[Ezln-it] Manifestazioni a Oaxaca

Annamaria maribel_1994 at yahoo.it
Mon May 3 14:16:43 CEST 2010


La Jornada – Domenica 2 maggio 2010
Gruppi per la difesa dei diritti umani condannano l’imboscata. Chiesto a Ulises Ruiz di smettere di proteggere i gruppi paramilitari
Gabriel León, Carolina Gómez Mena, Hermann Bellinghausen, Georgina Saldierna e Octavio Vélez, 
 
La Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), professori della Sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori della Scuola (SNTE), l'ambasciatore del Canada, Guillermo E. Rishchynski, e decine di organizzazioni hanno condannato l'attacco armato contro la carovana umanitaria che si dirigeva a San Juan Copala, Oaxaca, ed hanno chiesto alle autorità di investigare "con celerità ed efficienza" i fatti successi il 27 scorso.
Il Relatore speciale per la libertà di espressione della CIDH, in comunicato proveniente dalla città di Washington e diffuso nel paese da organizzazioni civili, ha chiesto che si offra protezione alle comunità della zona i cui diritti sono “minacciati”.
A Città del Messico, attivisti si sono riuniti davanti alla rappresentanza del governo di Oaxaca per chiedere al governatore Ulises Ruiz di fare luce sull'assalto armato e si puniscano i paramilitari colpevoli del fatto che ha lasciato sul terreno due morti e diversi feriti.
Accompagnati da Patricia Cilia Olmos, zia del giornalista David Cilia, e Mario Ramírez Martínez, padre della giornalista Érika Ramírez - che sono scampati all'attacco e giovedì scorso sono stati recuperati - hanno chiesto al governatore di smettere di “patrocinare” quei gruppi.
Con striscioni nei quali  si chiedeva "giustizia" e la fine "dell'impunità" dei gruppi paramilitari, quali la Unión de Bienestar Social de la Región Triqui (Ubisort), che denunciano come l'aggressore, membri di Serapaz, Cattoliche per il Diritto a Decidere, il Centro dei Diritti Umani Fray Francisco de Vitoria, Cencos e dell'Osservatorio Ecclesiastico, tra molti altri, hanno contestato che nel paese si "violentino i diritti" e non ci sia protezione per i difensori delle garanzie individuali.
A sua volta l'ambasciatore del Canada in Messico, Guillermo E. Rishchynski, ha chiesto un'indagine imparziale e spedita dei fatti ed ha esortato il governo ad adottare prendere misure concrete per ridurre la tensione e la violenza in questa regione.
A San Cristóbal de las Casas, la Rete per la Pace Chiapas, organizzazione formata da una decina di organizzazioni indipendenti nell'entità, ha espresso la sua preoccupazione davanti alla "situazione di vulnerabilità" nella quale lavorano i difensori dei diritti umani "di fronte alla sempre di più ricorrente violenza politica, alla criminalizzazione del loro lavoro e all'indifferenza dello Stato nella protezione della loro vita e integrità fisica".
Sottolinea che citata la carovana "è stata imboscata ed aggredita con armi si presume da un gruppo della Unidad para el Bienestar Social de la Región Triqui, legata al Partito Rivoluzionario Istituzionale e segnalata come paramilitare".
A Oaxaca, i professori della Sezione 22 del SNTE, appoggiati da membri dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) ieri hanno fatto un corteo per consegnare la loro petizione al governo federale ed esigere la punizione degli autori materiali ed intellettuali dell'aggressione.
Infine il presidente nazionale del PRD, Jesús Ortega, ha dichiarato che Ulises Ruiz sta utilizzando la violenza come una strategia in vista delle prossime elezioni. http://www.jornada.unam.mx/2010/05/02/index.php?section=politica&article=013n2pol
(Traduzione “Maribel” - Bergamo)


      
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