano con chiarezza gli invasori di otto ettari di Felipe
Pérez, tre di Patricio Domínguez ed otto di Alba de León. Uno di questi, il
perredista Conrado Domínguez, aveva occupata un ettaro che ha venduto a marzo
di quest'anno per 50 mila pesos "come se fosse il padrone".
Lo scorso 27
luglio, circa 200 persone, tra le quali le autorità dell'ejido Monte Redondo,
"si sono introdotte negli appezzamenti dei nostri compagni ed hanno
abbattuto le piante di caffè che stavano girà dando i loro frutti".
Queste azioni
sono favorite dalle autorità e da persone dello stesso ejido: Emar Sánchez
Carrillo, commissario ejidale; Filadelfo Hernández Ramírez, segretario del
commissario; Miguel de León Moraesi ed Eutimio Méndez Aguilar, del consiglio di
vigilanza; Hernán de León, agente municipale, e Óscar Méndez Roblero, supplente
dell'agente municipale, tra altri. "I nostri compagni sono i legittimi
proprietari di queste terre e sono in possesso dei documenti di
proprietà", sostiene la JBG.
Le "persone
senza vergogna che sono provocatori sono ejidatarios con più di 15 ettari
ognuno, e se alcune di loro non ne hanno più, è perchè hanno venduto".
Queste persone, "appoggiate dalle tre istanze governative - aggiunge la
JBG - sono le stesse che pochi mesi fa imprigionarono il nostro compagno
Patricio Domínguez con un'accusa falsa". Dopo le denunce e l'intervento di
organizzazioni dei diritti umani è stato liberato "perché non aveva fatto
niente. Ora tornano a provocarci.
“Se credono che
non abbiamo coraggio e dignità, si sbagliano. Siamo umili, semplici e
ragionevoli con chi ci rispetta, ma non rispettiamo chi non ci rispetta e non
ci faremo mai umiliare".
La JBG segnala
che le provocazioni "fanno parte dei piani del malgoverno ed accusa Juan
Sabines Guerrero, che inganna e manipola la gente".
In questo caso
"si vede che è attore e complice, mentre altri coloni, che ubbidiscono al
loro padrone che li paga, fanno del male agli zapatisti. Ma ci difenderemo
perché siamo nella ragione e vogliamo che mandino via queste persone che
invadono i terreni".
La JBG ed i
consigli municipali ribelli zapatisti avvertono che "se non lasciano
lavorare in pace nelle loro terre i nostri compagni, i filogovernativi avranno
seri problemi con la nostra organizzazione".
Avvertono i
governi federale, statale e municipale (di David Escobar) che se non fermeranno
le provocazioni, i problemi "saranno sempre peggio, perché non lasceremo
umiliare da un branco di ladri che approfittano del lavoro dei nostri compagni,
i quali continueranno a lavorare le loro terre". http://www.jornada.unam.mx/2011/08/04/politica/022n1pol
Comunitato della JBG di La Realidad
(Traduzione
"Maribel" - Bergamo)
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